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LUGANO
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UNA BELLA SCOPERTA A DUE PASSI DA CASA : IL MONTE GENEROSO
UNA STORIA LUNGA OLTRE UN SECOLO
Non smentisce certo il suo nome : Monte Generoso. E generoso lo è in maniera
eccezionale per quelle bellezze naturali di cui madre natura è stata tanto prodiga,
perchè è meraviglioso il viaggio con quella cremagliera che porta dai 300 metri s.l.m.
di Capolago, dove si trova la stazione, ai 1704 della Vetta, ma di lassù,a due passi
dalla frontiera italiana, lo sguardo spazia lontano, sulla Lombardia fino a Milano ed
oltre per arrivare agli Appennini. Si può ben dire che il Monte Generoso sia la vetta
più panoramica del meridione del Canton Ticino, facilmente raggiungibile dallItalia
con lautostrada Milano-Chiasso-Lugano, appena 14 chilometri oltre la frontiera ed a
15 da quellimportante centro cosmopolita che è Lugano. Una visita in ogni stagione
è particolarmente indicata per le ricche novità che il Monte Generoso offre ai turisti.
In particolare, in aggiunta a quelli già esistenti, va segnalata la creazione del nuovo
"sentiero dei pianeti" mentre in particolare per le famiglie è stato creato un
percorso didattico tra la Vetta e Bellavista, a metà montagna. Fra le novità anche una
pista per rampichini lunga 28 chilometri completamente attrezzata con la necessaria
segnaletica da Bellavista fino al villaggio a valle, Capolago, sul lago di Lugano. E
anche stato aperto al pubblico un osservatorio astronomico dal quale è possibile ammirare
il firmamento in uno scenario di incanto. Per chi vuole, cè anche la possibilità
di trascorrere la not- te sulla vetta per godere poi lo spettacolo dellalba,
diversamente si può ridiscendere a valle e sostare in località incantevoli lungo le rive
del lago di Lugano come Bissone, Morcote, Campione dItalia, Melide. Come si potrebbe
dimenticare un soggiorno in questa fantastica zona ?
Nel 1867 il dottor Carlo Pasta di Mendrisio costruì lAlbergo Monte
Generoso bellavista per accogliere i numerosi escursionisti lombardi che giungevano sulla
vetta, dimostrando coraggio ed audacia perché allora non esistevano né strada né
ferrovia per cui si conquistava il monte solo seguendo angusti sentieri che in pratica
erano conosciuti solo da cacciatori e boscaioli. Venne poi ldea di costruire una
ferrovia che arrivasse al Monte Generoso e il primo progetto, una cremagliera da Mendrisio
alla vetta, fu presentato nel 1874 ma non venne mai realizzato per questioni tecniche e
finanziarie. Fu invece nel 1886 che il dottor Carlo Pasta, con laiuto di alcune
persone ed il supporto della Banca della Svizzera Italiana e della Società di Navigazione
del Lago di Lugano costituì la SA del Monte Generoso e il 2 luglio ottenne una
concessione per la costruzione di una ferrovia a scartamento ridotto a cremagliera con
partenza da Capolago.
I lavori iniziarono poco dopo ma ci si può immaginare quale coro di proteste
sollevarono in quanto prevedevano la distruzione del bosco e linterruzione dei
passaggi. Fra laltro le mine che si fu costretti a far brillare lanciarono sassi
anche su alcuni tetti della località Vignoo sfondandoli ed allora il sindaco di Mendrisio
telegrafò allarchitetto Teodoro Bertschinger di Lenzburg, esecutore dei lavori,
chiedendo la sospensione dei lavori stessi e sollecitando un incontro a Vignoo. Ma i guai
non erano finiti con gli accordi seguiti a quellincontro : durante le prove delle
vaporiere, infatti, il fuoco si appiccava a due boschi. Proteste anche dal pittore
Spartaco Vela, figlio del grande scultore Vincenzo, il quale temeva che la costruzione
della ferrovia e degli alberghi modificasse in molto peggio laspetto della natura
alpestre della montagna. Nonostante tutto, comunque, il 4 giugno 1890 la ferrovia venne
inaugurata ufficialmente. Era costata la rispettabile cifra di 1.800.000 franchi svizzeri!
Nel primo anno di esercizio il trenino trasportò ben 19.304 viaggiatori, cifra
sbalorditiva se si pensa che il biglietto a quei tempi costava ben 14 franchi.
