1. Introduzione
1-1. Il Praticante
Quando il Bodhisattva Avalokitesvara
1-2. La Pratica
stava praticando la profonda Prajna-paramita,
1-3. Il risultato della Pratica
Egli vede e comprende la Vacuità dei cinque
Skanda, e
così ottiene la Liberazione da tutte le sofferenze.
2. Spiegazione dell'essenza della Pratica della Prajna-paramita
2-1. La relazione tra i dharma fisici e la Vacuità
Sariputra, la forma non è
differente dalla Vacuità e la
La forma è Vacuità
e Vacuità è la forma.
2-2. La relazione tra i dharma mentali e la Vacuità
Così sono sensazione, percezione, volizione e residui karmici e coscienza.
2-3. La Caratteristica ultima di tutti i dharma non può essere
compresa attraverso il pensiero illusorio e/o discriminante, né
cadere nella dualità. È , per sua natura ,priva di origine.
Sariputra, il carattere vacuo di tutti i dharma,
nè sorgono nè cessano,
nè sono puri nè impuri ,
e non aumentano nè diminuiscono.
2-4. Perciò, nella caratteristica essenziale della Vacuità, non c'è nulla che si può ottenere.
2-4-1. Non c'è esistenza dei cinque Skanda, le 12 basi , o le 18 sfere di azione
Perciò, nella Vacuità : non c'è la forma,
nè sensazione, percezione,
volizione e residui karmici o coscienza,
nè occhio, orecchio, naso, lingua, corpo, o mente,
nè vista, udito, odorato, gusto, tatto, o dharma,
nè campo dell'occhio fino a nessun campo della coscienza
mentale ,
2-4-2. Non c'è esistenza nel ciclo della Ruota
di Originazione Interdipendente
nè ignoranza o estinzione dell'ignoranza
fino a
nè vecchiaia e morte o estinzione di vecchiaia e morte ,
2-4-3. Non c'è esistenza delle quattro
Nobili Verità
nè sofferenza, nè causa
della sofferenza,
nè cessazione della sofferenza , nè Via,
2-4-4. Non c'è esistenza di Saggezza e Realizzazione
nè Saggezza e neanche Realizzazione.
2-5. Riassumendo : nella Vacuità non c’è nessuna cosa
ottenibile, e siccome non c’è niente che deve essere ottenuto, si
otterrà il frutto insuperabile.
Poichè non c'è niente da realizzare,
3. Spiegazione che dalla Pratica della Prajna Paramita si può ottenere il Frutto ultimo
3-1. Il Nirvana Finale
I Bodhisattva con l’affidarsi alla Prajna Paramita non hanno attaccamenti o oscurazioni nella loro mente
E dato che non ci sono più attaccamenti o oscurazioni,
non c'è più paura,
e al di là di visioni erronee e desideri,
alla fine : il Nirvana Finale.
3-2. La Suprema Illuminazione
Tutti i Buddha del passato, del presente e del futuro
si affidano alla Prajna Paramita
per ottenere la Annutara-samyak-sambodhi.
4. Conclusione
4-1. Glorificazione dei meravigliosi meriti della Prajna-paramita
Perciò , realizza che la Prajna-paramita
è il grande meraviglioso mantra,
il grande radiante mantra,
l'insuperato mantra,
è l'ineguagliato mantra.
Può sradicare tutte le sofferenze, e
è vero e non falso.
Perciò, recita il mantra della Prajna-paramita
Dicendo:
Note esplicative al Sutra del Cuore
Il principale motivo per il quale il Buddha insegnò fu per dare un metodo e una via agli esseri senzienti che permettesse di uscire dal reame della sofferenza senza fine.L’essenza del suo insegnamento è la legge della Originazione Indipendente. Questa legge stabilisce che quando le condizioni sono mature i fenomeni sorgono e quando le condizioni cambiano i fenomeni spariscono. Purtroppo gli esseri senzienti si attaccano a questi fenomeni impermanenti e erroneamente formano nozioni erronee tipo ‘Io’ , ‘Sé’, ‘ questo è mio’.
