LORO SEDI
Sommario:
Confsal: ecco la piattaforma politico-programmatica per Nigi il cambiamento
non può attendere - Comunicato stampa
Forum nazionale parti economiche e sociali
Pensionati INPS : somme indebitamente corrisposte
Notizie dalle Federazioni
Notizie dalla Segreterie regionali
Ultim'ora
CONFSAL: ECCO LA PIATTAFORMA POLITICO-PROGRAMMATICA PER NIGI IL CAMBIAMENTO
NON PUO' ATTENDERE
Si trascrive, di seguito, il comunicato stampa diramato in data odierna, dalla Segreteria Generale:
Si è riunita stamattina la Segreteria Generale della Confsal (Confederazione
Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori) con i Segretari Generali delle
50 Federazioni aderenti, che ha indetto per i giorni 1-2-3 aprile, a Malta,
il Consiglio Generale della Confederazione e la Conferenza dei Segretari Regionali.
"Vogliamo evitare - ha dichiarato il Segretario Generale Marco Paolo Nigi
al termine dell'incontro - che trascorrano quattro mesi di inerzia dedicati
alla campagna elettorale, che già si preannuncia faticosa e articolata
su temi molto lontani dalle reali necessità dei cittadini".
"Tre i punti fondamentali della nostra piattaforma politico-programmatica
- ha anticipato Nigi -: stato sociale, politica economica e riforme. Innanzitutto,
si riequilibri il sistema di protezione sociale, al momento parziale, discriminante
e quindi ingiusto per la parte più debole della popolazione. La famiglia
deve costituire il punto di partenza e di arrivo per interventi mirati ad una
effettiva coesione sociale: la CONFSAL ritiene indispensabile realizzare apposite
strutture pubbliche e favorire con finanziamenti le famiglie che si assumono
l'onere di assistere in casa familiari anziani e disabili. La banca del tempo
è pensata proprio per questo e per garantire la presenza materna ai figli
minori di tre anni".
"Per quanto riguarda la politica economica - ha proseguito Nigi - la Confsal,
attraverso i propri organismi di studio e ricerca, ha individuato le cause della
stagnazione italiana nell'assenza di incentivi alla ricerca, alla progettazione
e ai sistemi formativi con disastrose conseguenze sullo stato dell'industria.
L'impegno del Governo dovrebbe essere finalizzato all'alleggerimento della pressione
fiscale e all'individuazione di strumenti idonei a sostenere il mercato".
"Vanno inoltre portati a compimento a breve - ha specificato il Segretario
Generale - i progetti sulle grandi opere pubbliche per innalzare il tasso d'occupazione,
incentivare i consumi, rafforzare il potere d'acquisto, restituire fiducia al
Paese, mentre non sfugge l'importanza di una piena valorizzazione delle risorse
offerte dal Mezzogiorno (turismo, beni culturali, agricoltura)".
"Sulla politica delle riforme - ha aggiunto Nigi - la Confsal ribadisce
la propria netta contrarietà ad un intervento sul sistema previdenziale,
ma ritiene che vi siano le basi per una trattativa serrata con il Governo diretta,
soprattutto, ad intraprendere una crociata contro il lavoro sommerso e minorile,
l'elusione e l'evasione fiscale, con rigide sanzioni penali per i trasgressori
e una più ampia regolarizzazione degli extracomunitari: ciò permetterebbe
l'aumento del numero dei contribuenti garantendo al contempo l'esigenza di far
cassa".
"Insisteremo - ha concluso il leader della Confsal - per ulteriori modifiche
migliorative sulla delega in Parlamento, ribadendo la pretesa che alla fine
del 2007 si proceda alla verifica del sistema degli incentivi che, se ben propagandati
e utilizzati anche nel pubblico impiego, potrebbero rendere superfluo il ricorso
ad un aumento dell'età utile per conseguire la pensione".
