Cenni
BiograficiD
omenico Fiorentino è uno dei maggiori rappresentanti viventi della "Open Air Painting School".E' nato a Sorrento il 9 novembre del 1923. Ha studiato pittura presso la Scuola d'Arte di Sorrento e l'Istituto d'Arte di Napoli, con la guida di Viti, Striccoli e Casciaro.
"Forse la stessa distanza di sentire, il bisogno di una sincerità, di una verità che non fosse leziosa o frutto di ricerca esteriore e che talvolta avvertiva nei suoi maestri, lo indussero alla inquietitudine, all'umile interrogativo che Luigi Crisconio - che Fiorentino conobbe e frequentò nel periodo 1938/1946 - risolse con l'autorità della sua grandezza d'uomo e di pittore."
"Quel giovanissimo che gli chiedeva se era il caso di continuare con l'arte, dovette suscitare il suo sorriso: comprese che il suo modello avrebbe influenzato quel temperamento che già amava la pennellata grumosa, intuitiva, resa forma e consistenza nelle distanze tra i vari modi d'essere tra luci e spazi."(A.Calabrese)
E fu proprio Crisconio a riconoscere per primo le qualità e le potenzialità della sua pittura.
(opera ad olio di Domenico Fiorentino del 1940, "bambina", dalla mostra Sorrento Non Perduta )
Nel 1943 è in Toscana e vi realizza una serie di interessanti disegni.
Sempre alla fine del 1943, la guerra non limita le sue esperienze.
Conquista la simpatia dei tecnici del capitano Donald Campbell della 22°nd British Armoured Brigade ( workshop addetto alla riparazione dei tanks britannici ), cui Fiorentino aveva dedicano alcuni ritratti e questi gli lasciano per riconoscenza gli zaini, sulla cui stoffa potrà dipingere.
( Due di queste opere le esporrà 53 anni dopo, nel 1996, al Cinema Armida di Sorrento, in occasione degli Incontri Internazionali del Cinema dedicati alla Gran Bretagna ).
Poi "il clima culturale dell'immediato dopoguerra, che a Napoli conobbe momenti di impetuoso sviluppo, ha fatto il resto per la sua formazione." (M.Valenzi)
Proprio nella metà degli Anni Quaranta frequenta Roberto Pane, allora preside dell'Istituto d'Arte di Sorrento, che già esalta le sue qualità di paesaggista.
Dopo il 1941 Fiorentino ha partecipato a mostre collettive di livello nazionale, tra cui : la VI Quadriennale Roma 1951, Le Arti Figurative, Roma, 1953, La Mostra del Mezzogiorno, Roma, 1953, l'Esposizione Nazionale dell'Agricoltura, Roma, 1953, sala N.14, accanto ad Umberto Lílloni e Giacomo Balla, la Mostra d'oltremare, Napoli, 1953, la Mostra Internazionale di Arte Contemporanea, Roma, 1955, le Nazionali di Pittura, Napoli, 1957/1959, il Premio Mancini, Napoli, 1963, la Terza Mostra Nazionale di Belluno, 1963.
(La spiaggia del sogno, anno 1950, olio su tavoletta, cm.38x48.Opera esposta alla VI Quadriennale d’Arte di Roma del 1951)
Nel 1949 tiene due mostre personali a Roma alla Galleria Pò ed alla Galleria Aver e riceve gli apprezzamenti di Virgilio Guzzi e Valerio Mariani.
Tiene contatti in quel periodo con esponenti della Scuola Romana, frequenta in particolare Giovanni Stradone, e la sua famiglia (dipinge insieme con Stradone ) e conosce Mario Mafai.
Negli anni Sessanta, cerca di trasferire le proprie esperienze, nella costituzione del "Gruppo Sorrento" di pittori e scultori.
Nel 1962 consegue il Secondo Premio alla Prima Mostra Nazionale di Pittura e Scultura "Città di Sorrento 1962.
Nel 1964 consegue il Secondo Premio alla Mostra Nazionale di Pittura "Città di Meta".
Nel 1965 gli viene attribuito il Primo Premio Nazionale di Pittura "Città di Sant'Agnello".
Nel 1969, sempre a Sant'Agnello, gli viene conferito il Primo Premio Nazionale per il paesaggio, con "Il Giglio d'Oro" dell'Amministrazione Provinciale di Napoli.
Nel 1972 è di nuovo a Roma alla Galleria l'Etrusca.
Le sue opere fanno parte di collezioni di enti pubblici ma soprattutto di privati, e dal 1975 di 4 gallerie americane del Connecticut: Douglas Gallery, Westport; Imperator Galleries LTD, Mamaroneck; Cove Gallery, Wilton; Draperies Plus, Danbury. Sempre nel 1975 è a Venezia ed a Cortina alla "Medea".Tiene oltre 50 personali.
Dal 1982 al 1989 vive per lo più a Parigi, in relazione ad i continui spostamenti in Francia per le cure della figlia, malata di leucemia, e deceduta poi in giovanissima età nel 1989.
In tale periodo ed in tali particolarissime e sofferte circostanze ha realizzato a Parigi e dintorni una produzione "autonoma", di particolare interesse artistico, "tuttora inedita e gelosamente custodita".
"Domenico Fiorentino che ha proposto la sua terra nella VI Quadriennale di Roma, esponendo accanto a Balla, a Parigi, in America, si trova poi a catturare immagini parigine per espressa volontà di sua figlia, costretta a fare da spola tra la città natale e la capitale francese per quel destino che conduce ai cosidetti viaggi della speranza.
