Ritengo siano, tra tutti gli oggetti collezionabili, probabilmente i più affascinanti per i seguenti motivi:
Anzi il numero disponibile è tale che sconsiglio assolutamente di collezionare tutto indistintamente.
Infatti se in qualche modo si possono sistemare migliaia di lattine (per non dire di etichette o sottobicchieri) penso risulti chiaro a tutti la difficoltà di sistemare otto o diecimila bicchieri (l'amico Zonca, raccogliendo esclusivamente bicchieri italiani, ne ha messi assieme circa 1.200!) se si considera il loro volume, la loro fragilità e, perché no, la necessità di doverli ogni tanto spolverare!
Un oggetto quindi di grande fascino ma difficile da trattare per cui è indispensabile fin dall'inizio avere la idee chiare su cosa si vuole collezionare.
Si può, per esempio, concentrare la propria attenzione su una o due nazioni (molto belli i bicchieri svizzeri), oppure su un tipo di bicchiere (bicchieri WEIZEN, generalmente molto belli graficamente, oppure bicchieri per birre ALT che si caratterizzano per la loro leggerezza e il ridotto ingombro) oppure ancora su una tematica; si può dare infine la preferenza ai bicchieri che abbiano una certa età.
Quest'ultima scelta permette di contenere notevolmente il numero per l'obiettiva difficoltà a reperirli ma di godere, per contro, maggiormente quando si riesce a ritrovare un pezzo molto vecchio che generalmente è anche molto bello.
Questi consigli, sia ben chiaro, non pretendono assolutamente di condizionare alcuno anche perché sono convinto che nel mondo del collezionismo si debba seguire il cuore per cui, parafrasando un libro famoso, "collezionate dove vi porta il cuore" ma, come dicevano i latini, "cum grano salis" per non ritrovarvi con tutta la collezione inscatolata, per mancanza di spazi espositivi, che è la cosa peggiore possa capitare ad un collezionista.
introduzione di Michele Airoldi
Sicuramente il collezionista smaliziato non sarà d'accordo su questa mescolanza in quanto una cosa è il Boccale, possibilmente in ceramica e con il coperchio in peltro, ed una cosa è il bicchiere di "banalissimo" vetro ma qui non si vuole fare un trattato ma soltanto dare delle idee e, perché no, suscitare curiosità.
All'inizio sembra una collezione abbastanza "facile" (scagli la prima pietra chi non è uscito da una birreria portando distrattamente con se un bicchiere a mo' di souvenir) ma poi con l'andar del tempo ci si accorge che non si può basare una collezione sullle proprie capacità di "prestidigitazione" ed il reperimento di nuovi pezzi diviene sempre più difficile.
Vediamo però un po' più nel dettaglio come si può articolare questa particolare tematica collezionistica.
a. bicchieri
La forma varia in funzione del tipo di birra che deve accogliere per permetterne una corretta degustazione e, soprattutto, per esaltarne al massimo le caratteristiche di una delle tante figlie di Gambrinus: una "KOLSCH" deve essere servita in un classico bicchiere cilindrico (tipo Stange) possibilmente con contenuto non superiore a 0,3 Lt per evitare che l'eccessiva permanenza ne alteri la tipica freschezza, d'altro canto una "BITTER STOUT" esige un bicchiere panciuto (tipo Pokal) che permetta di assaporarne il copo denso e maltoso.
I collezionisti hanno così a disposizione un'incredibile quantità e varietà di materiale che porta obbligatoriamente ad una radicale scelta di specializzazione secondo i propri gusti e le proprie inclinazioni.
Si può così collezionare in funzione della "marca", del tipo di birra, della nazione di provenienza e chi più ne ha più ne metta.
E' difficile fornire una catalogazione precisa di tipo generale; se invece entriamo nel "particolare" si possono redigere opere veramente degne di nota come il catalogo dei bicchieri FORST curato da Angelo Bordoli e comparso negli scorsi numeri del nostro bollettino.
Sfogliando però i cataloghi di alcune vetrerie tedesche abbiamo cercato di realizzarer uno schema che possa servire come traccia per un nuovo collezionista.
TIPO DI BICCHIERE | DESCRIZIONE | CONT. LT |
1. BECKER | Generalmente basso senza gambo | da 0,2 a 0,5 |
2. BECKER ALT | Più largo e basso del precedente per birra Alt, zona Düsseldorf | 0,2 |
3. POKAL | Tondeggiante con gambo | da 0,2 a 0,4 |
4. SCHWENKER | Panciuto tipo 'Cognac' | da 0,3 a 0,5 |
5. STANGE | Cilindrico con leggero basamento | da 0,2 a 0,5 |
6. STANGE KOLSCH | Cilindrico senza base, tipico di Colonia | da 0,2 a 0,3 |
7. SCHALE | A coppa, in uso a Berlino per la birra Weisse | 0,3 |
8. STEIFEL | Classico Stivale | da 0,2 a 1 lt |
9. TULPE | A tulipano, allungato, con gambo molto corto o mancante | da 0,2 a 0,4 |
10. FLUTE | Forma classica, slanciata | 0,3 |
11. WEIZEN | Con base stretta ed imboccatura larga, tipico per la Weizen (con frumento) | da 0,3 a 0,5 |
b. boccali
E' il "contenitore" per antonomasia, la sua origine risale alla nascita della nostra bevanda e la sua forma è rimasta pressoché inalterata nel corso dei secoli . Ha il notevole pregio, se confrontato con il suo più giovane emulo, di mantenere più a lungo la freschezza della birra nonché garantire una più "comoda" degustazione grazie al diametro della sua apertura.
Il contenuto di un boccale varia da 0,2 lt. sino ad 1 lt. e diversi sono i materiali impiegati nella sua realizzazione: dal legno alla terracotta, dalla maiolica alla porcellana (krug) ed
ultimamente, ma a mio parere questa è una forzatura, anche in vetro (seidel).
La dimensione del boccale permette una decorazione molto accurata e varia e l'eventuale coperchio, in peltro od anche in argento, ne completa meglio l'aspetto estetico.
Maurizio Pion