ADNKR1 (ECO) - 10/03/2004 - 17.21.00
PENSIONI: CONFSAL, IL CAMBIAMENTO NON PUO' ATTENDERE
STATO SOCIALE, POLITICA ECONOMICA E RIFORME, I TRE PUNTI DELLA PIATTAFORMA Roma,
10 mar. (Adnkronos) - Stato sociale, politica economica e riforme: questi i
tre punti fondamentali della piattaforma politico-programmatica della Confsal,
che stamattina ha riunito la segreteria generale e ha indetto per l'1, il 2
e il 3 aprile, a Malta, il consiglio generale della Confederazione e la conferenza
dei segretari regionali. ''Vogliamo evitare -ha detto il segretario generale
Marco Paolo Nigi- che trascorrano quattro mesi di inerzia dedicati alla campagna
elettorale, che gia' si preannuncia faticosa e articolata su temi molto lontani
dalle reali necessita' dei cittadini''. ''Innanzitutto -spiega Nigi-, si riequilibri
il sistema di protezione sociale, al momento parziale, discriminante e quindi
ingiusto per la parte piu' debole della popolazione. La famiglia deve costituire
il punto di partenza e di arrivo per interventi mirati a una effettiva coesione
sociale: la Confsal ritiene indispensabile realizzare apposite strutture pubbliche
e favorire con finanziamenti le famiglie che si assumono l'onere di assistere
in casa familiari anziani e disabili. La banca del tempo e' pensata proprio
per questo e per garantire la presenza.
''Per quanto riguarda la politica economica -ha proseguito Nigi- la Confsal,
attraverso i propri organismi di studio e ricerca, ha individuato le cause della
stagnazione italiana nell'assenza di incentivi alla ricerca, alla progettazione
e ai sistemi formativi con disastrose conseguenze sullo stato dell'industria.
L'impegno del Governo dovrebbe essere finalizzato all'alleggerimento della pressione
fiscale e all'individuazione di strumenti idonei a sostenere il mercato'', mentre
vanno ''portati a compimento a breve i progetti sulle grandi opere pubbliche
per innalzare il tasso d'occupazione, incentivare i consumi, rafforzare il potere
d'acquisto, restituire fiducia al Paese''. La Confsal, ha aggiunto, ribadisce
''la propria netta contrarieta' a un intervento sul sistema previdenziale, ma
ritiene che vi siano le basi per una trattativa serrata con il governo diretta,
soprattutto, ad intraprendere una crociata contro il lavoro sommerso e minorile,
l'elusione e l'evasione fiscale''. Insisteremo, ha concluso Nigi, per ulteriori
modifiche migliorative sulla delega in Parlamento, ''ribadendo la pretesa che
alla fine del 2007 si proceda alla verifica del sistema degli incentivi che,
se ben propagandati e utilizzati anche nel pubblico impiego, potrebbero rendere
superfluo il ricorso ad un aumento dell'eta' utile per conseguire la pensione''.
FORUM NAZIONALE PARTI ECONOMICHE E SOCIALI
Il giorno 8/03/04 la Confsal ha partecipato, presso la sala del "Parlamentino"
del Ministero dell'Economia e delle Finanze, alla riunione del Forum Nazionale
delle Parti Economiche e Sociali per la riprogrammazione (in ordine alla revisione
di metà percorso) sull'impostazione strategica generale del QCS Obiettivo
1 2000-2006.
L'Autorità di Gestione ha indicato:
come priorità strategiche settoriali la Ricerca, la Società dell'Informazione,
le Reti di comunicazione tra gli enti centrali e periferici dello Stato, la
Città, le Risorse idriche.
L'opportunità di riproposizione di meccanismi di premialità (disponibilità
di risorse aggiuntive) a favore di processi di avanzamento istituzionale, secondo
esigenze, pur diversificate, delle Regioni coinvolte (Campania, Calabria, Basilicata,
Molise, Puglia, Calabria, Sicilia).
Il rafforzamento in atto delle attività di valutazione, monitoraggio
e comunicazione per conoscere e far conoscere meglio le azioni del QCS, in termini
di variabili economiche e sociali misurabili, rispetto all'efficacia degli interventi
realizzati.
