CHI E':
Da gelataio a manovale-muratore e contadino, poi affermato poeta e giornalista.
Nove volumi di poesia in cinquant'anni di attività pubblicistica: il bolognese Mauro
Donini, di origine modenese, cominciò quando appena diciassettenne, dava alle stampe la
sua prima opera di poesia, un agile libretto dal titolo "Silenzio" pubblicato da
una piccola casa editrice di Modena, "La Felce", un esordio voluto dall'ingegner
Mascagni di Zocca che scoprì nel cestino del desinare di Mauro Donini un quaderno di
appunti poetici scritti di nascosto nei momenti di pausa mentra fra i boschi
dell'Appennino modenese era operaio nei famosi e cosiddetti "cantieri Fanfani"
nell'immediato dopoguerra. Fu lo stesso Mascagni a presentare gli scritti di quel giovane
suo operaio alla editrice di Modena che in breve pubblicò il libro. Già allora poesie
tristi, malinconiche: il lavoro mancava, il padre del giovane poeta, Giuseppe, trascorreva
più tempo da disoccupato che al lavoro, non solo perchè aveva sempre rifiutato con
caparbietà una certa tessera politica che a quei tempi costituiva un vero e proprio
lasciapassare. Nei giorni festivi, allora, padre e figlio spingevano il carretto dei
gelati per andare a vendere in qualche paese della montagna dove ci fosse una sagra o una
fiera. E così la famiglia tirava avanti alla meglio (madre e tre fratelli), ma il giovane
non demordeva e dopo aver lavorato per coltivare un ettaro di terra che il padre era
riuscito ad acquistare, venne a Bologna a fare il manovale muratore fino a quando,
studiando di notte e con l'aiuto di alcuni professori, specialmente dello scrittore
Gualtiero Amici, riuscì a conquistare un diploma di maestro elementare e l'ammissione
alla terza classe di ragioneria all'Istituto Commerciale "Barozzi" di Modena.
La miseria, però, non accennava a diminuire e nonostante il diploma Mauro Donini
continuava a lavorare come operaio, fra una supplenza e l'altra, studiando con
accanimento e tenacia finchè nel 1959 riusciva a vincere un concorso presso il Comune di
Casalecchio di Reno dove ha lavorato fino al 1988 dirigendo per diciassette anni il
giornale del Comune "Casalecchio Notizie", fino a quando cioè a causa della
morte in grave incidente stradale alla periferia di Bologna della figlia Rita, non fu più
capace di sopportare quel lavoro dedicandosi quindi alla professione giornalistica in
forma libera. Corrispondente del "Carlino" quando il giornale rinacque dal
silenzio imposto dalla guerra (quindi ancora uno studentello di scuola media), prima da
Montombraro, poi da Montese e quindi da Casalecchio di Reno. La poesia rimaneva il suo
segreto; anche se raramente un suo libro appariva nelle vetrine librarie, molti sono i
premi conquistati da Mauro Donini e fra questi per due volte anche un premio della
Presidenza del Consiglio dei Ministri. Se la poesia rappresentava uno sfogo alle
tristezze, in questi ultimi anni, per Donini rimaneva una grande passione il giornalismo e
su quotidiani e riviste in Italia e all'estero, ha pubblicato centinaia di articoli di
carattere turistico e culturale, attivita' che tuttora continua. Fra le sue opere più
significative si possono annoverare una dispensa per l'Enciclopedia Geografica dei F.lli
Fabbri Editori di Milano e la Guida del Compartimento "Itinerari" per le
Ferrovie dello Stato, oltre alla guida/stradario di Casalecchio di Reno, antologie di
pittura e poesia.
Ora, dopo vari anni, sta per apparire un suo nuovo libro di liriche:"L'altra
faccia della Luna", in gran parte dedicato alla figlia scomparsa (come i due
precedenti "L'anno dopo" (1988) e "La musica di ieri" (1994) la cui
prima edizione è stata esaurita in poco tempo) ma in parte anche ad una
"bambolina", come dice lui, cioè la nipotina Elisa, anche se non manca un
capitolo intitolato "La Geografia del Cuore" dove Mauro Donini racconta di
luoghi, come Riccione, dove ha trascorso spesso le vacanze, come Coburg e Bamberg, in
Germania, dove ancora oggi si reca quasi ogni anno, Morcote nei pressi di Lugano dove ha
fissato una tappa obbligata quando si reca in Svizzera. Lavoro duro e penna, insomma, per
questo poeta e giornalista che ha raggiunto il mezzo secolo di attivita' letteraria,
apprezzato gastronomo un tempo quando fu nominato membro honoris causa della Commanderie
des Cordons Blues de France e membro honoris causa dell'Accademia Gastronomica italiana.
Attualmente, oltre alle collaborazioni giornalistiche, dirige il settimanale "La
Tribuna" di Bologna e il mensile "Informasi" di Casalecchio di Reno.
Ha pubblicato:
10 volumi di poesia
Guide turistiche
Una dispensa dell'Enciclopedia Geografica dei F.lli Fabbri Editori di Milano
La guida del Compartimento di Bologna per le FS (tradotta in 4 lingue)
Antologie di pittura e poesia
Fra i tanti premi:
per due volte Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Il poeta è deceduto il 30-8-2006 in
seguito ad un incidente stradale occorsogli, è stato investito il
22-1-2006.