LA DIAGNOSI PRENATALE
Dati recenti indicano che circa il 2-5% dei neonati è affetto da una malattia genetica o da una malformazione congenita.
Anche genitori sani e giovani non sono del tutto esenti da rischi perché, al di là delle malattie ereditarie, è possibile lo sviluppo di patologie fetali dovute ad agenti ambientali. Oggi grazie ad una corretta informazione e alla diagnosi prenatale, si possono prevenire e controllare quelle malattie genetiche per le quali le terapie sono scarse e poco efficaci.
Abbiamo infatti a disposizione indagini e analisi specialistiche come l'amniocentesi, la villocentesi e l'analisi del DNA che permettono una diagnosi precoce e certa delle più diffuse malattie genetiche.
La coltura delle cellule fetali presenti nel liquido amniotico permette la determinazione del cariotipo fetale e quindi lesame dei cromosomi del feto. Dal cariotipo si può così rilevare qualsiasi alterazione cromosomica numerica o strutturale che può tradursi in quadri più o meno gravi di patologia fetale. Con questo esame è possibile diagnosticare con certezza nel feto la sindrome di Down che è lanomalia cromosomica più diffusa (1:700). Lincidenza di questa sindrome, comè noto, aumenta con laumentare delletà materna (vedi Tab.1) ed è quindi importante valutare lopportunità di ricorrere alla diagnosi prenatale.
Con lesame del cariotipo fetale è anche possibile diagnosticare la presenza di anomalie dei cromosomi sessuali come la sindrome di Klinefelter (1-2 su 1000 neonati maschi) o la sindrome di Turner (0,1 su 1000 neonati femmine) e di altre sindromi più rare della trisomia 21, ma molto gravi, come la sindrome di Edwards o di Patau. Lesame strutturale dei cromosomi permette inoltre di rilevare la presenza di anomalie di struttura originate da rotture cromosomiche seguite da riarrangiamenti. Queste anomalie possono portare o meno alla perdita di materiale genetico che può originare diversi quadri patologici. Molte rotture cromosomiche non hanno causa apparente, ma è noto che vari agenti come le radiazioni ionizzanti, certe sostanze chimiche o infezioni virali sono capaci di rompere i cromosomi ed è quindi importante che in casi di contatto delle gestanti con simili agenti sia eseguita una valutazione del cariotipo.
Lanalisi combinata dei due metodi consente la migliore garanzia di accuratezza diagnostica.
Età materna |
Rischio di sindrome di Down |
Rischio di tutte le anomalie cromosomiche |
21 |
1/1667 |
1/526 |
22 |
1/1429 |
1/500 |
23 |
1/1429 |
1/500 |
24 |
1/1250 |
1/476 |
25 |
1/1250 |
1/476 |
26 |
1/1176 |
1/476 |
27 |
1/1111 |
1/455 |
28 |
1/1053 |
1/435 |
29 |
1/1000 |
1/417 |
30 |
1/952 |
1/385 |
31 |
1/909 |
1/385 |
32 |
1/769 |
1/322 |
33 |
1/602 |
1/286 |
34 |
1/485 |
1/238 |
35 |
1/378 |
1/192 |
36 |
1/289 |
1/156 |
37 |
1/224 |
1/127 |
38 |
1/173 |
1/102 |
39 |
1/136 |
1/66 |
Tab.1 - Rischio di generare figli affetti da anomalie cromosomiche in rapporto alletà materna.
Analisi del DNA
Circa l1% dei neonati è affetto da grave handicap dovuto alla mutazione di un singolo gene. Queste malattie, che si trasmettono nelle famiglie con un meccanismo mendeliano, sono anche dette monogeniche.
Molte di queste malattie sono oggi diagnosticabili mediante lanalisi del DNA (genetica molecolare) effettuata su prelievo di villo coriale. Si può individuare cioè la presenza sul DNA del feto del gene affetto e diagnosticare nelle famiglie a rischio per una certa malattia la presenza o meno di questa nel bambino.
AMNIOCENTESI, VILLOCENTESI, ANALISI DNA
Per conoscere i tempi di risposta e la modalità di invio dei campioni vai alla pagina:
Attività del laboratorio di Genetica e Biologia Molecolare
ATTUALITA' DIAGNOSTICHE
E' un bollettino informativo sulle tecniche di diagnosi di maggiore attualità, pubblicato a cura dell'Istituto Fiorentino Analisi. Clicca sull'argomento di tuo interesse:
La diagnosi molecolare nelle infezioni virali Importanza della riabilitazione cardiaca La diagnosi prenatale La valutazione delle condizioni di allenamento negli sportivi La riabilitazione dei pazienti arteropatici periferici Diagnosi e pofilassi dell' ipertensione arteriosa
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