L'adozione di elementi di flessibilità nel processo di riprogrammazione
per la tutela degli equilibri raggiunti fra strumenti e settori di programmazione.
L'esigenza di rafforzare il rapporto con le amministrazioni regionali e il coinvolgimento
del Partenariato (industriale, commerciale, imprenditoriale, sindacale dell'artigianato,
del turismo, ecc.).
La posizione della Confsal, rispetto a detta riprogrammazione, è particolarmente
orientata al potenziamento:
- delle azioni rivolte a superare il precariato nel contesto della flessibilità
imposta dal mercato del lavoro, in rapida evoluzione rispetto alle problematiche
produttive,
- delle infrastrutture a servizio delle politiche di sviluppo nel terziario
(turismo, commercio, piccole imprese artigiane),
- delle iniziative di formazione e aggiornamento dei lavoratori,
degli interventi per la ricollocazione dei lavoratori disoccupati o perdenti
posto con specifiche misure a sostegno delle problematiche settoriali e professionali.
(F.C.)
PENSIONATI INPS: SOMME INDEBITAMENTE CORRISPOSTE
In merito alla restituzione parziale di somme indebitamente corrisposte dall'INPS
prima del 2001 a migliaia di pensionati (oltre 31.000), il Sottosegretario al
Welfare Viespoli ha chiarito quanto segue :
"Con la Finanziaria 2002 la norma per il recupero degli indebiti stabiliva
che dovevano essere esclusi i pensionati, il cui reddito personale imponibile
non superava 8.263 euro. Per chi superava tale importo il recupero doveva essere
effettuato nei limiti del 25%, con trattenute sulla pensione limitate a un quinto
e nell'arco di 24 mesi". (C.D.)
NOTIZIE DALLE FEDERAZIONI
FENAL - DICCAP : RIUNITO IL CONSIGLIO DIRETTIVO CENTRALE
Il 4 marzo si è riunito in Roma, presso l'Hotel Cascina Palace, il Consiglio
Direttivo Centrale della Fenal-Diccap/Confsal.
Il Segretario Generale, Domenico De Grandis, ha svolto una ampia e dettagliata
relazione alla luce dell'adesione del Diccap alla Confsal che lo ha cooptato,
insieme a Claudio Mascella segretario del Sulpm. e Guido Vacca, coordinatore
del Diccap, nel Direttivo Nazionale della Confederazione. De Grandis e Mascella
sono anche entrati a far parte della Segreteria della Confsal. Il Consiglio
Direttivo, su proposta del Segretario Generale, ha cooptato i colleghi Antonio
Acquaviva al quale è stato affidato l'incarico di responsabile dell'Ufficio
Stampa, Mirella Biasotti, Massimiliano De Paolis, Gianfranco Leone e Francesco
Pellicano. Costituiti, all'interno della Fenal, quattro altri nuovi settori:
scuola, alta formazione, polizia locale e ufficio studi e servizi. La responsabilità
di quest'ultimo che dovrà operare in stretta collaborazione con l'Ufficio
Legale e l'Ufficio Stampa è stata affidata al Direttore Nicola Ladisa
che ha illustrato i servizi di cui dispone la Federazione, incentrati soprattutto
sul Caaf e sul Patronato Inpas, Approvati all'unanimità l'affiliazione
della Fnel-ugl, il bilancio consultivo 2003 e quello preventivo 2004.
"Dobbiamo lavorare con maggiore passione - ha detto De Grandis nelle conclusioni
- per giungere preparati al rinnovo delle RSU del prossimo novembre, occasione
utile per rilanciare il Diccap e la Fenal portandola su posizioni di maggiore
forza al congresso nazionale che si celebrerà nel prossimo anno."
Nel pomeriggio è iniziato - per concludersi il giorno successivo - l'incontro
di studio dei quadri dirigenti nazionali sul tema: "Il CCNL del comparto
regioni-enti locali per il quadriennio normativo 2002-2005 e il biennio economico
2002-2003". Hanno fatto pervenire messaggi di adesione al convegno il sen.
