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Esistono alcuni cibi che tendono ad aumentare o addirittura a scatenare le crisi
emicraniche. La letteratura medica mondiale ha registrato molti esempi di cefalea scatenata dall'assunzione degli
alimenti più disparati . Le sostanze vasoattive incriminate sono:
L'ALCOOL ETILICO: che si comporta come vasodilatatore , e sappiamo che la vasodilatazione è causa di cefalea.
AMINE VASOATTIVE: (come la TIRAMINA e la DOPAMINA)
dotate dalla capacità diretta o indiretta di far dilatare i vasi sanguigni del cervello.
CAFFEINA: da un lato può aiutare a
risolvere l'episodio acuto di dolore emicranico, essendo un vasocostrittore, dall'altro lato, però , se
si abusa di questa sostanza, l'organismo si abitua alla vasocostrizione e il mal di testa insorge non appena l'assunzione
continua di caffè viene interrotta.
MONOSODIO GLUTAMMATO: , presente nel brodo
di dado e usato nei ristoranti cinesi è un potente vasoattivo.
NITRITI e NITRATI: , presenti nei salumi.
GELATO: è capace di provocare il mal
di testa , non per le sostanze che contiene, ma perchè il freddo stimola i nervi sensitivi della zona del
palato in maniera eccessiva.
Come evitare dunque la cefalea da cibo?
Generalmente aiuta l'esperienza, qui di seguito, comunque, riporto un elenco dei cibi a rischio:
Avocado
Arancia
Banana
Prugna Rossa
Pomodoro
Patata
Lievito di birra
Fegato di pollo
Formaggi stagionati
Vino rosso, specie se giovane
Birra
Cioccolato
Fragole
Brodo di dado.
Secondo alcuni poi, oltre ai cibi capaci di scatenare il dolore, esistono dei cibi capaci di prevenirlo : una dieta
ricca di alimenti contenenti magnesio, come carni e verdure fresche , metterebbe al riparo dei rischi della cefalea.
Da ultimo anche il digiuno può provocare la cefalea a causa dell'abbassamento
della glicemia (cioè del livello di zuccheri nel sangue).
Quanto al vino, non tutti sono concordi nella sua capacità di provovare
cefalee(ovviamente se bevuto con moderazione) Infatti una ricerca effettuata dalla dottoressa Maria Nicolodi e
dal prof. Sicuteri dell'Universita' di Firenze, ha dimostrato, studiando le reazioni di un campione significativo
di oltre trecento volontari, ha dimostrato che la cefalea non e' imputabile al vino.
Sono infatti le condizioni ambientali a determinarla, non per nulla spumanti e champagne, spesso accusati piu'
frequentemente di questa controindicazione, si consumano spesso in locali affollati, pieni di fumo e con molto
rumore, non di rado a tarda ora quando l'organismo e' gia' provato, condizioni scatenanti per il mal di testa piu'
che il contenuto della bevanda.
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