Torino
UNA guerra batteriologica al tempo degli antichi egizi?
Lo studioso,
egittologo, torinese Silvio Curto non crede all'ipotesi
lanciata dallo
scienziato francese Sylvain Gardon del Laboratoire d'Ecologie
di
Parigi, secondo la quale la morte di lord Carnarvon,
primo a entrare
nella tomba del faraone, potrebbe essere stata provocata
da un bacillo
o da una spora messa nella tomba dagli uomini di Tutankhamon.
«Lord Carnarvon - afferma Silvio Curto - è
morto per una comunissima
infezione, oggi certamente curabile, ma non a quei tempi
quando gli
antibiotici e i medicinali necessari non erano certo
diffusi. Per
quanto riguarda gli altri, che parteciparono alla spedizione,
già
abbastanza avanti negli anni, mi risulta che siano tutti
morti dopo
aver raggiunto l'età media normalmente considerata
dalle assicurazioni
sulla vita».
«Il più giovane, tra i partecipanti alla
spedizione, Alan Gardiner,
bravissimo grammatico inglese, morì dopo aver
superato i 90 anni».
«Anche se qualcuno ancora oggi non si rassegna
- ha concluso lo
studioso Silvio Curto - non c'è nessuna maledizione
di Tutankhamon o
cose particolari, ma la morte di Lord Carnarvon fu provocata
da una
banalissima infezione». Il faraone egiziano, che
visse tra il 1347 e
il 1339 a. C., fu considerato, proprio a seguito della
morte di Lord
Carnarvon, un terribile iettatore. La sua tomba nella
Valle dei Re fu
ritrovata nel 1922 intatta e ricca di suppellettili e
gioielli che
oggi si possono visitare al Museo del Cairo.
(Agi)