Tomaso Zanoletti, presidente della Commissione Lavoro e Previdenza Sociale di
Palazzo Madama, e il sen. Graziano Maffioli. Il saluto della Regione Lazio è
stato portato personalmente dall'assessore al personale on. Bruno Prestagiovanni.
Sul mobbing e il nuovo codice disciplinare ha relazionato l'avv.Mario Rosati,
responsabile legale della Fenal.
Nella mattinata del 5 marzo la presenza dell'avv.Guido Fantoni, Presidente dell'Aran,
"La qualità della contrattazione nel pubblico impiego è in
crescita - ha detto Fantoni - e rappresenta un processo che va migliorando nel
tempo. Dubbi, però, sulla contrattazione decentrata che incontra qualche
difficoltà dal momento che gli accordi spesso non sono in sintonia con
quelli nazionali." Il Presidente dell'Aran, sulle recenti polemiche sul
sistema di contrattazione, ha anche affermato di "essere disponibile ad
un dibattito con Confindustria " ed ha espresso dubbi sulla efficacia dei
possibili contratti regionali
E' seguita la relazione del dr. Gianfranco Rucco, componente il Comitato Direttivo
Aran, sul tema: "Istituti Normativi del CCNL 2002-2005. Al termine sono
stati posti una serie di quesiti ai quali Rucco ha dato esaurienti risposte.
E' toccato poi al prof. Marco Paolo Nigi salutare i quadri della Fenal. Il Segretario
Generale della Confsal ha, tra l'altro, affermato che" la Confederazione
con le sue 50 federazioni di categoria è diventata punto di riferimento
del sindacalismo autonomo." "Il patto del 93' ha fatto il suo tempo
- ha concluso Nigi - ed occorre riscriverlo. Per il problema pensionistico,
fermo restando che occorre scorporare l'assistenza dalla previdenza, bisogna
puntare alla lotta al sommerso e al lavoro minorile."
De Grandis, al termine dei lavori, ha dato lettura di un articolato documento
- approvato all'unanimità - che sintetizza il pensiero della Federazione
in ordine al rinnovo contrattuale e ai problemi del personale degli enti locali.
(A.A.)
NOTIZIE DALLE SEGRETERIE REGIONALI
REGIONE LAZIO: EMERGENZA SANITARIA
Una delegazione della Confsal è stata
ricevuta il 3 marzo scorso alla Regione Lazio per affrontare i problemi connessi
con l''emergenza sanitaria.
La Confsal sull'argomento in discussione ha rilevato quanto segue:
1) che per il malato che versa in condizioni critiche molto spesso è
il primo impatto con i servizi di emergenza a determinarne la sua evoluzione;
in questi casi, nonostante tutti i cambiamenti tecnologici (nuove scoperte,
telematica, etc) e di linguaggio (lavoro di équipe, manovra del gas,
etc.), restano fondamentali come sempre: la visita del malato, la sua storia
clinica, le competenze decisionali del medico;
2) che il problema reale delle attività svolte da tutto il Sistema di
Emergenza Sanitaria non è costituito dalle reali criticità, più
facilmente evidenziabili in caso di trauma e meno in caso di patologie medico-chirurgiche,
ma da quegli accessi non gravi a tutto il Sistema di Emergenza Sanitaria che,
sebbene affrontabili e risolvibili anche altrove, richiedono anch'essi una risposta
medica;
3) che attualmente si è evidenziato che le attività di pronto
soccorso e la gestione dei reali casi critici iniziano sul luogo di un evento
lesivo, proseguono in ospedale e si concludono con le dimissioni da questo,
e che la cosiddetta emergenza territoriale costituisce la fase intermedia di
tutto il Sistema di emergenza e non affronta evenienze diverse da quelle affrontate
poi in ospedale;
4) che lo svolgimento delle attività di emergenza non costituiscono più
un noviziato da scontare o un primo lavoro da accaparrarsi per mancanza di altre
attività lavorative;
5) che l'efficacia/efficienza di un servizio/sistema si fonda sulla operatività,
le capacità e l'esperienza dei suoi singoli componenti: doti che si acquisiscono
e sviluppano solo lavorando a pieno regime e con propria responsabilità
