1899 |
Primo spettacolo cinematografico a Roma, organizzato da Luigi Topi |
1904 |
Prime riprese dal vero di Arturo Ambrosio sulle manovre degli alpini |
1905 |
Alberini e Santoni gestiscono uno stabilimento di produzione a Roma in Via Veio. Filoteo Alberini gira La Presa di Roma, primo film di fiction italiano |
1906 |
Lo stabilimento Alberini e Santoni diventa Cines, Società finanziata dal Banco di Roma, amministratore Alberto Fassini |
1907 |
Viene creata a Napoli la Partenope Film dei Fratelli Troncone |
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Nove ditte di produzione sono già in efficienza in tutta Italia: Ambrosio, Carlo Rossi e C., Cines, Aquila Film, Luca Comerio, S.A.Bonetti, Fratelli Pineschi, Fratelli Troncone, Manifatture Cinematografi Riuniti |
1912 |
(20 luglio) Il barone Alberto Fassini crea la "Cines - seta aertificaile". Nel 1912 tutta la produzione italiana è a lungometraggio: In Hoc Signo Vinces è di 3000 metri |
1913 |
(23 giugno) Prima legge sulla censura cinematografica |
1914 |
Una piccola ditta, la Morgana Film, produce Sperduti nel buio, capostipite del cinema realista italiano |
1915 |
La guerra trova in piena efficienza produttiva ben 22 ditte a Torino e 24 a Roma. La guerra non ha, dapprima, gravi ripercussioni nella produzione. La stimolante rivalità tra la Caesar e la Tiber caratterizza tutto il periodo 1915-1918. La Tiber compera le azioni dell'Itala di Torino |
1918 |
(4 novembre) Armistizio. Inizia la prima grande crisi del cinema italiano |
1919 |
(30 gennaio) Si tenta di arginare la crisi con il classico metodo capitaliasta: il cartello. È fondata, con un capitale di 30 milioni, la U.C.I., Unione Cinematografica Italiana, finanziata dalla Banca Italiana di Sconto e dalla Banca Commerciale Italiana; la UCI assorbe tutte le principali aziende italiane, Tiber e Itala comprese |
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Fondazione a Torino della F.E.R.T. che, finanziata dalla S.A.S.P. (Società Anonima Stefano Pittaluga) resta indipendente, come la Lombardo Film di Napoli |
1920 |
La "Cines - Seta artificiale" cede le proprie azioni alla S.N.I.A. (Società Navigazione Italo-Americana). Intanto la produzione straniera, tedesca e americana, dilaga in Italia. Crack della Banca Italiana di Sconto, in parte derivato dai suoi investimenti cinematografici |
1921 |
La crisi si acuisce: i migliori artisti emigrano |
1922 |
I teatri di prosa sono vuoti. Il 28 ottobre il fascismo conquista il potere. La UCI ferma i suoi acquisti |
1923 |
Crack dell'UCI |
1925 |
(novembre) Il regime crea l'Istituto nazionale L.U.C.E. (L'Unione per la Cinematografia Educativa) mentre gli americani della M.G.M. girano a Roma il Ben Hur impiegando masse e maestranze affamate dalla disoccupazione ed occupando i teatri di Via Veio |
1927 |
Chiusura della liquidazione UCI; la Banca Commerciale impone la fusione del residuo attivo con la S.A.S.Pittaluga |
1927/8 |
Produzione "napoletana" dell'Any Film |
1928/9 |
(dicembre-giugno) Realizzazione di Sole di Blasetti da parte di un'impresa cooperativistica |
1928/9 |
Realizzazione di Rotaie di Camerini da parte di una piccola ditta: la S.A.C.I.A. |
1930 |
La S.A.S.Pittaluga riapre gli stabilimenti Cines di Via VEio, ereditati dalla liquidazione UCI, e li attrezza per il sonoro. Appare il primo film sonoro italiano, La canzone dell'amore di Righelli |
1931 |
(18 giugno) Legge 918 per i contributi, calcolati sugli incassi lordi ai film italiani; abrogata nel 1933 |
1932 |
(26 aprile) Decesso di Stefano Pittaluga; inizia il crollo della concentrazione SASP, per inerzia della Banca Commerciale Italiana che la finanziava |
1933 |
(5 ottobre) R.Decreto legge 1414, che vieta la proiezione di film doppiati all'estero e protegge il doppiaggio |
1934 |
Creazione della Direzione Generale per la Cinematografia presso il Sottosegretario per la Stampa e la Propaganda. Accordo Ciano-Hays (presid. della Motion Picture Association of America) per l'importazione in Italia di 250 film nuovi americani all'anno |
1935 |
Creazione della Sezione Autonoma per il credito Cinematografico presso la Banca Nazionale del Lavoro |
1937 |
(21 aprile) Viene inaugurata Cinecittà. In quest'anno si realizzano in Italia 32 film (contro i 36 del 1936; i 20 del 1935; i 35 del 1934; i 34 del 1933; i 20 del 1932; i 12 del 1931) |
1938 |
(16 giugno) Legge 1061 che, conferendo un contributo in base agli incassi lordi, premia i film più commerciali, cioè più vicini al gusto del pubblico. Fiorisce la produzione Musco-Merlini |
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(5 settembre) Viene decretato, per ragioni valutarie, il Monopolio statale dell'acquisto di film esteri. In quest'anno si producono 59 film |
1939 |
(9 aprile) Entra in vigore il citato Monopolio. L'acquisto dei film esteri è affidato all'E.N.I.C. La produzione annuale sale ad 89 film |
1940 |
L'entrata in guerra non rallenta la produzione e si realizzano 81 film |
1940-4 |
Durante la guerra e l'occupazione tedesca ben 356 film italiani ottengono il nulla-osta ministeriale di proiezione in pubblico (rispettivamente: 86, 71, 96, 66, 37 per ognuno di quegli anni) |
1944 |
Il P.W.B. immette sul mercato senza nulla-osta ministeriale un'incontrollata quantità di film americani |
1945 |
(5 novembre) Decreto legislativo Luogotenenziale 678 che abroga tutte le leggi protettive del cinema italiano |
1949 |
(febbraio) Comizio dei lavoratori del cinema a Piazza del Popolo a Roma per invocare la difesa del cinema italiano |
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(29 dicembre) Legge 958 che, basando di nuovo il contributo statale sugli incassi lordi, torna a premiare i film meglio accolti dal pubblico. Fiorisce la produzione Totò-Pampanini |
1951 |
(12 aprile) Vengono firmati gli accordi ANICA-M.P.E.A. che, con le successive ratificazioni e proroghe, lasciano libere le ditte americane d'importare entro il 31 agosto 1959 almeno 2260 nuovi film americani |
1954 |
Primo anno di servizio nazionale della Televisione |
1956 |
(primavera) Crack, fallimento e liquidazione della Minerva Film, Diana cinematografica, Taurus Film e molti noleggiatori regionali |
1956 |
(31 luglio) Legge 897 che mantiene il sistema dei contributi basati sugli incassi lordi |
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