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La meditazione di CHIARA LUBICH Ecco il testo che abbiamo usato per il nostro mimo: COME TE STESSO Se tu entri nel Vangelo, e questa e' una bella avventura per te, ti trovi di colpo come sul crinale di una montagna. Gia' in alto quindi, gia' in Dio, anche se guardandoti a lato vedi che la montagna non e' una montagna ma una catena di montagne e la vita per te e' camminare lungo lo spartiacque fino alla fine. Ogni parola di Dio e' il minimo ed il massimo che Egli ti chiede, per cui quando tu leggi "Ama il prossimo tuo come te stesso", hai della legge fraterna la massima misura. Il prossimo e' un altro te stesso, e come tale lo devi amare. Se lui piange, piangerai con lui, e se ride con lui riderai, e se ignora ti farai con lui ignorante, e se ha perduto suo padre ti immedesimerai nel suo dolore. Tue e lui siete due membra di Cristo, e che soffra l'una o l'altra per te e' simil cosa. Perche' per te cio' che vale e' Dio che e' padre d'entrambi. E non cercare scuse all'amore. Il prossimo e' chiunque ti passa accanto, povero o ricco, bello o brutto, ignorante o dotto, santo o peccatore, della tua patria o straniero, sacerdote o laico, chiunque. prova ad amare chi ti sfiora nel momento presente della vita, e scoprirai nell'animo tuo nuovi germogli di forze prima non conosciute: esse daranno sapore alla tua vita e risponderanno ai tuoi mille perche'.
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