Sorpresa
"....finalmente dopo due mesi
di lettere, d'emozioni, di sensazioni, di batticuore virtuale, ti vedrò.
Conoscerò la tua pelle, sentirò il tuo respiro, respirerò i tuoi
occhi.
L'aereo delle 15 e 30, speriamo sia puntuale. L'omino al bancone
dell'albergo é odioso, pretende un documento d'identità, mi guarda
con occhi maliziosi. E in fondo lo capisco, forse in tutta la sua vita
non ha mai provato né proverò mai, un decimo dell'emozione che sto
vivendo io adesso, in quest'istante. La consapevolezza della vita, il
viverla pienamente, accettandone i piaceri e i rischi, per non dire
mai di non aver voluto osare.
Grand hotel stanza 209, ti aspetto. Messaggio inviato, adesso devo
solo aspettare.
Per due mesi ho vissuto di messaggi scritti su un telefono, e-mail
lette su un video, icone lampeggianti e luminosità che appanna gli
occhi dopo ore passate a digitare i pensieri, gli stati d'animo,
cercando di rendere a parole l'idea della mia pelle che sfiora la tua,
del mio respiro che ascolta il tuo cuore.
Piano, piano. Molto piano. Voglio passare i sensi ad uno ad uno.
Voglio recuperare le sensazioni, gustandole con calma.
Non chiuderò a chiave la porta, la luce spenta, il buio toglierà
potere all'ultimo dei sensi che scopriremo.
Voglio sentire la tua presenza nella stanza, cercarti al buio, con le
mani, e immaginare come sarà toccarti per la prima volta. Allungare
le mani, sentire un corpo che avanza verso di me. Il tuo corpo.
Esisti.
Entra e spogliati, lascia libera la tua pelle, perché possa
incontrare la mia.
La porta si apre, la luce del corridoio disegna veloce come un lampo,
un'ombra che si proietta lunga nella camera, poi svanisce, per pochi
istanti ho visto la tua proiezione.
Ci sei, ti sento, avanzi piano, mi cerchi.
E il tempo rallenta...
Respiri, e sento la tua emozione.
Allunghi le mani e incontri le mie.
E il tempo si ferma.
Le sfioro, le tocco, le porto sul mio corpo, alle labbra.
L'odore, il tuo odore, è buono, mi piace, mi rilassa e mi eccita
insieme.
Mi sento immensa, vorrei sentirti ovunque, riesci ad arrivare in ogni
piega nascosta del mio corpo e negli angoli della mia anima.
E poi un sussurro.....la voce.....voglio perdermi nelle tue
labbra....e ti perdi.
Il gusto. E cerchiamo di assaporare tutto di noi, dall'emozione, al
gusto della pelle, al sapore dei baci all'eccitazione che sale. E
ancora non ci siamo visti. Liberare i sensi, senza dare importanza
alla vista, se fossimo ciechi ci basterebbe, daremmo ascolto ai sensi,
non ci servirebbe altro...ma non lo siamo, vorrei vederti.
Guardarti negli occhi mentre mi entri dentro, viverti e sentire il tuo
sguardo che mi riempie l'anima.
Ma mi limito a "sentirti", sei completamente perso in me,
avverto la tua fusione totale di fisico ed emozioni, meraviglia...pura
follia....follia...follia.
Il tempo ritorna a essere tempo, riprende la sua marcia e ti
accompagna verso la porta del bagno.
Mi giro, accendo una piccola luce vicino a me, e mi lascio andare
sprofondando nel cuscino.
Esci, mi guardi, sorridi. Sei bellissima. E ricominciamo. Questa volta
è ancora diverso, riassaporiamo i sensi, ad uno ad uno, ma godiamo
anche della vista l'uno dell'altra, e l'eccitazione sale ancora, sale,
sale, uniti in un turbinio di passione e serenità insieme che fa
girare la testa.....!
Sono quaranta minuti che aspetto...forse l'aereo non é arrivato,
mando un sms...no, aspetta ecco la maniglia si abbassa....si, sei
arrivato....ma...ma.....accendi la luce?!??!? Ma cosa fai!!!!!
"Nooo, scusa mi sono sbagliato..non volevo..oddio che ho
fatto..ho rovinato tutto vero?, ma sai stavo inciampando, e ..bé si
insomma, sono emozionato, oddio che scemo......
Si, che scemo. Ma forse ä meglio così.....la vista ha subito un duro
colpo.....per terra tutti i cocci di un sogno dalle mille sfumature
eccitanti e colorate.
Cosa sto facendo qui?
Esco, non saluto nemmeno l'omino della reception, guardo in alto, c'é
il sole....e comincio a ridere.
Adoro la vita.
(Robin)
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