Bolzano, 3 ottobre 1998

L’inizio dell’anno accademico della nuova Università di Bolzano rappresenta un momento storico per l’intera comunità altoatesina ed è particolarmente significativo per quanti, studiosi, politici, cittadini, da molti anni ne auspicavano la realizzazione ed hanno lavorato a lungo per ottenere questo risultato.

In particolare Alleanza Nazionale, che si è sempre battuta, anche contro tutti, per la concretizzazione di un’idea osteggiata dal potere politico per assurdi timori di "aprire" la società altoatesina al mondo esterno, si rallegra di questo importante passo, anche nell’ottica dell’ormai avvenuta realizzazione dell’Unione Europea.

AN ritiene comunque un errore di partenza la destinazione della sede dell’Università in due differenti luoghi della nostra Provincia, parte a Bolzano e parte a Bressanone, un fatto assurdamente unico ed inspiegabile secondo logica, neppure giustificato dalla presenza di più facoltà. Queste ultime infatti saranno soltanto due, ed anche questo è un fatto che non ha alcuna giustificazione, né dal punto di vista accademico, né da quello strettamente pratico, dato che la libera Università altoatesina non può e non deve temere alcun confronto con quelle di Trento e di Innsbruck.. AN auspica pertanto che ne vengano realizzate altre in tempi brevi, anche in considerazione della grande richiesta che proviene dai giovani, costretti a "pellegrinaggi" scomodi e poco economici. Inoltre, in questo modo si consentirebbe un ampliamento della scelta e ciò attirerebbe studenti anche da fuori provincia, il che, nell’ottica di un auspicabile maggiore coinvolgimento della nostra realtà con quella italiana ed europea, costituirebbe certamente un ottimo viatico per ottenere questo risultato.

Pertanto, se il primo risultato è stato conseguito, non senza difficoltà e polemiche, diventa immediata la necessità di realizzare nuove facoltà con docenti di livello europeo, onde garantire un’indispensabile pluralità di scelta per i nostri giovani. L’obiettivo di avere una classe dirigente veramente all’altezza delle sfide del Terzo millennio si può ottenere soltanto in questo modo.