Bolzano, 22 agosto 1998

A Laives la Giunta comunale si trova tuttora in crisi a causa della gestione del tutto personale da parte del Sindaco Pasetto, autentico "factotum" in senso negativo, e per questo la SVP ha posto dei pesanti "aut-aut", esprimendo alcune considerazioni piuttosto pesanti sia dal punto di vista politico, come da quello amministrativo.

A Bolzano, se la Stella Alpina non può di certo vantarsi degli assessorati ad essa affidati, dove ad esempio quello al Traffico ed ai Lavori pubblici rappresenta forse una delle peggiori gestioni degli ultimi anni, certamente alcuni di quelli retti da esponenti del centro-sinistra appaiono completamente fallimentari.

A partire dall’Assessorato al patrimonio ed al decentramento, guidato da Bertoldi, non passa giorno che esso non subisca critiche e censure, sia da destra che da manca. Basti pensare alle circoscrizioni, impegno programmatico preelettorale del centro- sinistra e mai realmente decollate. Oppure il mancato invio per molti mesi da parte dello stesso dei canoni d’affitto a carico degli inquilini di alloggi comunali, per non parlare dei casi "Capitol", "Mc Donald’s" o "Hotel Città".

Senza voler andare molto lontano, vi è poi l’Assessorato all’ambiente di Vanin, autentico professionista dell’arte dell’assenza, non solo figurata, sui temi ambientalisti e della tutela della salute dei cittadini. Tanto per fare un esempio, chi ricorda un solo intervento dell’assessore Vanin, allorchè anche a Bolzano, come in molte città d’Italia si sono superate le soglie di guardia della presenza di ozono nell’aria? Oppure sull’inquinamento dell’asse viale Druso-via Marconi, qual è l’opinione e soprattutto quali sono i rimedi proposti da Vanin? E sull’impatto ambientale dello scalo intermodale? Il nulla assoluto.

Sarebbe meglio poi stendere un velo pietoso sul dicastero retto dalla signora Battisti Bonelli, quello ai servizi sociali, del tutto carente dal punto di vista dell’utilità per i cittadini, ad esempio nel settore degli asili nido comunali, o in quello che si occupa degli extracomunitari e dei nomadi, i cui villaggi sono un vero e proprio ricettacolo di delinquenza ed incuria.

Ora quindi la SVP si accorge di come i rappresentanti del centro-sinistra con cui essa collabora fattivamente (anche se alcuni dei suoi stessi lo sono altrettanto) non siano per nulla all’altezza dell’incarico ricevuto.

Sarebbe giunto il momento di fare chiarezza e che la Stella Alpina portasse veramente a compimento le minacce e le proteste di cui in questi giorni si è fatta promotrice, e ponga sul serio in discussione la sua partecipazione a due esperienze, tra le tante, quella di Bolzano e Laives, che così proseguendo non potranno di certo fare il bene dei cittadini.