decisionale e non dopo aver assistito solamente al lavoro degli altri;
6) che la reale incidenza di casi critici (0.5%) e la discrepanza tra i volumi
prestazionali forniti dalla fase di allarme (7.87%) del sistema di emergenza
sanitaria rispetto a quello prestato dai presidi ospedalieri può avere
le sue conseguenze sul saper fare del personale medico dedicato esclusivamente
alla prima "fase del sistema", proprio per il suo basso volume prestazionale
e riflettersi non positivamente sull'utente;
7) che in tal senso e per effetto legislativo, in tutte le regioni, proprio
per mantenere alto il livello assistenziale e non perdere professionalità
vengono trasformati quei presidi ospedalieri e chiusi quei servizi che presentano
un basso volume di prestazioni annue o centralizzati i traumi o fatto ruotare
tutto il personale medico tra le attività dei DEA ospedalieri e quelle
di soccorso avanzato extraospedaliero (pianta organica unica per il personale
medico in servizio attivo) in molte regioni per effetto della propria autonomia,
mentre nella regione Lazio ciò si verifica solamente per il personale
anestesista;
8) che la necessaria pratica ed esperienza (formazione) si acquisisce solo lavorando
in ospedale, luogo in cui l'osservazione ed il trattamento diretto di tutte
le patologie ed il continuo esercizio sulle stesse costituiscono il miglior
modo di apprendere, di fare esperienza e di mantenere alto quel necessario saper
fare che occasionalmente sarà messo in atto fuori dell'ospedale;
9) che può costituire un incognita identificare tutto il sistema di emergenza
sanitaria con la sola fase di allarme sanitario tralasciando i presidi ospedalieri
allorché sono questi a risolvere/definire ogni situazione che a loro
afferisce dal proprio bacino territoriale di utenza, in modo indotto o spontaneo,
e a verificare quanto effettuato dagli altri sottosistemi dell'emergenza;
10) che le criticità riscontrate dal Piano Sanitario Regionale nel funzionamento
del sistema di allarme (mancato raggiungimento di un idoneo modello operativo
-solo trasporto, intervento e cura-, forse per il basso volume prestazionale;
bassa qualificazione e basso ricambio di tutto personale) saranno difficilmente
risolvibili:
-isolando ulteriormente il personale medico in servizio attivo in un'Azienda
dedicata di fatto al trasporto sanitario,
-sopperendo al loro basso volume di prestazioni con la frequenza di corsi di
formazione professionale e alle scarse possibilità di carriera ed al
presentarsi di malattie invalidanti con la mobilità interaziendale.
La Confsal Regione Lazio ribadisce che non è sua intenzione criticare
le iniziative e le scelte politiche in fatto di emergenza sanitaria, tuttavia
ritiene logico e legittimo sottolineare, con le sue azioni, come ogni iniziativa
legislativa debba tener conto e contemperare: le necessità dell'utenza,
l'organizzazione del lavoro e la tutela professionale delle risorse umane che
sono impegnate nei servizi sanitari che si vanno a riorganizzare in funzione
della comunità.
La Confsal ritiene logico proporre di far mettere in atto sperimentalmente la
proposta formulata nell'ambito della ricerca dei servizi sanitari per i medici
già impegnati nel servizio attivo di soccorso avanzato extraospedaliero,
per altro già attuata in altre regioni e paesi comunitari e parzialmente
nella regione: fatto che permetterà di risolvere tutte le criticità
riscontrate dal PSR (Piano Sanitario Regionale) nella fase di allarme del sistema
di emergenza sanitaria. (dott. S. Di Prospero)
ULTIM'ORA
Si comunica che il Segretario generale dello Snals-Confsal, prof. Fedele Ricciato, questa sera sarà ospite della trasmissione televisiva "Porta a Porta" che tratterà la Riforma della scuola italiana.
Cordiali saluti.
Il Segretario Generale Prof. Marco Paolo Nigi