Antonio Vivaldi
Violinista e compositore (Venezia, 1678 - Vienna, 1741)
Figlio di Giovan Battista, buon violinista della cappella ducale di S. Marco, che gli diede i primi insegnamenti, studiò in seguito con Legrenzi; ordinato sacerdote nel 1693 (era chiamato il prete rosso dal colore dei capelli), celebrò la messa per poco tempo a causa di una malattia. Fu insegnante di violino all'ospedale della Pietà (conservatorio femminile) e maestro di concerti a Venezia; viaggiò in molte città d'Italia e all'estero. Dedicatosi anche al teatro, suscitò qualche scandalo attorno al suo nome per i frequenti viaggi e contatti con i cantanti, che egli stesso scritturava. Compose circa 500 lavori di musica strumentale fra cui molte Sonate, i Concerti delle opus 3, 4, 7, 8, 9, 11, 12 (Estro armonico, La stravaganza, Il cimento dell'armonia e dell'invenzione, Le quattro stagioni, La Cetra, ecc.), 50 Opere, un numero notevole di musica sacra e profana da camera. Celebre al suo tempo per i concerti, che si diffusero in tutta Europa dando incitamento all'imitazione, vi si nota una sovrana conoscenza delle possibilità del violino, la determinazione del Concerto a solo come forma indipendente, una tematica pregnante, valida anche quale musica a programma, una forza originale, un nuovo spirito del concertare, fantasia, novità tecniche e talora anche libertà nella forma storica e nell'espressione. Nel teatro è meno progressista, anche se l'aderenza della musica al personaggio è a volte penetrante; lo schema solito è: sinfonia, recitativo secco, recitativo accompagnato, aria. Riguardo alla musica sacra e religiosa si ricordano: l'oratorio Juditha, lo Stabat Mater, il Credo, il Gloria. Vivaldi fu un grande violinista e il maggior sinfonista italiano del sec. XVIII. Le qualità peculiari della sua arte sono scioltezza ritmica, calore dell'affetto, felice rievocazione e descrizione della natura, il pathos della voce umana portato agli strumenti, ariosa espansione che scaturisce ad ogni momento e da ogni particolare della forma.