Sabotatori

[Saboteur]

USA - 1942 - bianco e nero

Sceneggiatura di:
Dorothy Parker
Peter Viertel
Joan Harrison

Soggetto di:
Alfred Hitchcock

Fotografia di:
Joseph A. Valentine

Scenografia di:
Jack Otterson

Musica di:
Frank Skinner

Montaggio di:
Otto Ludwig

Prodotto da:
Frank Lloyd
Jack H. Skirball

  Interpreti

Priscilla Lane (Patricia Martin)

Robert Cummings (Barry Kane)

Otto Kruger (Charles Tobin)

Alan Baxter (signor Freeman)

Clem Bevans (Neilson)

Norman Lloyd (Fry)

Alma Kruger (signora Van Sutton)

Vaughan Glaser (Phillip Martin)

Dorothy Peterson (signora Mason)

Ian Wolfe (Robert)

Frances Carson (donna dell'alta società)

Murray Alper (il camionista)

Kathryn Adams (giovane madre)

Pedro de Córdoba (Bones)

Billy Curtis (il nano)

Marie LeDeaux (donna cannone)

Anita Bolster (Lorelei)

Jeanne Roher (gemello siamese)

Lynn Roher (gemello siamese)

 

Un sabotaggio fa saltare un reparto di una fabbrica di aerei ed un operaio
resta ucciso; viene sospettato il meccanico Barry Kane che inizia la sua fuga
e la ricerca del vero colpevole che ritiene essere un certo Fry.
Trova rifugio a casa di un musicista cieco e di sua figlia Pat, la quale, dopo
l'iniziale diffidenza, decide di seguirlo e di aiutarlo.
Vagano alla ricerca di Fry fino ad una miniera abbandonata dove i sabotatori
si riuniscono: Barry si spaccia per uno di loro, ma quando viene smascherato
deve nuovamente fuggire.
E' proprio mentre vaga oramai disperato e sconsolato a New York che si trova
faccia a faccia con Fry; i due si inseguono sulla statua della libertà ed alla fine
il sabotatore cade nel vuoto mentre Barry viene salvato da Pat.

La trama presenta numerose analogie con film precedenti di Hitchcock: c'è
l'uomo innocente che vaga per scagionarsi e deve trovare da solo il vero
colpevole; c'è ancora un intrigo di spie e sabotatori. Anche la caduta finale
di Fry non può non farci ricordare il "volo" dalla cupola del British Museum
nel film Blackmail.

 


 

 


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