La comunicazione visiva
La comunicazione visiva, intesa nel senso attuale del termine,
nasce verosimilmente con il bisogno e la capacità dell'uomo
di usare strumenti diversi dalla voce e dal gesto.
La scoperta del potenziale insito nel disegno segna la capacità
di poter tramandare ad altre persone o a nuove generazioni esperienze ed eventi.
Questa scoperta ha rappresentato una vera rivoluzione nella storia dell'evoluzione
dell'uomo ed è storia recente (15 secoli avanti Cristo).
Non parliamo poi della rappresentazione coerente dello spazio su una superficie
bidimensionale: questa trova la sua realizzazione soltanto
nel Rinascimento.
La realtà riprodotta visivamente, dunque, intesa nel suo più ampio
termine (televisione, cinema, fotografia) è diventata, oltre che una
giovane attività, anche uno dei più importanti mezzi di comunicazione.
Premesso che lo studio delle immagini e della psicologia della comunicazione
visiva intesa come ricerca scientifica proseguono ormai di pari passo,
diventa stimolante il confrontare la propria esperienza con quanto è
stato teorizzato negli ultimi anni a proposito del rapporto che intercorre
tra la realtà, e quella che è la percezione personale della medesima.
La prima difficoltà che s'incontra è legata alla difficoltà
di esprimere con il linguaggio della parola, i contenuti dei messaggi mentali legati
alla percezione visiva. Per questo è opportuno spendere due parole sul
significato delle parole che utilizzeremo in questa discussione e che sono
informazione e rappresentazione.
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