Landamento finanziario non era però ugualmente dei più floridi se il 27
febbraio 1893 il Tribunale federale ordinava la liquidazione della società così
limpianto passò al solo dottor Pasta, poi nel 1909 gli eredi vendettero il tutto
alla SA Italo-Svizzera del Monte Generoso facente capo alla Banca Credito Ticinese di
Locarno che però poco dopo fallì lasciando limpianto del Monte Gene- roso in
condizioni molto preoccupanti. Nel 1914 la ferrovia passò ad una società italiana ma
anche questa si trovò in serie difficoltà economiche e non poteva vendere in quanto
necessitava il beneplacito di Mussolini che solo nel 1940 si decise a scrivere
sullincartamento la storica frase "Adesso non ci interessa più", quindi
limpianto passò ancora di mano ed a salvarla fu il fondatore della Migros Ticino
che intervenne per evitarne lo smantellamento e le corse furono riprese il 27 marzo 1941.
Gli impianti furono poi perfezionati e il materiale rotabile a poco a poco rinnovato;
anche le vecchie vaporiere lasciarono il posto a moderne motrici diesel cui fecero poi
seguito nuove automotrici fabbricate a Capolago più veloci e quindi in grado di
accorciare sensibilmente
il tempo di percorrenza che dai 70 minuti delle prime locomotive a vapore scese
a 25 minuti.
Negli ultimi anni 60 venne costruito lalbergo ristorante Vetta
mentre la sensibilità ecologica del- la società di gestione fece introdurre la trazione
elettrica.
Una salita entusiasmante, senza dubbio specialmente poi se si può fare
nostalgicamente con
un convoglio a vapore del 1890 o con uno dei vecchi treni diesel che permettono
di variare e rendere più piacevole il viaggio.
UN
BAR SOLO PER CANI SUL MONTE GENEROSO
Amare gli animali è senza
dubbio un dovere di tutti, specialmente poi per quanto riguarda il cane che non
a torto è detto "l'amico dell'uomo". Amareggiati per le cifre
riguardanti l'abbandono di animali ad ogni estate, abbiamo avuto un moto di
gioia e di apprezzamento per i gestori del ristorante sul Monte Generoso, nel
Canton Ticino, una ventina di chilometri oltre la frontiera di Chiasso.
Certamente a molti sarà occorso di vedere al ristorante qualche cliente mettere
sot- to il tavolo una ciotola, o addirittura un piatto, con acqua per il proprio
cane, un gesto d'amore verso un animale, ma certamente non gradito a tutti i
clienti, anche per questioni igieniche (e poi, l'amore per il cane si esprime a
questo modo ?). Orbene, come mostra la foto, all'esterno del ristorante è stato
realizzato il "Bar per cani". Tutti contenti, quindi, i cani che
possono bere a volontà, i loro padroni e quei clienti che non apprezzano il
fatto di vedere l'amico dell'uomo "sorseggiare" da una ciotola sotto
il tavolo al ristorante. C'è da augurarsi che questo fatto rappresenti un
esempio da imitare per molti operatori della ristorazione italiana.
Il ponte diga di Melide
UN PANORAMA AFFASCINANTE DALLA VETTA DEL S. SALVATORE
Col caldo che in questo periodo ci ritroviamo in tutta Italia,quale più bella
occasione per andare di poco oltre frontiere su una montagna che domina Lugano da una
parte e il lago fino allItalia dallaltra,e godersi una giornata al fresco
supportitati anche da un ottima cucina ? Ma vediamo un po la storia di questo
monte,il San Salvatore,alla periferia della città.
