Tentero' di fare un breve riassunto della mia visita al Vesak
fiorentino.
Purtroppo, come al solito, il mio approccio e' puramente impressionistico.
Forse qualcuno dei presenti fornira' dei dettagli piu' commestibili.
Chi erano questi presenti della lista ?
Alcuni gia' conosciuti: PAM, Enrico, Rosanna, Ugo, Carlo, Maubev.
Ho avuto il piacere di conoscere Sergio, molto visibile dopo
la foto
distribuita in lista (anche se un po' piu' coperto). Ho potuto
incontrare
anche Giacomo Benedetti, giovanissimo studioso della Normale
di Pisa.
Sorprese.
Sono stato piacevolmente sorpreso dal calore che mi ha dimostrato
Elsa
Bianco, quasi una risposta alla simpatia mia per lei. E Maria
Angela Fala'
che conosceva il mio nome ! Io non la conoscevo invece; mi ha
fatto
un'ottima impressione questa donna minuta e rossa di capelli
dall'aria
vagamente di vispa irlandese. Due piccole figure piene di energia
che
dovevano tenere a bada le orde di maestri e disciplinare un programma
difficile da rispettare.
Altre sorprese.
Ho incontrato il prof. LL.Vallauri e ho potuto presentargli PAM
in
particolare che lui voleva conoscere, essendo rimasta entusiasta
del pezzo
di Zimmer.
Ho visto Flavio Pelliconi in fase simpatica ed effervescente.
Purtroppo,
la
domenica non ho potuto partecipare al pranzo insieme a lui ed
Enrico,
essendo ancora dedito a introspezioni gastriche. (Per lo stesso
motivo, ho
dovuto rifiutare l'invito al "pranzo consapevole" di Maria Angela)
Ho mangiato contemplando Firenze dall'alto di S.Miniato
Stranezze
Mentre io e Ugo aspettavamo fuori dal teatro, arriva lama Gancen
con tutta
la corte e ci stringe la mano. Il vice mi saluta pieno di rispetto.
Forse
mi
hanno confuso con il dharmapala....
La sera io, Carlo e un amico di Milano abbiamo mangiato in una
pizzeria
vicina. C'era anche un folto gruppo di stranieri seguaci di Gancen
(incluso
lama Pierre) Aveva piovigginato e c'era nel cielo un immenso
arcobaleno.
Strette di mano a effetto cosmico :-)
Sabato
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Mattina
Giro turistico superveloce in compagnia di Carlo e di un amico
non
listante.
Pomeriggio al teatro Puccini (periferia non bella)
L'apertura
Sala non piena, salotti varii nell'atrio, ritardi. Elsa e Maria
Angela si
passano commosse il testimone (ma per tutto il Vesak rimangono
unite ad
esprimere una tacita linea comune). Regalo per Elsa che riesce
a
commuoversi
ancora di piu'. Viene invitato un lama a dire due parole. (molto
conosciuto
ma non ricordo il nome). E' cosi' basso che sembra seduto. Invece
di due
parole comincia a tenere una lezione elementare con traduttore
annesso,
unica persona che sa decifrare il suo inglese. Quando l'orologio
diventa
incandescente, viene strappato dalla cattedra con gentilezza
ma decisione.
Intesa
Segue una parte rimasta oscura per me che mi assento per totale
disinteresse. Due prof, specialisti di diritto canonico, sviscerano
aspetti
legalistici dell'intesa. Di fronte ai pilastri parlanti, Vallauri
rimane
in
sala in posizione di "roseau pensant", gentilmente inclinato
da una brezza
scettica.
Io abbandono oppresso dal caldo e la noia.
Tavola rotonda
Sul tema del sociale, piu' interessante del previsto. Sergio
molto serio e
preciso, prende la forma del pensatore di Rodin. Roberto Mander
anche lui
precissimo, oratore romano persuasivo. Desta molto interesse
una tipa
dall'aria di professoressa severa, impegnata in lebbrosari indiani.
