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Pagina aggiornata il: 04/08/99

 

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CENTRO DI ACCOGLIENZA

PER MADRI E BAMBINI ITALIANI E STRANIERI


Il progetto

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Le foto del Centro

La realizzazione del progetto e' a cura di:

Farsi Prossimo Coop. soc. r.l. promossa dalla Caritas Ambrosiana ONLUS

sede legale via S. Bernardino, 4 sede amministrativa via della Signora, 1/d 20122 Milano

telefono 0276022814 fax 0276003163 C.F. e P.I. 11062930158


Definizione dell'ambito

Il costante aumento delle presenze di minori stranieri, oltre a rappresentare il segno evidente di una trasformazione dell'Italia in Paese d'immigrazione, ha obbligato i servizi sociali presenti sul territorio ad un ripensamento e una riorganizzazione complessiva. Tuttavia, spesso, essi si trovano a dover rispondere essenzialmente a situazioni d'emergenza continua più che a promuovere veri e propri interventi programmatici si continua a considerare il bambino straniero o come un soggetto di per sé portatore di un forte disagio, oppure come un soggetto che non ha bisogno di alcun intervento specifico. Grazie alle nuove norme in materia, al maggior numero di presenze corrisponderà sempre più anche una maggiore stabilizzione dei minori: ciò vuol dire che è fondamentale promuovere progetti che oltre ad offrire adeguate risposte alle situazioni d'emergenza, indichino i possibili percorsi di una reale integrazione. Partendo dal presupposto che comunque l'esperienza migratoria, sia se ha coinvolto il bambino direttamente o indirettamente, rappresenta un elemento di lacerazione identitaria, che spesso provoca un disagio "silenzioso" difficile da comprendere, è opportuno intraprendere nei confronti del minore straniero "azioni positive".

Ciò vuoi dire che la prevenzione deve avvenire su due fronti: superamento delle tensioni familiari, risoluzione dei problemi socio-economici che rischiano di aggravare il disagio.

Oltre ad adeguare i servizi già esistenti facilitandone l'accesso da parte dei minori stranieri e delle loro famiglie è necessario creare servizi-pilota che favoriscano un maggiore e migliore inserimento del minore straniero.

In molti casi è essenziale il sostegno alla relazione genitore-figli in quanto se i genitori continuano a mantenere un legame affettivo e progettuale con il Paese d'origine, il minore esprime maggiore esigenza d'integrazione nel Paese d'arrivo. Spesso questo diverso progetto si trasforma in acceso scontro dove le possibilità di mediazione sono estremamente difficoltose, Attualmente l'inserimento dei minori stranieri in istituto avviene non tanto per l'esistenza di condizioni di particolare gravità, ma per problemi di tipo socio-economico o culturale della famiglia; è pertanto indispensabile rafforzare gli interventi alternativi all'istituzionalizzazione.

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Premessa

La città di Rho conta circa 52.000 abitanti, di cui 536 stranieri extracomunitari provenienti da Paesi in via di sviluppo. In virtù dell'attrazione esercitata dalle industrie locali e dei ricongiungimenti familiari, il numero degli stranieri residenti, più che raddoppiato negli ultimi anni, tenderà a crescere ulteriormente.

L'unico servizio d'accoglienza esistente è una casa per uomini, gestita da una locale associazione di volontariato, che lavora in rete con i servizi d'accoglienza della Caritas Diocesana ed in particolare con i servizi gestiti dalla nostra Cooperativa.

Sul fronte dell'accoglienza di donne e minori stranieri non esistono risorse, tanto che i casi che si presentano ai servizi comunali, trovano risposte parziali solo riferendosi alle poche offerte presenti nella città di Milano.

Le situazioni di disagio sono legate a difficoltà alloggiative ed economiche, specie per i nuclei monoparentali, ove l'attività lavorativa diviene alternativa alla cura del minore o addirittura all'alloggio stesso per le lavoratrici domestiche che risiedono presso i datori di lavoro. Altri disagi derivano da situazioni familiari critiche, a volte di violenza vera e propria, che lo "stress a cui e sottoposta la famiglia in emigrazione tende ad acuire.

Una categoria particolare è poi costituita dalle famiglie di rifugiati, dove ai traumi legati alle vicende che hanno portato alla fuga, si aggiungono quelli di una forzata separazione del nucleo a causa dell'assenza di strutture adeguate al bisogno di alloggio e sostegno dell'intera famiglia.

In tutti questi casi la situazione di disagio viene attualmente spesso affrontata allontanando il minore dalla famiglia e collocandolo in istituto.

Oltre a questi disagi più gravi ed evidenti, vi è tutta la difficoltà per le donne immigrate di trovare spazi di socializzazione che facilitino il proprio essere madri in un contesto diverso da quello di provenienza ed acquisire le competenze linguistico-culturali necessarie per l'integrazione.

