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L'amante

Eccolo lì, steso sul mio letto, immobile. Io mi sono alzata, stanca ma felice. Beato lui, che non deve andare al lavoro e può restarsene a poltrire tutto il giorno.

E' stata la mia prima notte con lui. La mia stanza è ancora piena tutta del suo odore. Odore di buono, di fresco. E io vorrei ancora starmene lì, avvolta nel suo caldo abbraccio. Fa tanto freddo.

E adesso lui è lì, steso sul mio letto. Lui che ho voluto, lui che ho scelto, lui che è stato mio solo per denaro. Dovrei vergognarmi? E perché? L'ho voluto dal primo momento che l'ho visto, e mi sembrava irraggiungibile. Quante notti insonni in questo letto, desiderando di sentirmelo addosso! E qualche volta fantasticavo di tornare a casa e di scoprire che lui si era introdotto nella mia stanza, con la forza, sognavo che lui mi dicesse: "posso essere tuo, se solo lo vuoi"... E alla fine è stato mio. Come... non importa. Ciò che conta che ora lui sia lì, steso sul mio letto, così scuro sulle mie lenzuola bianche: fa un bell'effetto.

Prima di uscire l'accarezzo. "Oggi verrà un'amica a conoscerti. E un'invidiosa, di sicuro dirà che non le piaci". Ma lui non bada a queste cose.

Sono passati tre mesi e lui è ancora qui. Sempre lì, steso sul mio letto. Non mi dispiace, è quello il suo posto.

A volte mi viene rabbia, lo tiro su con forza e comincio a batterlo, a batterlo, con violenza. Lui mi lascia fare. Gli piace? Eppure mi pare di sentire qualcosa, come dei colpi secchi di tosse... no, lui non geme, non si lamenta. Non c'è gusto. Lui mi ringrazia a modo suo, con quel suo caldo abbraccio, con quel suo odore di buono, di fresco.

Non so ancora come farò, quando dovrò metterlo da parte. Forse gli dirò con freddezza: "Mi sei stato utile, mio caro, ma adesso non mi servi più". Forse me ne andrò semplicemente in vacanza, chiudendomi la porta dietro le spalle senza dire nulla, e lui aspetterà invano di vedermi tornare. Non posso mica portarlo sempre con me.

E' giunto il momento. Forse anche lui se lo aspetta, forse l'ha capito dal mio sudore, dal fatto che negli ultimi tempi la notte lo respingo, che al mattino lascio il letto senza rimpianti.
Basta, sono stufa di lui. Lo porterò in lavanderia e poi lo riporrò nell'armadio: fa troppo caldo ormai per dormire con il piumone.

Nadia Faienza

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