Per rimediare a ciò il Buddha usò la triplice classificazione che mostra come una persona è niente più che una combinazione di vari fenomeni che si raggruppano quando le condizioni sono favorevoli. Dunque anche una persona è originata da cause e condizioni e perciò vuota di un ‘Sé’.
Le Tre Classificazioni sono:
Skandha [i.e. aggregati, o gruppi]: ha il significato di accumulo o raggruppamento di fenomeni fisici e mentali simili.
I 5 Aggregati [i.e. forma, sensazione, percezione, volizione e residui karmici, e coscienza] si uniscono a formare una unità interdipendente . Questa unità combinata è instabile e mutante , ma noi ci attacchiamo a questa interdipendente unità e/o ai 5 aggregati come al Sè.
Il primo skanda rappresenta gli elementi fisici, e i rimanenti 4 rappresentano le attività mentali di una persona.
Forma (rupa Skandha): si riferisce alle cose fisiche. Queste cose fisiche non esistono indipendentemente. La loro esistenza dipende dall'incontro dei 4 elementi (i.e. terra[solido],acqua[liquido], aria[gas] e calore[energia]). Dunque, la materia occupa lo spazio, ed è per natura vuota: essa sorge e viene ad esistere, e svanisce.
Sensazione (vedanna Skandha):è l'acquisizione di dati attraverso gli organi sensori (incluso la mente) e la interpretazione di questi fenomeni come le sensazioni di piacevole, spiacevole, o indifferente.
Percezione (sanjna Skandha): ha la funzione di concettualizzare e riconoscere i dati sensori e i fenomeni mentali. La mente allora li identifica e li trasforma in concetti . Questo processo di concettualizzazione generata nozioni e stabilisce nomi e parole.
Volizione e residui karmici (samskara Skandha): implica intenzione e azione mentale. Queste azioni mentali porta a frutti karmici . Quando percepiamo un immagine, la mente analizza e formula conseguentemente una decisione .Queste decisioni danno inizio ad azioni mentali, verbali e/o fisiche , azioni che produrranno karma. Alcuni esempi delle azioni volontarie includono: attenzione, volontà, determinazione, confidenza, concentrazione, conoscenza, energia, desiderio, odio, ignoranza, idea del Sè,etc.
Coscienza (vijnana Skandha): è la capacità do essere conscio delle differenze e di essere consapevole della esistenza dei fenomeni mentali e fisici, i.e.la consapevolezza dei 4 precedenti skanda.
Basi (ayatana) [origini, luoghi] implicano io significato di nascere e essere nutrite. Cioè, le funzioni mentali e le attività possono nascere e essere nutrite da queste 12 basi. Esse sono le sei basi interne(occhio, orecchio, naso, lingua,corpo, mente), e le 6 basi esterne(visibile, udibile, profumato, sapore, tangibile e dharma). Le sei basi interne sono anche chiamate i 6 organi sensori, necessari per il funzionamento delle attività mentali. Le sei Basi esterne sono indicate anche come i sei oggetti e sono ciò su cui le attività mentali elaborano e agiscono.
Campi(dhatu)implica il significato di gruppo e classificazione. Questi Campi formano la base e le condizioni di tutte le attività mentali. Cioè, una persona può essere divisa in 18 campi, ciascuno avente le sue proprietà, caratteristiche, e area di attività. I 18 campi sono le sei basi interne, le sei basi esterne, più le sei coscienza che sorgono quando le sei basi interne interagiscono con i sei corrispondenti oggetti esterni .
Originazione dipendente significa che il sorgere o il divenire dei fenomeni è dipendente dal riunirsi di condizioni e/o fenomeni. Quando le condizioni sono mature , sorge un fenomeno;quando queste condizioni cambiano , il fenomeno cessa di esistere.
I dodici fenomeni (raggi) della originazione indipendente illustrano la relazione causale e interdipendenza dei 12 raggi, che insieme costituiscono l'esistenza e la continuazione della vita.
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