Era il 24 luglio 1888 quando iniziavano i lavori per la costruzione della funicolare
che da Paradiso,a Lugano,porta alla vetta del monte San Salvatore 883 metri s.l.m.,con un
dislivello quindi di 282 metri. Lapertura al pubblico era stabilita per il 1°
agosto 1890 ma a causa del maltempo e di altri contrattempi,si dovette arrivare al 27
marzo 1890. La pendenza iniziale è del 17% ma arriva al 34% a conclusione della prima
tratta,cioè alla stazione di Pazzallo. Nella seconda tratta si parte dal 40% ma subito
dopo si arriva al 56% per raggiungere il 61% nel tratto più elevato. Questi scheletrici
dati lasciano intendere quanto sia affascinante il percorso per arrivare alla vetta con le
attuali due vetture che trasportano 70 persone e che sono la conclusione degli
ammodernamenti succedutisi nel tempo : le prime vetture trasportavano 32 persone,poi
furono sostituite nel 1926 con altre che ne trasportavano 60,ma anche i tempi di
percorrenza sono notevolmente cambiati. Dai 30 minuti iniziali si è arrivati ai 10 di
oggi. Una volta giunti alla vetta si trova un elegante ristorante ma soprattutto di lassù
si gode un panorama sconfinato sulle montagne circostanti e sul lago,da una parte verso
Lugano e dallaltra verso lItalia dopo aver sorvolato il caratteristico ponte
di Melide e le varie insenature del Ceresio verso Capolago da una parte e di Morcote
dallaltra. Il San Salvatore è una delle montagne più conosciute internazionalmente
ma non crediamo che la sua fama sia nata con listituzione della funicolare appunto
sul finire del secolo scorso. La notorie- tà del San Salvatore,invece,risale addirittura
al 1200 ad opera dei numerosi pellegrini che saliva- no a piedi fino lassù per rendere
omaggio al Figlio di Dio che,secondo la leggenda,proprio su que- sto monte avrebbe fatto
sosta durante la sua salita al Cielo. Si andava solo a piedi o a dorso di mulo,ma con
eccezionale lungimiranza,nel 1870 un certo Stefano Siccoli,fiorentino molto
intraprendente,intuì le possibilità di sfruttamento di quella cima dal punto di vista
economico ed affittò la modesta osteria che lassù esisteva e lanciò lidea di una
carrozzabile,di una funicolare,di un grande albergo ed altre strutture,un megaprogetto che
però si rivelò irrealizzabile perchè la sot- toscrizione appositamente lanciata si
dimostrò un fallimento con conseguente abbandono del pro- getto. Ebbe maggior fortuna un
luganese,il dottor Antonio Battaglini,che il 10 agosto 1885 inoltrò al Consiglio Federale
la richiesta di concessione per la costruzione di una linea ferrata ad ingra- naggio che
portasse alla vetta del San Salvatore,sostenuto da un gruppo di intraprendenti concit-
tadini,ed esattamente quattro mesi dopo la sua domanda veniva accolta cosicchè si potè
proce- dere alla raccolta dei fondi necessari ed uno dei principali azionisti fu proprio
la città di Lugano. Nei suoi cento anni di vita,la funicolare del San Salvatore ha
trasportato complessivamente oltre 13 milioni di persone.
Una volta lassù,dopo aver goduto il fascino di un viaggio indimenticabile seppure di
appena dieci minuti,si incontrano oltre al ristorante con terrazza panoramica,un parco
naturalistico,un chiosco,un piccolo museo storico con esposizione di minerali e fossili,un
plastico in rilievo del Sottoceneri e la romantica chiesetta situata sulla cima del monte.
Ed a proposito di questa chiesa vale la pena di riportare quanto scritto da Sencle
Morazzoni dopo aver espletato le dovute e necessarie ricerche storiche : "Per
mancanza di documenti non si può immaginare comera lan- tica chiesetta
solitaria del San Salvatore nel 1213,quando il Vescovo di Como vendette i suoi beni sul
monte al Capitolo di San Lorenzo di Lugano e neppure se quella fosse stata la
<prima> chiesa o cappella edificata lassù. Possiamo farci unidea della
costruzione esistente nel 1414 grazie alla bellissima pergamena custodita
nellArchivio storico del Comune di Carona,con la quale il 15 feb- braio 1472 da
Pavia il Duca di Milano Gian Galeazzo Maria Sforza confermava a Carona larma e
linsegna già concessa da Filippo Maria Visconti nel 1414,<un monte bianco in
campo azzurro,in vetta la chiesa del San Salvatore con campanile,attorno al monte una
striscia di terra,più in basso il lago ondato. Nel 1520 la chiesa,certamente perchè
rovinata dal maltempo,venne riscostruita e ingrandita. Nel 1680 il Capitolo di San Lorenzo
cedette la chiesa alla Confraternita di Santa Marta di Lugano che provvide a migliorarne
gli accessi ed a costruire una casa dabitazione con grande cisterna per raccogliere
lacqua. Nel 17o1 la Confraternita decise di demolire la vecchia chiesina e
costruirne una nuova. Ci vollero parecchi anni prima che il santuario fosse completato e
lintera opera venne portata a termine solo nel 1718. Il 28 luglio 1858 un temporale
demolì parzialmente chiesa e campanile,arrecando danni immensi. Lerezione dei
parafulmini fu efficace. nel 1938 il santuario venne interamente restaurato e da allora
ogni anno si svolge la Festa dellAscensione a cura della Confraternita di Santa
Marta con la celebrazione della Santa Messa,la processione in- torno alla chiesina ed
infine,dopo il tradizionale pranzo,la recita del Rosario e la Benedizione
eucaristica."
Storia,cultura e paesaggio,quindi,trasformano una gita sul monte San Salvatore,a
Lugano,in un indimenticabile esperienza.
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