Recupero dell'area dell'ex raffineria di zolfo di via Marianello.
Licata. 1998
La raffineria "La Lumia", per la sua posizione a ridosso del porto
e ai margini del centro storico, oltre che per le sue caratteristiche
spaziali ed architettoniche, costituisce una vera e propria porta
d'ingresso alla città. Per tale ruolo strategico, il suo recupero
garantirebbe un netto miglioramento dell'intera immagine urbana di
Licata, ponendosi come un vero e proprio polo di sviluppo sociale e culturale.
Il progetto proposto, rispetto alle indicazioni del bando, interessa
un'area più vasta, coinvolgendo anche la zona portuale antistante e
l'edificio che lì sorge, la costruzione a torre sul margine Est e il
breve pianoro di monte S. Angelo. La scelta di ampliare l'area di
intervento consente di rendere più organico l'intero progetto,
"legando" più strettamente il sito con il contesto, quello naturale
con il mare e la montagna, quello urbano con il porto, la strada, il
cimitero.
Gli interventi di recupero dell'esistente saranno ridotti essenzialmente
all'adeguamento alle norme igieniche e di sicurezza e al ripristino
statico e funzionale delle strutture, utilizzando materiali e tecniche
tradizionali, evitando anche di trattare le superfici in modo tale da
far apparire gli edifici come "vecchi nuovi di zecca", ma rispettando
l'immagine che il tempo ha prodotto sui materiali. I nuovi volumi, pure
realizzati per quanto è possibile con tecniche tradizionali, saranno
però riconoscibili come interventi contemporanei sia per le
caratteristiche architettoniche sia per il trattamento superficiale
delle murature che, questa volta si, appariranno "nuove".
La destinazione d'uso delle singole fabbriche e degli spazi mira al
raggiungimento di un complesso polifunzionale integrato, dove possano
trovare posto diverse attività socioculturali e ricreative e punti
d'aggregazione per tutta la collettività, dal museo, ai laboratori
teatrali, al ristorante, in questo rispettando le indicazioni del
bando.
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