Alle generazioni giovani il piacere di scoprire la cucina tradizionale, di reinventarla e interpretarla, e soprattutto custodirla con cura come radice culturale.

IL SALENTO A TAVOLA

 

Alcune tipiche ricette salentine:

FAVE NETTE CU LLE CICORIE CRESTE


gr. 400 di fave bianche
gr. 500 di cicorie selvatiche
1 costa di sedano
3-4 pomodori maturi
1 cipolla
olio, sale q.b.
Dopo aver tenuto le fave a bagno in acqua e sale dalla sera precedente, si mettono a cuocere nella pignata. Al primo bollore si colano, quindi si coprono di acqua calda, a cui si aggiungono una cipolla, una costa di sedano, i pomodori maturi tagliati a pezzi.
A parte si puliscono, si lavano e si lessano in abbondante acqua le cicorie selvatiche. Quando sono cotte si dispongono al centro di un piatto da portata e tutto intorno a corona si mettono le fave bianche ridotte a puré. Si condisce il tutto con abbondante olio di oliva crudo e crostini fritti o arrostiti.

 

CARTEDDATE


gr. 500 di fior di farina
gr. 500 di miele
5 uova
cannella, olio q.b.
Si impasta la farina con le uova e si lavora a lungo finchè sulla pasta si formano delle bollicine. Si stende allora con il mattarello una sfoglia sottilissima e si tagliano dei rettangoli larghi quattro, cinque centimetri e lunghi quindici, sedici.
Si friggono subito nell'olio bollente e, aiutandosi con due forchette, si cerca di ripiegare ogni rettangolo in modo che, cuocendo, assuma la forma di un cannolo.
Le carteddate si tolgono dall'olio appena diventano croccanti e cominciano a dorarsi.
Quando tutte sono fritte, si passano poche per volta nel miele che si è fatto sciogliere in una padellae si adagiano su un piatto da portata. Si spolverano di cannella e, volendo, si ornano di minutissimi confetti colorati.


Per scoprirne tante altre...:

Di: Lucia Gaballo D'Errico
Progetto grafico: Mario Serra
Stampa: Editrice Salentina - Galatina

 

Dalla prefazione di Donato Valli:
... rustiche panche di campagna, impreziosite da elegiache tovaglie tessute a casa e ricamate con pazienza antica.
...tante ed efficaci illustrazioni, che evidentemente non hanno solo funzione ornamentale ma di intrinseca fusione con il contenuto: una traduzione visiva che spesso va al di là della pura rappresentazione documentaria e serve piuttosto a contestualizzare la trattazione, a conferirle quasi un tocco d'arte, una soffusa magia di colori, odori, sapori, ai quali il lettore si abbandona fiducioso come nel grembo di una patria ancestrale e sicura.

400 pagine su carta avoriata
Oltre 90 foto a colori con 500 ricette

Per informazioni rivolgersi a : Sig.ra Lucia Gaballo D'Errico - tel 0836/ 565060

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