**************************** Piu' Forte della Volonta' **************************** Sono bella. O almeno questo e' cio' che dice la gente. In parte e' vero. Il mio corpo e' bellissimo. Ha smesso di invecchiare molto tempo fa, quando sono morta. Quando sono morta per la prima volta. La mia anima invece non e' affatto bella. Se ancora ho un'anima... Quando sono morta per la prima volta, ero ancora innocente. O perlomeno credevo di esserlo, ora dubito di poter essere mai stata innocente in tutta la mia vita. Un essere come me, che si nutre della vita e delle sofferenze altrui non puo' essere innocente. Mai. Avevo chiuso gli occhi, ma sentivo ancora i pianti di coloro che allora chiamavo amici. Stavo morendo ed ero sicura di sprofondare nel nulla, ma quella che gli umani chiamano morte, per me e' solo un modo per rinascere e conservare il mio corpo giovane e bello. Stavo per scoprirlo. Mi ritrovai in piedi vicino al mio letto di morte. La stanza era in penombra e i miei amici erano silenziosi. Troppo silenziosi. Lentamente, me ne resi conto: loro erano tutti morti, prosciugati della loro vita da un essere mostruoso. Io ero viva. Ed ero il mostro. Guardavo i visi dei miei amici e non provavo nulla. Quelle persone avevano pianto per la mia morte solo pochi minuti prima, ma io non riuscivo a soffrire per la loro. Nutrirmi della loro vita, mi aveva dato troppo piacere per rimpiangerlo. Cosi' comincio' la mia seconda vita. Ho viaggiato molto da quel giorno, nutrendomi delle vite di coloro che incontravo. A volte non avevo nemmeno bisogno di uccidere, la Morte lavorava per me e io ero li', pronta ad afferrare la vita che fuggiva. E' strano, gli esseri umani sembrano amarmi molto. Spesso mi cercano, mi supplicano di restare con loro, litigano fra loro per avere la mia attenzione. E non sanno che tale lotta li porta solo incontro al loro destino. Finora non ho mai risparmiato nessuno. Non potrei. A volte, soprattutto negli ultimi tempi, ho provato orrore per quello che ero diventata. Ho cercato di resistere all'impulso di sottrarre la vita. Non ho potuto. La morte degli esseri umani mi serve per mantenermi giovane. Se non uccidessi, morirei in breve tempo. Non credo che mi importerebbe molto. Comincio ad essere stanca di questa mia condizione. Ma non posso. Il mio istinto di sopravvivenza e' molto piu' forte della mia volonta', prende il sopravvento a mia insaputa e mi costringe a nutrirmi. Anche quando non vorrei. La mia ultima vittima e' ancora qui, stesa sul letto accanto a me. Il suo corpo e' ancora caldo. Il suo corpo che solo pochi minuti prima mi aveva abbracciata... Lo guardo ancora una volta. Sembra che dorma. Vorrei che fosse vero, ma so che non e' cosi'. Le sue labbra sono cosi' pallide. Eppure sono le stesse labbra che mi avevano baciato, la stesse labbra che avevano pronunciato parole dolci e rassicuranti, le stesse labbra che erano sempre pronte a sorridermi. Sono felice che i suoi occhi siano chiusi. Non credo che vorrei vederli ora. Per la prima volta da quando ho scoperto la mia natura, non avrei voluto uccidere e non ho provato piacere nel farlo. E' assurdo. Io non posso amare. Eppure lui era l'unico al quale avevo confessato la mia vera identita'. Gli avevo detto di scappare lontano da me oppure di uccidermi. Lui ha sorriso. Ha detto che non aveva importanza. E mi ha abbracciata. Alla fine, mentre mangiavo la sua vita, mi ha sorriso ancora. E' morto cosi', sorridendo. Ho visto migliaia di morti, ho rubato la vita a centinaia di persone. Alcuni gridavano, altri piangevano. Non ho mai avuto pieta' di nessuno. Provavo piacere nella loro sofferenza. Invece questa volta ero io a piangere, mentre lui mi donava la sua vita. Non credo che lo dimentichero' presto. Ora devo andare. Il mio cammino e' ancora lungo. Tra poco avro' di nuovo fame...