L'interesse e' dovuto in modo particolare sull'osservazione che
la maggior
parte dei buddisti disdegnano qualsiasi rapporto con il mondo
non
introspettivo.
D'altronde, al di la' dei contenuti dei vari progetti esposti,
e' questa
la
linea di pensiero che emerge: sangha come apertura e uscita dall'autismo
metafisico.
Un politico - non buddista - presente rende ancora piu' concreto
il
pensiero, o cosi' mi sembra: i soldi possono essere impiegati
nei progetti
reali, invece della solita distribuzione della "torta". Evidentemente,
bisogna vedere cosa ne viene fuori dalle discussioni a porte
chiuse.
Ho avuto la netta sensazione che gran parte dei maestri si disinteressasse
di questa parte.In ogni caso, la sala si svuotava lentamente.
Premiazione
E' stata premiata la tesi di una ragazza giovanissima che ha
farfugliato
timidissima dei ringraziamenti incomprensibili. Personcina carina
che si
e'
occupata di un barbosissimo soggetto dharmico; mi dispiace per
Marcello
Ghilardi, per cui facevo il tifo.
A proposito di ragazze carine. In sala c'erano alcune giovani
tibetane
molto
carine, molto contrastanti con i bruttissimi lama.
Sera.
Cena e proiezioni. Capitolo sconosciuto a me che stavo conteemplando
arcobaleni in pizzeria.
Domenica.
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Appuntamento per stakanovisti del dharma in periferia presso
il centro
Ewam
per meditazione theravada alle 8:00. (con strana indicazione
di orario per
le pratiche individuali) Sostituisco con passeggiata e contemplazione
di
S.Miniato.
Camminata.
Incontro in piazza Poggi in pieno disordine. Disordine piacevole,
mancanza
di nevrosi disciplinare. Guida Thanavaro, irriconoscibile quasi:
sembra
ancora piu' minuto, nonostante la crescita di una capigliatura
folta e le
scarpe sportive. Partecipa anche Vallauri, aristocraticamente
sperduto.
Oziosi e curiosi si mescolano liberamente al disordinato procedere.
Io
sono
fra gli oziosi :-)
Cerimonie
Alle 11 cerimonie delle tre scuole, presentate da Elsa.
Dolci e gentili i theravada. I vajra tirano fuori voci cavernose
da
manuale.
Gli zen deludenti con Guareschi che intona un Hannya Shingyo
(Sutra del
Cuore) salmodiato e impossibile da seguire. Pioviggina sul cuore
bagnato.
Questo patchwork un po' maldestro ha pero' un fascino non indifferente
nello
scenario del lungarno che si apre dai giardini.
Foto di gruppo dharma+pellicus con Elsa e Maria Angela raggianti.
Chiacchiere finali di tutti con tutti, mi riconosco e abbraccio
con
maestri
e meno maestri. Show personale di Guareschi (con occhiali scuri
da divo) e
altre cose tipiche di queste fiere. Ugo gira travestito da trasgressivo
con
una cappa di plastica azzurra e l'aria da nordico mica tanto
pessimista.
PAM si rende conto che non e' facile conservare la ragione e
la
semplicita'
in questa compagnia stravagante e si tiene discretamente in disparte,
pronto
a dire: "io non c'entro, passavo solo da queste parti e ho curiosato
un
po'"
:-)
E se lui no, io si :-)
Ritorno in centro chiacchierando con Giacomo. Troviamo Orsanmichele
bloccata
da nozze alla moda con presenza di Spielberg e R.Gere. I gorilla
fanno
impressione e poniamo un freno alla curiosita'.
Ritorno a Milano in scompartimento con coppia giovane e giovanissima
prole
urlante e giovane vicino che fuma peggio di me. Ancora una volta,
la mia
stanchezza indica l'enorme peso di una citta' tutta visiva e
indifferente
ai
rumori.
Theodor Rosenberg
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