La sofferenza psicologica
Certamente, quando Quasimodo scrisse questa brevissima ma intensa poesia,
non aveva in mente la sofferenza dell'emicranico, bensì quella psicologica, caratteristica dell'essenza
umana.
Eppure, secondo me, le sue poche ma intense parole, sembrano descrivere perfettamente il nostro dolore: la solitudine
spesso infatti ci affligge e non solo perché il dolore è qualcosa che nessuno può alleviarci
dall'esterno, ma spesso perché è un dolore incompreso da chi ci circonda e ritenuto frutto di una
esagerazione o peggio ancora una "scusa" per sottrarci ai nostri doveri.
Il sole poi, spesso ahimè è proprio una delle cause scatenanti
della cefalea e sembra proprio trafiggerci e costringerci così a trovare riparo in una stanza buia e silenziosa:
così per noi è subito sera......
Una lotta senza fine
Fin dall'adolescenza ho ingaggiato una lunga battaglia con l'emicrania, battaglia costellata da effimere vittorie
e cocenti sconfitte, anche perché nel corso degli anni la malattia si trasforma ed è quindi necessario
trovare nuove strategie: spesso medicine che funzionano da qualche anno divengono improvvisamente inefficaci.
Se, comunque siete approdati a questa pagina siete già sulla buona
strada nella vostra immane battaglia contro la cefalea: il consiglio che vi do è infatti quello di leggere
di cercare quanto più materiale possibile e di ascoltare le esperienze degli altri.
Mi sono così deciso a scrivere queste pagine nella speranza che possano essere di aiuto a qualcuno e per
cercare di combatter la disinformazione sulla vera natura della cefalea(in particolare dell'emicrania) vista erroneamente
come malattia psicologica e non organica.
L'emicrania è una seria malattia organica da
trattare farmacologicamente
In esse si approfondisce l'argomento delle cefalee, parlando delle cause e delle possibili cure, perché,
ripeto, l'emicrania non è un malessere psicologico ma una
vera e propria malattia organica
di natura neurologica spesso misconosciuta e sottovalutata, una
malattia le cui vere cause sono ancora ignote alla medicina ma che presto, molto probabilmente, saranno individuate
(Viaggio alle origini della cefalea).
Sia la sottovalutazione dell'emicrania
che il mancato trattamento farmacologico della stessa portano spesso ad una infelice vita familiare, alla perdita
del posto di lavoro, e in genere ad un notevole peggioramento della qualità della propria vita. E' necessaria
quindi una presa di coscienza individuale e collettiva della serietà della malattia emicranica e della necessità
di un trattamento idoneo, che purtroppo -dato il livello attuale delle conoscenze mediche -non potrà mai
essere risolutivo. Attualmente tre sono le strade attraverso cui combattere la cefalea:
la terapia preventiva
il controllo delle cause
scatenanti
il trattamento dell'attacco
acuto
Nel trattamento dell'attacco
acuto i medicinali più efficaci sono gli analgesici narcotici che però in Italia e in genere in Europa
(ma non negli USA) sono stati messi al bando per il pericolo di dipendenza, gli altri medicinali (da banco) sono
efficaci solo nei dolori moderati e spesso non sono abbastanza forti da dare sollievo per cui il loro sovradosaggio causa esso stesso una cefalea di ritorno (effetto
rebound). Fortunatamente da pochi anni è in commercio un farmaco non analgesico, specifico per l'emicrania
che riesce a risolvere anche gli attacchi più micidiali.......ma non senza problemi.
Ti prego poi di dedicarmi una manciata di secondi rispondendo ad alcune
mie domande: ho infatti impiegato molte ore del mio tempo per realizzare queste pagine.
Se vuoi davvero incoraggiarmi a continuare rispondi al mio appello: mi
sentirò gratificato e mi darai la forza di andare avanti!
NOTA:
Sarebbe estremamente gradita la collaborazione dei medici specialisti per
il miglioramento del sito e/o anche come eventuale supporto alle domande più interessanti di noi sofferenti.
Chi fosse disponibile è pregato di scrivermi.
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