Domenico Fiorentino, che ha tante "istantanee" pittoriche di sua figlia, che é stato acuto interprete degli stati d'animo della giovane e che aveva seguito nell'arte l'indirizzo paterno, in quegli anni di attesa del miracolo ha dipinto Parigi per espressa volontà della sua creatura.
Ha ubbidito e dipinto, cogliendo visioni con dolcezza della poesia e la tenerezza di chi offre una visione suggestiva a una creatura amatissirna.
Si sono sommate le finissime suggestioni parigine vissute nelle scelte più sentite e nel contrasto di sentimenti indocili alla persuasione, alla rassegnazione.
Si tratta di opere molto intense, rapide: costituiscono una rapsodia di delicate armonie vissute tra batticuore, contemplazione e pensiero allucinato."
( Angelo Calabrese).
Ed a Parigi, assieme alla figlia, nell'aprile 1985 conosce e ritrae Christo che "impachetta" Ponte Neuf.
Anche la sua recente produzione risente della esperienza di questi anni.
Ha ricevuto inoltre vari premi e benemerenze da Enti,Associazioni ed Accademie, tra cui recentemente il Primo Premio Internazionale "Gli Artisti per l'Europa", il Primo Premio "Gli artisti per la pace.L'Arte Italiana e la pace nel Mondo", con dedica della copertina del relativo volume alla sua opera del 1977, "le ortensie di Maria".
Il 20 maggio 1992 le opere di Fiorentino sono visionate a Roma da Giulio Carlo Argan, che esprime apprezzamento per la sua "pittura figurativa genuina", contraddistinta da " un impronta molto personale".
Dal luglio 1992 le sue opere sono esposte in permanenza allo Spazio Arte "La Rosa Magra" di Domenico Pollio e di Anna Davide in Sorrento, nei locali della storica Pensione degli Artisti della Sorrento del Grand Tour, che era condotta proprio da Domenico Fiorentino, trisavolo dell'artista .
Tale mostra permanente, di carattere esclusivamente culturale, ha le caratteristiche del "work in progress" ed é articolata per moduli.
Sinora sono stati realizzati due moduli, il primo introduttivo ed il secondo, intitolato "Sorrento Non Perduta" , dal 10 dicembre 1992 al 22 maggio 1993, che ha fatto "zoom" sull'opera pittorica degli Anni Cinquanta, avviando una riconsiderazione critica del suo profilo artistico. In particolare emerge meglio il contatto di Fiorentino con la Scuola Romana e con altri autorevoli artisti contemporanei ed una produzione che si stacca dagli orientamenti della pittura figurativa napoletana.
Le esposizioni sono realizzate con la collaborazione di vari collezionisti privati.
Dal 1993 viene invitato a partecipare alla annuale Rassegna G.B. Salvi Piccola Europa, promossa dal Comune di Sassoferrato e dall'Università di Urbino.
Nel 1994 alla 44° edizione della Rassegna è l'unico artista campano che viene premiato con premio-acquisto per la sua opera "Villa Comunale di Sorrento. Hotel du Tasso al crepuscolo" del 1975, che fa oggi parte della collezione della Galleria d'Arte Moderna di Sassofferato.
La commissione di Premiazione è composta da prof. Ranieri Varese, prof. Antonio Iacobini, dott.ssa Cecilia Prete dell'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Urbino, dai critici d'Arte dr. Antonio Voltattorni M., dr. Lucio del Gobbo e prof. Leo Strozzieri e l'artista Carlo Marchetti.
Il 28 maggio 1994 viene inserito nell'Archivio Storico di Consultazione dell'Arte Moderna e Contemporanea del Museo delle Arti di Palazzo Bandera, di Busto Arsizio ( Varese ).
La conferma dell'attenzione del mondo accademico verso la pittura di Domenico Fiorentino è testimoniato nel 1996 da un ulteriore riconoscimento ottenuto alla 46° edizione della Rassegna G.B.Salvi , con conferimento di premio di rappresentanza al suo paesaggio del 1975 "Dalle querce alla città".
(Dalle querce alla Città, paesaggio di Domenico Fiorentino del 1975,olio su tavoletta, cm.40x50, premiato a Sassoferrato nel 1996).
Il 24 luglio 1996 la professoressa P.Potter al Museo Nazionale delle Arti di Washington svolge una conferenza su "Corot in Italy", spiegando la "Plain air tradition in Italy", lo spendore ed i richiami dell'ambiente naturale, l'incontro con una comunità internazionale di paesaggisti, l'entusiasmo per la plain air painting di Corot con riferimenti a Domenico Fiorentino.
Secondo la Potter "Per il mondo artistico contemporaneo Domenico Fiorentino è oramai una figura significativa, storicizzata della pittura figurativa italiana."
La Sorrentine Painting School è stata riproposta agli ambienti accademici con la Mostra Percorsi in Arcadia, Courses in Arcady, tre generazioni di artisti figurativi della Penisola Sorrentina, curata da Paolo Mamone Capria, svoltasi presso la Thesis Gallery del Maryland Institute College of Art di Baltimora nell'ottobre 1995.
La mostra "Percorsi in Arcadia" è stata proposta di nuovo nell'ottobre 1998 al Chiostro di S.Francesco di Sorrento, con il sottotitolo "Sensibilità dell'ambiente/Environmental awareness" .
Attualmente è in fase organizzativa la schedatura della produzione di Fiorentino, per realizzarne l'archivio e il lavoro preparatorio per una monografia e Catalogo Ragionato. Notizie ulteriori ed immagini : http://geocities.datacellar.net/Athens/Parthenon/8708/