Copertina | Cinema | Home Video | Colonne Sonore | L'Archivio | CineLinks | Scriveteci |
|||
Lezioni Di TangoThe Tango Lesson - 1h 42'Colori sgargianti, ricchi scenari, parrucche d'altri tempi, uno stilista senza gambe e le sue modelle che, una dopo l'altra, muoiono assassinate finchè non ne resta una sola, la sua preferita: un soggetto che stenta a divenire sceneggiatura, una sceneggiatura che non riesce a trasformarsi in film, un film che non verrà mai girato. Questo è Rage, film nel film, tocco di glamour estremo immerso nel riposante bianco e nero di Lezioni di Tango, ultimo lavoro di Sally Potter, già regista di Orlando, presentato fra i film di Mezzanotte della 54^ Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia. E' a Rage, infatti, che Sally, la stessa Potter qui anche attrice, sta lavorando nel suo studio londinese quando, insoddisfatta e confusa, si reca a Parigi dove, quasi spinta da un'inconsapevole attrazione, entra in un teatro per assistere allo spettacolo che cambierà la sua vita: una coppia di ballerini sul palco, le note struggenti del tango argentino, un mondo del tutto nuovo che comincia così a dischiudersi davanti ai suoi occhi. Il ballerino è Pablo Veron, giovane, affascinante e bravissimo, lei è la partner di turno, una donna che sul palco deve unicamente seguire il suo compagno senza bloccare la sua libertà di movimento. Rapita dalla magia di quella musica, Sally, quella stessa sera, si presenta a Pablo e gli chiede una prima lezione di tango, un primo incontro rigido ed impacciato con i passi di un ballo sconosciuto. A quella lezione ne seguiranno altre a Buenos Aires: nuovi maestri, le prime scarpe con i tacchi alti, le prime sale da ballo, i primi complimenti, e poi di nuovo Parigi, da Pablo. E' una folgorazione, i due ballano senza tregua, fanno progetti, si amano, si confidano i propri segreti: lei avrebbe sempre voluto fare la ballerina, lui recitare in un film. E così, nuovamente film nel film, li seguiamo nei loro preparativi, nei loro sogni, nella realizzazione degli stessi e nelle difficoltà insite nello scontro/incontro fra due personalità siffatte, due figure abituate a dirigere, a guidare, che malvolentieri si adattano al nuovo ruolo che viene loro imposto, quello di seguire, solo seguire, così la ballerina il suo compagno, così l'attore la sua regista. Interessante l'idea di fondo, meravigliose le musiche, che racchiudono alcuni fra i più grandi classici argentini, suggestive le atmosfere, ma, a meno che non si scelga deliberatamente di lasciarsi rapire dal fascino del tango, come melodia e come danza, risulta evidente come siano la realizzazione stessa di Lezioni di Tango e le scelte della regista a lasciare perplessi. Dietro ad un'apparente modestia ed alla delicatezza delle immagini, emerge, infatti, chiaro e prepotente, un narcisismo dai contorni ben definiti che riempie di sè l'intera vicenda. Toni fortemente autobiografici ed immagini oniriche si fondono insieme in un film che sembra essere più dichiarazione d'amore, ad un uomo piuttosto che alla musica, che creazione artistica. Non è lo spettatore ad interessare, essendo proprio loro, Sally e Pablo, personaggi ed esseri reali al tempo stesso, ad essere gli unici e soli destinatari di un qualsiasi messaggio. Ponendosi al centro della scena dal primo minuto all'ultimo, Sally Potter riesce quindi a soddisfare un puro desiderio di autocompiacimento che la porta a disinteressarsi del risultato finale e, in ultima analisi, a mettere in ombra lo stesso Pablo Veron, ma, si sa, in amore tutto è concesso, sbagli, eccessi, false valutazioni; Lezioni di Tango è tutto ciò, e come tale va interpretato, compreso e, in fondo, perdonato. © 1997 reVision, Carlo Cimmino |
|||
Copertina | Cinema | Home Video | Colonne Sonore | L'Archivio | CineLinks | Scriveteci |
|||