Appunti da Gelsenkirchen

By Manuela Federella

Gelsenkirchen: impressioni. La pista dello Sport Paradise è molto bella. Intima, la definirei e molto calda (solo letteralmente parlando, pero' - non ho trovato affatto altrettanto calore tra il pubblico), cosa che non guasta affatto, soprattutto quando si passano molte ore a bordo pista. Sport Paradise e' un moderno complesso polisportivo fuori città (ma ben collegato via autobus) e tutta l'organizzazione (evento, sala stampa ecc.) è risultata quasi perfetta (se non ci si aspettava un laboratorio fotografico o "gadgets & memorabilia"). Se andate in Germania per il pattinaggio o altro, comunque, non aspettatevi un inglese fluente, un servizio efficiente al ristorante o in viaggio, o particolare disponibilita' e gentilezza degli abitanti 'locali'. Per non parlare dei fans del pattinaggio.

La gara: quattro giorni di pattinaggio ad alto livello e un gala 'decente'ma never-ending... Le coppie di artistico: bene Abitbol & Bernadis che meritatamente hanno vinto, peccato di persona siano cosi'...freddi, mentre ci si aspettava qualcosa di più tecnicamente dai solitamente favolosi Petrova & Tikhonov ed artisticamente dagli emergenti Totmianina & Marinin, rispetto a quello che hanno presentato. Le altre coppie, un po' in sordina e anonime. Non ricordo un solo altro programma.

La gara maschile:... vorrei per Evgeny Plushenko un coreografo in grado di creare qualcosa di diverso rispetto a questi programmi leziosi, troppo leziosi e insulsi coreograficamente per questo grande atleta ed interprete che non riesce a staccarsi, purtroppo, dai cliches della sua scuola. Tra i newcomers da notare il mio omonimo, Sandhu, con sangue italiano ed indiano nelle vene, mix esotico incredibile per un 'bellissimo' pattinatore (scusate l'esagerazione ma lo e' davvero, intenso e artisticamente maturo). Hanno deluso, invece, i programmi di Abt (in declino?) e Goebel (la sua postura spesso e' inelegante e l'espressione poco consona alla musica).

La gara femminile. Brava Maria Butyrskaya, d'accordo, ma il primo libero sarebbe dovuto andare alla Malinina, una pattinatrice completa, matura, ma poco pagata dai giudici. Sasha Cohen, emergente statunitense, e' una giovane "T.O.M." (con le potenzialita' di TaraL+OksanaB+MichelleK qualche anno fa) ed è stata - anche fotograficamente parlando - il soggetto forse più interessante in assoluto dell'intera gara. Un po' deludenti, invece, i nuovi programmi della piu' famosa Hughes.

La danza ... una mezza delusione. Soprattutto Winkler & Lohse (il libero e' superficiale e quasi 'clownesco') e Drobiazko & Vanagas (nessuna crescita tecnica o artistica dall'anno scorso, male gli obbligatori, molto - troppo - il sostegno dei giudici). Eccetto per il vincitori e per la danza originale di Bourne & Kraatz, elegante e leggiadra, finalmente ritornati - almeno in parte - ad un livello tecnico che avevano completamente perduto. Merito del passaggio alla Tarasova? Forse. Non commento i programmi di Barbara Fusar Poli & Maurizio Margaglio perchè non posso essere imparziale. Direi - come minimo - che Barbara e' la piu' brava pattinatrice di danza al mondo dai tempi della Grishuk e sembrerebbe esagerato (anche se e' verissimo : ). Dopo tutto, loro sono da anni i miei "angeli". Dirò solo che hanno pattinato bene a Gelsenkirchen e che ascoltare l'inno italiano (per me, la prima volta ad una gara internazionale di danza su ghiaccio) e' stato profondamente emozionante. Non mi dispiacciono i loro nuovi costumi (troppi colori diversi, forse). Fotograficamente, il mio sogno è di poterli vedere pattinare il libero in un costume essenziale e monocromatico. Ma e' difficile che accada. Il Galà di domenica è durato troppo e mi chiedo come siano sopravvissuti i pattinatori. Il Fantasma dell'Opera, bellissimo musical, ma non in tedesco..., non è stata la scelta ideale per il finale del gala - ci hanno fatto aspettare venti minuti per i saluti finali facendoci ascoltare una serie di brani in tedesco dal musical. In compenso, la presentazione di Daniel Weiss e alcune delle esibizioni l'hanno reso interessante,anche se non memorabile. Per me, in 'ricordo' diciotto rullini di fotografie per tutti voi, quindi...a presto online.

Manuela

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