IL mio nome è Net, sono nato il 19 Giugno del 1391 D.C.,il mio destino ha voluto che intrapendessi un viaggio attraverso il mediterraneo,era il 1412 ,doveva essere solo commercio,ed invece si trasformò nella storia che stò per raccontarvi.......

Per motivi di lavoro,mio padre ed io fummo costretti a noleggiare un legno per farci portare in Spagna.La nave era piccola,tanto da poter essere scambiata per una barca di pescatori,il legno era molto umido e i letti di paglia erano pieni di cimici,ma questo a mio padre non importò,la nave costava poco e gli avrebbe permesso di raggiungere il porto di Almerìa,per poi proseguire via terra verso Granada.Caricammo la nave di tardo pomeriggio,lasciai mia madre e le mie 3 sorelle con dolore,ma mio padre aveva bisogno dell'unico figlio maschio che aveva,quindi salutai le mie sorelline raccomandando loro di stare lontame dai balordi,e di non fare ciò che io non avessi apprezzato.Salutai mia madre,la quale mi guardò come se fosse l'ultima volta che avrebbe incrociato il mio sguardo,mi disse:"figliolo,il mare non ti porterà mai via da casa tua,ricorda di guardarti sempre le spalle e decidi sempre con saggezza il dafarsi,la mamma ti aspetterà qui,non metteteci troppo tempo,io e le ragazze confidiamo in voi".Mio padre le rispose da sopra la barca:"non preoccuparti Geltrude,quando io e il mio ragazzo saremo di ritorno,tu amore mio,sarai una donna ricca".Mia madre"lo spero tanto,ma state atten........buona fortuna".
Partimmo quando restavano solo poche ore di luce ancora,quella fu l'ultima volta che vidi mia madre.

Sulla nave eravamo in 6,io,mio padre,3 marinai e il comandante,ovvero il padrone della scodella.La notte calò presto,il comandante disse che saremmo arrivati a destinazione in 1 o 2 giorni al massimo,e che anche se non sembrava,la sua nave era solida come l'acciaio spagnolo.Il capitano era un uomo singolare,aveva l'aria di chi sapeva il fatto suo,di uno che ne aveva passate tante nella vita,.....ma forse,ero solo rimasto impressionato dalle sue vecchie ferite.Dopo cenato,io,mio padre e il comandante ci recammo in coperta,la notte era umida e decidemmo di coprirci con coperte di lana.Mio padre ad un certo punto disse:"oggi è il 2 Ottobre 1412,questa sarà una data storica per la nostra famiglia".Fu in quel momento che il comandanta fece uno scatto con la testa,gli occhi sembrava quasi che gli schizzassero fuori dalle orbite....."Signore vi sentite bene,avete bisogno d'aiuto?"....Lui mi rispose:"ragazzo non temere il mio sguardo,è solo quello di un uomo che fu 10 anni prima terrorizzato dal mare!".Risposi:"signore,terrorizzato da cosa?da chi?...credevo che lei ed il mare foste un'unica cosa!". Il comandante:"ragazzo,il mare quando è molto calmo come questa sera,mi fa ricordare ciò che accadde 10 anni or sono.Passavamo da queste parti,io e la mia ciurma eravamo in groppa ad una vera nave,grande come tu non abbia mai visto,eppure............Quella sera un mio uomo,mi fece notare che il vento s'era come d'improvviso fermato,la nave era ferma,il mare piatto,il cielo era limpido,pensai che fosse uno splendido spettacolo,........all'improvviso da lontano,vidi avvicinarsi una specie di nebbia,dal principio ridemmo,ma poi tutti facemmo silenzio,una specie di lamento si sollevava dalle acque,........i marinai cominciarono ad allontanarsi dai bordi,all'improvviso vedemmo dietro la nebbia 2 strani bagliori,la nave incominciò a scricchiolare,un uomo si inginocchio e chiese pedono a Dio,gridava:"SIGNORE TI PREGO NON FARMI PORTARE VIA DAL DIAVOLO,SIGNORE,SIGNOREEEEEEEE......"in quell'istante,la nave con incredibile velocità si alzò verso prua,tutti noi cademmo all'indietro,alcuni finirono in mare,sentivamo le loro voci disperate,come se il mare li stesse divorando,li sentivamo gridare a squarciagola,ma non li vedavamo,la nebbia era troppo fitta.Passarono pochi minuti,i nostri volti erano il ritratto della morte,non potevamo andarcene,perchè i remi erano incredibilmente tutti spezzati e il vento non tornava.Ad un tratto la nave incominciò a tremare di nuovo,le acque incominciarono ad agitarsi in modo terribile,la nave era come risucchiata come da un vortice,e trà le urla dei marinai,ed il fragore delle acque,......lo vidi,era lì.......ci guardava dall'alto,era il demonio,spalancò le sue fauci,e distrusse la nave con un sol colpo,.......finimmo tutti in mare,io e 2 marinai ci aggrappammo ad un pezzo di legno,e con la forza della disperazione cominciammo ad allontanarci dal posto,sentivamo le grida dei nostri compagni,ma la paura non ci permise di rimanere,riuscimmo ad uscire da quella foschia,ci guardammo alle spalle e sentimmo quello che ancora oggi ritorna nei miei sogni,....Il ruggito del DIAVOLO.....AAAGRRRRUUUUUUUUUU!!,ci ritrovò l'indomani mattina una nave mercantile,ma nessuno volle credere alla nostra storia".
In quel momento pensai che il povero comandante,soffrisse di qualche malattia mentale,ma poi credetti logico che il suo era stato solo uno scherzo.
Durante la notte,il mio sonno fu interrotto da rumori molesti sul pontile,mi vestii ed uscii a controllare cosa fossero quei rumori,......arrivai sull'uscio della porta quando vidi qualche cosa,no non era possibile,mi stropicciai gli occhi credendo di stare ancora sognando,ed invece...........la nave era ferma,il vento era cessato,......il mare era una tavola,non l'avevo mai visto così calmo,tanto che si poteva credere di stare in un lago.
Questo non fù niente,quando guardai l'orizzonte vidi una strana nebbia avvicinarsi,sembrava fosse una nuvola a pelo d'acqua.Il comandante si girò,mi guardò negli occhoi e mi disse:"è tornato,.....il diavolo è ancora quì,e questa volta non c'è la faremo!".Adesso si che la faccenda si faceva seria,le gambe mi cominciarono a tremare,mio padre mi chiamò dalla sua stanza chiedendomi che succedeva di fuori,io gli risposi di non preoccuparsi,che era solo una pioggia in arrivo,ma che avrebbe fatto meglio a vestirsi..................

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