Per le donne italiane l'assenza di una rete familiare adeguata, in particolari momenti di difficoltà affettiva e organizzativa connessi alla maternità, rendono necessari luoghi d'accoglienza e di supporto sufficientemente flessibili per consentire percorsi di autonomia e di recupero della relazione madre-figlio.

Inoltre si segnala la richiesta del territorio di servizi flessibili per l'infanzia di carattere educativo e ricreativo.

Il progetto INSIEME intende collocarsi nell'ambito delle iniziative previste dalla legge

285/97 "Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l'infanzia e l'adolescenza" regolata per la Regione Lombardia dal DGR 24/4/1998 n° 6 ( 35839 ) . In particolare il progetto prevede:

  • la realizzazione di un centro di accoglienza che si rivolge sia a madri italiane che a madri immigrate e/o richiedenti asilo e i loro bambini

  • la realizzazione di un servizio di aggregazione e di gioco per i bambini ospiti e per i bambini della zona;

  • la promozione di attività formative e informative rivolte sia alle madri ospitate dalla struttura che a quelle residenti a Rho, sia italiane che straniere;
  • possibilità di affrontare in maniera non dicotomica il rapporto tra tutela della madre e centralità dell'interesse del bambino.
 

1. OBIETTIVI E FINALITÀ' DEL PROGETTO

In linea con le finalità indicate dalla legge 285/97 all'articolo 3, il progetto INSIEME si propone di:

* sostenere le situazioni famigliari più vulnerabili, prevenendo la rottura del legame madre-bambino e la istituzionalizzazione del minore immigrato;

* promuovere i percorsi di autonomia e di autorganizzazione delle madri accolte, accompagnando la loro "uscita" dal centro di accoglienza;

* promuovere uno spazio di incontro dei bambini italiani e stranieri ( e delle loro madri ) che integri i servizi educativi per l'infanzia esistenti sul territorio, con momenti di gioco e di cura in orari o con modalità non coperte dagli attuali servizi;

* garantire la vicinanza dell'intero nucleo famigliare, attraverso l'accoglienza di eventuali padri (soprattutto nei casi di nuclei di rifugiati ) ospitati nel contiguo Centro d'Accoglienza maschile.

 

2. CRITERI E PUNTI FORTI

I criteri ai quali si ispira il progetto INSIEME e le parole/chiave che definiscono le diverse

azioni previste possono essere così sintetizzate:

  • tutela delle situazioni di vulnerabilità presenti tra i bambini della migrazione attraverso concrete azioni di accoglienza;
  • sostegno alla relazione madre/figlio;
  • attenzione al mantenimento di legami dell'intero nucleo famigliare;
  • ridurre e contenere le situazioni di disagio socio-educativo-relazionale, con particolare riferimento al benessere del minore e della relazione madre-bambino;
  • accompagnamento verso un inserimento positivo e autonomo delle madri italiane e straniere
  • spazio di incontro e scambio interculturale per adulti e bambini
  • combinare interventi di tipo specifico, orientati al disagio, con la disponibilità di spazi di incontro e confronto tra donne, anche per prevenire le fasi di fuga e distanziamento della relazione di cura
 

3. AZIONI DIVERSE

lì progetto INSIEME si articola in 3 diverse azioni integrate tra loro:

A. il Centro di Accoglienza

Si prevede di ospitare presso il Centro di Accoglienza un numero di 7 donne con uno o più figli, per un massimo di 15 posti. Le 8 camere da letto forniscono alla madre la possibilità di avere nella stessa stanza fino a 2 posti letti per i figli ed un elevato grado di privacy.

I destinatari privilegiati dell'azione di accoglienza saranno individuati presso i nuclei famigliari monoparentali immigrati ed italiani e presso le famiglie richiedenti asilo. La struttura sarà orientata ad accogliere utenti provenienti dalla zona Nord-Ovest della Provincia di Milano e dalla città di Milano.

Si prevedono progetti individuali che comportano una permanenza al Centro variabile e comunque non superiore ai 18 mesi.

B. il Centro di incontro per i bambini

Si tratta di uno spazio aperto, che funzionerà come "centro-gioco" e luogo di incontro per madri e bambini italiani e stranieri

Il servizio si pone come momento di integrazione dei servizi educativi per l'infanzia già presenti sul territorio, in quanto consentirà alle mamme italiane e straniere di lasciare i propri bambini, anche solo alcune ore, in un contesto ricreativo-educativo multietnico facilmente adattabile alle singole esigenze e senza necessità di iter burocratici d'ammissione oppure consentirà alle mamme di stare con i propri figli lontane dagli impegni che nella normale vita quotidiana frammentano e disturbano la relazione, in uno spazio ricco di interazioni sociali e di possibili condivisioni con altri adulti e bambini.

Potrà ospitare fino a 15 bambini, si prevede la presenza costante di un'educatrice, giochi, attività ricreative esterne, video, libri e fiabe dei diversi Paesi di provenienza. Le madri potranno trovare in questi spazi la possibilità di giocare con i propri figli, incontrare altre madri della propria cultura d'appartenenza o di diversa cultura e richiedere consigli/aiuti alle educatrici per problematiche inerenti la crescita dei propri figli o il proprio ruolo di madre.

