Wolfgang Amadeus Mozart
(Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791)
Fu uno dei massimi geni musicali che siano mai apparsi e il più precoce bambino prodigio che la storia della musica ricordi. Figlio di Leopoldo, ottimo musicista, compositore e violinista, a 4 anni già traeva profitto dalle lezioni del padre e a 6 scriveva le sue prime composizioni per clavicembalo. La sua infanzia trascorre tra acclamati giri di concerti, solo o accompagnato dalla sorellina Anna Maria (1751), che attraverso Monaco di Baviera, Vienna, Augusta, Ulm, Mannheim, Bruxelles, lo portano a Parigi e poi a Londra; ovunque l'eccezionale talento di Mozart suscita vivissima ammirazione e crea un'atmosfera di simpatia. Questi viaggi durano fino al 1766 e annoverano altri concerti dati sulla via del ritorno, in Olanda, a Lille, Parigi, in varie città della Svizzera e ancora a Monaco. Le tre successive visite in Italia del 1770, '71, '72, introducono negli ambienti artistici un fanciullo ancora accompagnato dal padre, ma già celebre come esecutore, noto per la strordinaria qualità di improvvisare e che ha al suo attivo numerose composizioni, tra le quali sinfonie, sonate, cantate, offertori, la Missa brevis e due piccole opere. L'Italia musicale gli tributò ammirazione e onorificenze; vi conobbe Sammartini, Piccinni; ebbe lezioni da padre Martini e incarichi per altre opere, che con prodigiosa facilità egli realizzava in breve tempo. La successiva vita artistica di Mozart si svolge a Salisburgo dal '73 al '77, in qualità Konzertmeister del principe, in un ambiente grigio e borghese; in viaggi con la madre a Monaco, Augusta, Mannheim, e Parigi, dove però non trova miglior fortuna; ancora a Salisburgo al servizio dell'arcivescovo, il cui trattamento insopportabile viene troncato nel 1881; infine a Vienna dove per breve tempo succede a Gluck nell'incarico di Kammermusikus dell'Imperatore Giuseppe II e dove si stabilisce definitivamente sposando Costanza Weber. In questi anni, attraverso una crisi sia spirituale che sociale, si compie la completa maturità dell'artista che, in condizioni di vita spesso misere, si prodiga in una febbrile attività di compositore e di insegnante, logorando una salute già delicata per l'intensa vita di lavoro iniziata nella più tenera età. La sua imponente produzione, che conta oltre 700 opere, comprende: Musica Sacra (3 Cantate, 2 Oratori, 15 Messe, l'incompiuto Requiem, Vespri, Litanie ecc.), Musica Strumentale e da Camera (39 Sinfonie, 12 Serenate, 2 Cassazioni, 17 Divertimenti, 23 Danze, 5 Concerti per violino, 27 per pianoforte e molti per altri strumenti specie a fiato, 9 Quintetti, 23 Quartetti, 8 Trii, 35 Sonate per pianoforte e violino, 22 Sonate per piano anche a 4 mani, 17 Sonate per vari strumenti), 21 opere nei diversi generi. Nella forma teatrale mozartiana si distinguono: il tipo italiano (con recitativo musicale) e il tipo tedesco dello Singspiel (con il recitativo parlato). Si ricordano Ascanio in Alba, Idomeneo, Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte, Il ratto al Serraglio, Il flauto magico. Mozart segue le forme in uso all'epoca, ma tende a liberarsi dal convenzionalismo dell'opera a numeri. In tutte si sente una sicurezza formale: invenzione melodica ininterrotta, contrappunto melodico, strumentazione con interna corrispondenza alle situazioni e alle parole. Per le musiche strumentali e sinfoniche Mozart si pone nella triade dei nuovi classici di Vienna, con Haydn e Beethoven, triade che si riallaccia spiritualmente ai classici del barocco tedesco, Bach e Haendel; in ogni genere tiene un tono di costante nobiltà ed esprime un pathos individuale: se ne sprigionano doti di delicatezza, grazia, leggerezza, ma anche di struggente malinconia e forte tensione drammatica. Mozart è la giovinezza della musica, per il suo limpido e innocente suono, ma è anche la musica fatta matura.