Confronto:
IOMEGA Zip

A:DRIVE (Cosmos LS120)

Oggigiorno i programmi per computer e le basi di dati da sfruttare per essi raggiungono dimensioni ragguardevoli. Questo implica, da parte di noi utenti, la necessità di avere sempre più spazio sui dischi a disposizione.

Ricordo, con un pizzico di nostalgia, la prima volta che sentì parlare di un Hard-Disk: era il 1986, costava una cifra ed aveva una capacità di 10 Megabytes Una capacità ridicola, se confrontata con i moderni dischi rigidi che raggiungono, senza difficoltà, i 10 Gigabytes e costano una frazione di quanto costava il loro, poco dotato, antenato.

In questo panorama, dopo un dominio incontrastato per diversi anni, dei dischetti da 1.44 Mbyte, ecco una piccola rivoluzione: due drivers da oltre cento mega che hanno tutte le prerogative per diventare lo standard dei prossimi anni: IOMEGA Zip Drive da 100 Mbytes e A:Drive (o LS120) da 120 megabytes. Li ho provati entrambi e posso dire le mie impressioni.

Anzitutto, bisogna anticipare che sono prodotti validi ed affidabili: aspirano entrambi a diventare uno standard per i prossimi anni, hanno una discreta capacità (oltre 100 Megabytes) e dei clusters (spazio minimo allocabile sul disco) da 2048 bytes che, con i files piccoli di Internet, fanno veramente comodo. Fra l'altro, già alcuni produttori e assemblatori di Personal computer li hanno scelti come sostituti del drive "A:"; ma, mentre il Driver IOMEGA Zip usa un disco di formato "proprietario" e non permette l'inserimento dei dischi standard da 1.44, l'A:Drive di OR Technology è compatibile con i vecchi dischetti: permette, infatti di leggere, scrivere e formattare i vecchi dischi da 720 Kbytes e 1.44 Mbytes. Questo, veramente, non dispiace, visto che, in questo modo, si potrebbe fare a meno del disco standard da 3.5 pollici, dato che A:Drive può "bootare" (brutto termine italianizzato di "boot", che indica la possibilità di "risucchiare" il sistema operativo da dischetto) da un normale disco. Una limitazione in tal senso, però, può essere rappresentata dalla scheda madre, il cui bios deve essere aggiornato, in modo da consentire alla scheda di effettuare il caricamento del sistema da dispositivi "ATAPI". E` quindi probabile che, nonostante si possieda un computer di appena un annetto di età, questo non sia adatto ad ospitare il solo A:Drive ma, per avere il "boot" da dischetto, bisogna conservare anche il vecchio disco da 1.44. Il problema non sussiste se la scheda è di tipo recente o con bios aggiornato: La mia scheda madre con ChipSet "TX" riconosce immediatamente la presenza di LS120 e lo configura, rendendolo subito disponibile, anche da DOS.

Purtroppo, non sono riuscito a trovare la versione "ATAPI" dell'IOMEGA Zip, quindi ho provato la versione esterna collegata alla porta parallela del PC. Essa presenta il vantaggio della portabilità: è sufficiente un dischetto con su i programmi di configurazione per far funzionare su qualsiasi computer e senza alcuna difficoltà lo Zip. Resta, però, il fatto della non compatibilità con i vecchi dischi da 3,5" che, a mio parere, non è cosa da poco. Installando, poi, il software in dotazione per Windows '95, si hanno delle discrete funzionalità. Inoltre, lo ZIP Driver viene reso subito disponibile se collegato e, nel caso fosse staccato dopo aver installato il S.W., il sistema operativo non segnala problemi.

Contrariamente a quanto succede per A:Drive, che è collegato internamente sull'interfaccia "IDE" della scheda madre (come se fosse un hard-Disk) e, quindi, può accedere ai dati con la massima velocità consentita, per IOMEGA Zip parallelo, questa velocità è condizionata dalla velocità della porta parallela.

Anche l'installazione, per così dire, meccanica, del nuovo hardware non presenta sostanziali problemi. Nel caso dello Zip, basta collegarlo, col cavo in dotazione, alla porta parallela (come fosse una stampante). Nel caso di A:Drive, invece, essendo da installare internamente al computer, bisogna aprire quest'ultimo, individuare un cavetto d'alimentazione e un cavo dell'interfaccia IDE liberi e collegarli negli appositi spinotti: non consiglio di fare questa operazione a chi non è pratico, al fine di non combinare qualche guaio.

Per ciò che riguarda, invece, il software per lo Zip è sufficiente, dopo averlo collegato, a computer spento, alla parallela, lanciare, da DOS, il file "GUEST.EXE" che assegna una lettera e lo abilita per la lettura/scrittura dei dati o, in Win95, installare il S.W. fornito in dotazione.
Per A:Drive, invece il discorso è diverso. Per abilitare il driver in DOS e in Windows 3.xx, è sufficiente usare il programma di installazione fornito, che provvede a copiare i files necessari in una directory dell'Hard Disk e modifica il file Config.sys in modo che vengano caricati all'avvio del computer.

Con Windows 95 le cose cambiano a seconda della versione che si usa; attualmente esistono almeno due versioni ufficiali: la 950A, che è stata la prima ad essere rilasciata (agosto di due anni fa) e la 950B, più recente, con supporto per dischi grandi e FAT a 32 bit: mentre in quest'ultimo caso, non bisogna fare assolutamente nulla e il nuovo hardware viene automaticamente configurato dal sistema operativo, nel caso di Windows 950A, bisogna fare come se si trattasse di Windows 3.xx avendo cura, però , di segnalare il software nel file CONFIG.SYS della directory di Windows, in modo che venga riconosciuto dal sistema operativo: dopo di ciò tutto funziona.

Ecco, qui di seguito, un riepilogo delle caratteristiche dei due lettori:

Spero di essere stato sufficientemente chiaro e di aiuto per una eventuale scelta tra i due prodotti; è possibile contattarmi al mio indirizzo di posta elettronica: ik7xja@amsat.org.