Il Centro si caratterizzerà per il convolgimento attivo dei genitori, puntando ad un loro protagonismo diretto, facendo leva sulle loro competenze e sulla collaborazione con l'équipe degli operatori.

Si tenterà di creare una percezione sociale di questo luogo come "luogo buono" per la crescita dei piccoli, spazio accogliente per la coppia genitore-bambino, sede che offre occasioni si sostegno reciproco tra adulti, in cui condividere l'esperienza della genitorialità.

C. attività formative e informative per le madri immigrate

Le attività rivolte alle madri mirano a fornire loro strumenti e informazioni per 'autonomia e l'inserimento positivo Si tratta di iniziative diverse:

  • alfabetizzazione in italiano, aperta a tutte le donne straniere presenti sul territorio;
  • pre-formazione professionale attraverso l'individuazione e il potenziamento dei saperi e dei saper fare precedenti
  • momenti di orientamento e conoscenza della realtà di immigrazione e dei servizi
  • incontri di discussione e scambio attorno ai temi della maternità, della salute, della cura del bambino, ecc.
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4. DESCRIZIONE DELLO SPAZIO

La struttura è costituita da una palazzina su due piani dalla dimensione totale di circa 500 mq. inserita in un'area verde di circa 700 mq.

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Al piano terra sono presenti
  • Cucina
  • Dispensa
  • Sala da pranzo
  • Spazio giochi
  • Salone
  • Bagni
  • Appartamento del custode
  • Locale caldaia
  • Locale laboratorio
Al primo piano sono presenti
  • 8 Camere di diversa metratura (da 12 a 18 mq.)
  • 4 Bagni
  • Ripostiglio
  • Lavanderia

 

I due piani sono collegati da una scala interna dotata di servoscala. Tutti gli spazi sono

organizzati in modo tale da consentirne la fruibilità anche da parte di portatori di handicap (bagni, rampe, porte ecc.).

All'esterno della struttura, è previsto un ampio giardino, dotato di attrezzature ricreative per bambini ed uno spazio di socializzazione per le madri che potranno cosi dialogare tra loro (bevendo un tè o facendo merenda con i propri figli) e stare vicine ai propri figli.

 

5. PERSONALE

  • Coordinatrice : ha la funzione di coordinare il lavoro dell'équipe educativa, essere referente per i servizi invianti e del territorio (Comuni, ASL, Tribunale dei minori ecc.) per i progetti individuali, supervisionare l'andamento della struttura, tenere i rapporti con le Associazioni ed i servizi del territorio al fine di promuovere lo scambio tra struttura e contesto sociale di riferimento;
  • Educatdci (3): curano le relazioni educative con le persone accolte, seguono i progetti individuali, gestiscono lo spazio-gioco aperto anche ai bambini italiani e stranieri del territorio, offrono orientamento e supporto per le madri italiane e stranieri che si rivolgono al servizio;
  • Mediatrici culturali : hanno il compito di mediare tra minore, famiglia, società d'arrivo e comunità di connazionali.
  • Custode: cura la manutenzione ordinaria della struttura ed effettua servizio di custodia.
 

6. COSTI

La ristrutturazione dello stabile ha un costo complessivo di circa £. 750.000.000 IVA compresa. L'arredo della struttura ha un costo di £. 85.000.000 comprensivi di: attrezzatura informatica, mobilia, arredi per le camere, arredi per i bagni, attrezzature per la lavanderia, giochi da giardino. La gestione ordinaria della struttura ha un costo complessivo annuo di £. 291.000.000 così suddiviso:

 

Coordinatrice (38 h.) 42,7 milioni

Educatrici (2 a 38 h.; 1 a 20 h.) 100 milioni

Custode (38 h.) 33,3 milioni

Mediatrici di diversa nazionalità

(500 ore consulenza annue) 35 milioni

Totale Costo del personale: 211 milioni

 

Spese per il vitto 25 milioni

Utenze(riscaldamento

acqua, energia elettrica) 15 milioni

Telefono 3 milioni

Assicurazioni 3 milioni

Materiale igienico-sanitario 8 milioni

Attività ricreative-formative 10 milioni

Supervisione 3 milioni

Manutenzione ordinaria 5 milioni

Spese generali 8 milioni

Totale Altri Costi: 80 milioni

Totale Spese Gestione Annuale 291 milioni

 

7. TEMPI E FASI DEL PROGETTO

Si prevede di completare i lavori di ristrutturazione entro l'Aprile 1999 e rendere pienamente operativa la struttura entro il mese di Giugno dello stesso anno.

8. NOTE

Lo studio del progetto è dell'architetto Laura Romanò.

La palazzina è stata gentilmente messa a disposizione dai Padri Oblati di Rho che ne sono i proprietari.

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