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CAMBIO D'INIZIALE

 

SCENA 1. Interno giorno, cucina.

Fumo e RUMORI di cucina. Una signora rimesta il denso brodo bollente.

SIGNORA
A tavola!

SCENA 2. Interno giorno, sala da pranzo.

La signora entra in sala da pranzo reggendo la pentola con i lembi del grembiule. SQUILLA f.c. il telefono.

SCENA 3. Interno giorno, corridoio.

Una ragazzina esce precipitosamente dalla sua stanza per raggiungere l'apparecchio, ma la signora le si fa davanti e la blocca, perentoria.

SIGNORA
Tu va' a lavarti le mani.

La signora alza la cornetta e mostra di non gradire la persona all'altro capo del filo.

SIGNORA
Pronto? No che non può venire al telefono. Senti, ragazzino: lascia in pace mia figlia!

La signora SBATTE giù la cornetta con un gesto stizzito e torna in sala da pranzo, BORBOTTANDO.

SCENA 4. Interno giorno, sala da pranzo.

Il mestolo affonda nella pentola e riempie le scodelle di minestra. La ragazzina ne assaggia un cucchiaio. Guarda il denso liquido fumante nel suo piatto. Guarda gli altri suoi familiari che gustano saporitamente il pasto: il padre in canottiera, il fratellino che SUCCHIA RUMOROSAMENTE il brodo, la madre arcigna. La ragazzina volge il suo sguardo pensoso verso la finestra.

SIGNORA
Che hai, non mangi? Guarda che tanto non esci neanche oggi. (borbottando) Ma come si fa ad essere così testardi? Tu farai quello che dico io. Finché stai in questa casa...

La ragazzina non risponde e continua a guardare fuori, mentre poco a poco la VOCE della madre svanisce.

SIGNORA
Oh? Insomma, a che pensi?

La ragazzina si volta verso la madre con uno strano, enigmatico sorriso.

RAGAZZINA
A un famoso detto.

Gli occhi della donna seguono sbalorditi la ragazza che all'improvviso si alza... apre la finestra, e salta giù.

FINE


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