PREFAZIONE
di John Landis





Un ''film di exploitation'' si puo' definire in modo sommario come una pellicola in cui la materia essenziale del soggetto, o il tema, ne permette un facile sfruttamento. Cio' implica la necessita' di ricorrere a ingredienti estremamente semplici e di sicura presa sul pubblico: mostri, nudita', violenza e via di questo passo. La prevalenza di questo intento fa si' che per tutti i film di exploitation la pubblicita' sia sempre molto colorita, superando in importanza il contenuto effettivo delle pellicole. In effetti, Sam Arkoff e James Nicholson dell'American International Pictures avevano l'abitudine di commissionare le sceneggiature sulla base dei manifesti sensazionalistici che avevano architettato in precedenza!

Per tradizione, il Cinema di Exploitation e' sempre stato a basso budget, dato che spendendo meno denaro su un soggetto facilmente sfruttabile (sesso, orrore e cosi' via) e' piu' facile raggiungere un profitto. Cio' ha consentito a molti ottimi registi di utilizzare un apprendistato nell'exploitation come via per riuscire a penetrare nell'industria. Francis Coppola, ad esempio, ha girato alcuni ''nudies'' e poi ha lavorato a lungo per Roger Corman.

Corman ha piu' di un titolo per qualificarsi come filmaker specializzato in exploitation. In effetti e' famoso per sfruttare giovani talenti offrendo loro l'opportunita' di fare film in cambio di salari molto bassi, e budget altrettanto ridotti. Corman, naturalmente, miete i profitti. Pero' dalla sua scuola sono usciti una quantita' di registi famosi come Jonathan Demme, Martin Scorsese, Joe Dante e Peter Bogdanovich.

Per molti altri registi, come Jim Wynorski e Fred Olen Ray, lavorare nell'exploitation e dedicarsi alla realizzazione di film a buon mercato e' invece una vera e propria scelta di campo. Anche il leggendario regista di ''sexploitation'' Russ Meyer, negli anni '70, ha flirtato brevemente con Hollywood dirigendo due film ad alto budget per una major come la 20th Century Fox, ma ha poi preferito ritornare sulla sua decisione.

Forse lo sviluppo piu' strano nel cinema recente e' la promozione dell'exploitation in serie A attraverso budget enormi. Guerre Stellari di George Lucas e I predatori dell'Arca perduta di Steven Spielberg sono semplicemente i vecchi serial prodotti in modo lussuoso. Mentre scrivo queste righe, uno dei maggiori successi negli Stati Uniti e' Independence Day. Cioe' nient'altro che uno sciocco, classicissimo film di exploitation, confezionato su scala gigante.

Il Cinema di Exploitation, infine, puo' vantare anche parecchi registi unici e realmente strani, che hanno scelto di esprimere le loro visioni personali nei bassifondi del mondo del cinema.

Di tutti questi registi, Farina scrive con cognizione di causa e affetto. E spero che questo libro piaccia a voi come e' piaciuto a me.

John Landis
12 Luglio 1996
Los Angeles, California


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