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Bolzano, 12 agosto 1998 

 

 

Alleanza Nazionale è costretta ancora una volta a replicare alle pretestuose e facinorose richieste formulate dal Comandante degli Schützen Richard Piock e dall’esponente dell’Union für Südtirol Eva Klotz, circa l’improbabile riconoscimento dell’esonero dal servizio militare per i giovani altoatesini di lingua tedesca.

E’ del tutto assurdo pretendere che la popolazione di lingua tedesca possa godere di un privilegio rispetto a quella del restante territorio dello Stato. I giovani del gruppo linguistico tedesco non sono affatto cittadini di serie A, come pretenderebbero Piock e la Klotz, ma hanno gli stessi identici obblighi, e di conseguenza gli stessi diritti, dei loro coetanei. A tutti la legge fornisce la possibilità di optare, tramite apposita richiesta, per il servizio civile od il servizio militare e pertanto non si vede proprio che bisogno ci sia da parte di alcuni esponenti delle frange più estremiste di porre queste assurde richieste, se non per meri fini di propaganda personale e pertanto sarebbe anche opportuno che anche gli esponenti istituzionali rispondessero per le rime! Purtroppo, come noto, chi governa la nostra Provincia è un partito che di certo non ama la Divisa dell’Esercito Italiano, preferendo di gran lunga quella degli Schützen, di cui molti suoi esponenti hanno fatto parte in passato o ne fanno parte tuttora.

Discorso a parte meritano le richieste, d’attualità in questi giorni, da parte di giovani appartenenti a compagnie di Schützen di optare per l’obiezione di coscienza, anziché svolgere il regolare servizio militare. E’ certo che l’appartenenza a questo corpo paramilitare, per il quale anche di recente è stata richiesta la possibilità di portare le armi, non può essere compatibile con la presunta indole pacifista che conducono alla scelta per il servizio civile. Alleanza Nazionale ritiene che non vi possano essere spazi di interpretazione, pur rispettando ogni decisione degli organi a ciò preposti, in quanto colui che entra volontariamente in un corpo come quello dei "cappelli piumati", non certo di indole pacifista od umanitaria, non può pretendere che gli si creda quando sostiene di essere contrario a svolgere il servizio militare in base a superiori intimi convincimenti. Pare, francamente, una giustificazione di comodo per evitare il servizio militare.

ALLEANZA NAZIONALE

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