CENNI STORICI
Lago faceva parte, con Aiello, del Feudo di Aiello che, nel corso dei secoli, appartenne a famose e potenti famiglie quali i Siscar ed i Cybo-Malaspina. Per la sua posizione strategica, Lago sicuramente fu un importante enclave controllando i collegamenti di Amantea con Cosenza . Per tale motivo, nei documenti più antichi, viene menzionato come Torre del Lago e, probabilmente, l'attuale torre campanaria della Chiesa dell'Annunziata fu, originariamente, la torre della fortezza o castello che dominava le vallate dei fiumi Acero ed Iliceto o Licetto fino alla loro confluenza ed oltre, formando il Catocastro. Opere d'arte si conservano in tutte le Chiese.
La Chiesa parrocchiale risalente al 1300 e dedicata a San Nicola di Bari, è un edificio che, dopo profondi rimaneggiamenti, è ora in stile barocco. La Chiesa di San Giuseppe, invece, vanta un bellissimo colonnato corinzio.
La Chiesa di Santa Maria del Soccorso risale al 1565, mentre della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, costruita nel 1614, rimangono soltanto i ruderi perchè, nel 1836, per inspiegabile decisione, il decurionato decise di vendere i materiali della copertura.
Interessante è anche la Chiesa dell'Annunziata di cui non si conosce la data di edificazione, ma nella quale si possono notare varie influenze dello stile Arabo-Normanno. Lago annovera tra i suoi figli, oltre Vittorio Emanuele Coscarella, caduto il 19 settembre 1870 alla presa di Roma, anche una Medaglia d'Argento della Resistenza: Giuseppe Ciciarelli, Caduto al Passo del Lupo in provincia di Parma, il 26 gennaio 1945 per rallentare l'avanzata dei tedeschi e permettere ai suoi compagni di mettersi in salvo.
Gli abitanti si chiamano Laghitani.