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OBBLIGO di RICHIESTA della FATTURA
C'è l'obbligo di emettere la fattura perché:
L'articolo 2214 del Codice Civile afferma che l'imprenditore deve conservare per ciascun affare "gli originali delle fatture ricevute, nonché la copie delle fatture spedite"
La legge fiscale dà un ruolo importante alla fattura sia ai fini dell'IVA sia ai fini delle imposte sul reddito perché le fatture emesse sono la principale documentazione dei ricavi di ogni impresa.
La fattura legittima il venditore ad esercitare la rivalsa sul compratore, che è legittimato a detrarre l'imposta sul valore aggiunto addebitatagli dal fornitore.
A norma del decreto IVA la fattura deve essere emessa per le operazioni imponibili, non imponibili ed esenti.
La fattura ha queste importanti FUNZIONI:
informa il compratore che il contratto da parte del venditore è stato eseguito;
richiama tutte le condizioni del contratto (quantità e qualità della merce venduta e dei servizi forniti, condizioni riguardanti la consegna, il trasporto, l'imballaggio e il pagamento);
precisa il prezzo della merce venduta e dei servizi forniti, con gli sconti applicati e gli oneri riguardanti le prestazioni accessorie, indicando l'importo totale dovuto dal compratore;
documenta l'operazione secondo quanto stabilisce la legge civile, che prescrive la redazione del documento, la sua conservazione e la sua eventuale esibizione al giudice in caso di controversia;
documenta l'operazione agli effetti fiscali, perché la fa concorrere sia al calcolo delle imposte indirette (la fattura deve indicare l'ammontare dell'IVA) sia a quello delle imposte dirette (l'importo complessivamente fatturato nell'anno determina il volume d'affari e, di conseguenza, il reddito sul quale dovranno essere pagate le imposte).
Le fatture emesse devono essere datate e numerate in ordine progressivo.
Se il contribuente intende avvalersi contemporaneamente della fatturazione immediata e delle fatturazione differita, può effettuare una numerazione unica delle fatture, purché rispetti la sequenza di numerazione tra fatture immediate e fatture differite.
La fattura deve essere redatta in due esemplari dal soggetto che cede il bene o che presta il servizio. Uno delle copie deve essere consegnato o spedito, anche tramite fax, al compratore, mentre l'altro viene conservato. La fattura si considera emessa quando viene consegnata o spedita alla controparte, anche tramite mezzi elettronici - informatici.
FATTURAZIONE NON OBBILIGATORIA:
L'articolo 22 del decreto IVA afferma che, se la fattura non è richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell'operazione, non è obbligatoria, ma solo per determinate cessioni o prestazioni:
cessioni di beni compiute dai commercianti al minuto
prestazioni alberghiere e somministrazioni di alimenti e bevande nei pubblici esercizi, nelle mense aziendali e mediante distributori automatici
prestazioni di trasporto di persone nonché di veicoli e bagagli al seguito
OBBLIGO DI RICHIESTA DELLA FATTURA:
Se gli imprenditori acquistano dai commercianti al minuto beni che servono alla propria azienda, sono obbligati a chiedere la fattura.
L'imprenditore è, quindi, obbligato, a richiedere la fattura solo per i beni che rientrano nell'attività propria dell'azienda e non per qualsiasi bene che può servire ad essa. Ad esempio il materiale di cancelleria è si un bene necessario, ma non rientra nell'attività propria di un azienda ad esempio di scarpe e quindi non serve la fattura, ma si ha comunque l'interesse di documentare la spesa per le imposte dirette del reddito fiscale.
Le fatture riguardanti il pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate a Iva, sono esenti in modo assoluto dall'imposta di bollo.
Le fatture per operazioni esenti da Iva sono soggette al bollo di lire 2.500, se il loro importo è superiore a lire 150.000.