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IL “GUGLIELMO TELL” NEL TEATRO ALL’APERTO E AL SUO NOME ANCHE UN TRENO

 

 Non si perde occasione, in Svizzera, per celebrare l’eroe elvetico Guglielmo Tell, noto in tutto il mondo e immortalato da Schiller nella sua famosa opera lirica. Ed uno dei principali argomenti sfruttati per fare arte e culturale perché no, anche promozione turistica, è proprio l’opera di Schiller per rappresentare la quale è stato costruito nel 1912 un apposito teatro all’aperto dove le rappresentazioni si susseguono da metà giugno fino ai primi di settembre in prima e seconda serata.               

   In un magnifico scenario naturale, ai margini della foresta  di Matten-Interlaken, rivivono le eroiche imprese di Guglielmo Tell ininterrottamente ogni anno dal 1947,cioè dall’immediato dopoguerra in quanto precedentemente il Teatro aveva funzionato regolarmente soltanto dalla fondazione al 1914,cioè per due anni, e poi dal 1931 al 1939.

    Una compagnia particolare quella che si cimenta  nella rappresentazione dell’opera di Friedrich Schiller. Gli attori, infatti, sono tutti dilettanti : scolari, casalinghe, impiegati, contadini, artigiani, che dedicano al teatro tutto il loro tempo libero e molti sono diventati tanto bravi da restare nel cast per diversi anni e qualcuno addirittura è arrivato ad una punta di ben 750 rappresentazioni in questa  hobbistica carriera. Si può dire, quindi, che a Interlaken e dintorni sia nata  col teatro una delle più affiatate famiglie che si presenta ad un vastissimo pubblico, attento ed amante delle muse ma a volte anche solo curioso, che ogni anno segue questa particolare “stagione” operistica con grande interesse.

   Un soggiorno a Interlaken per assistere al Guglielmo Tell nel “suo” teatro all’aperto è senza dubbio molto interessante, specialmente quest’anno per merito dell’Ufficio del Turismo che ha  predisposto un pacchetto di soggiorno per una notte molto attraente e conveniente : in un albergo  a due stelle, pernottamento, prima colazione, cena e biglietto d’ingresso al Teatro, costa appena 155 franchi, in un albergo a tre stelle 175 franchi, in un albergo a quattro stelle 205, in un albergo a cinque stelle 315. Un’occasione da non lasciarsi sfuggire, approfittando del soggiorno per fare anche un po’ di turismo nella città e dintorni. Prima di sedersi di fronte al magnifico palcoscenico naturale davanti alla foresta  del Rugen, e lasciarsi trasportare dall’affascinante storia dell’eroe svizzero, ecco allora di grande interesse e relax una escursione fra le tante possibili. Ad esempio con la ferrovia a cremagliera  si può raggiungere la piccola Scheidegg, o lo Jungfraujoch, oppure la Schynige o il Brienzner Rothorn, o il MÖnch, l’Eiger o la Jungfrau ai piedi dei quali si trova Interlaken. In funicolare, invece, si può arrivare alle cime del Giessbach, della Heimswehfluh o della GrÜtschalp, mentre in teleferica si può conquistare la vetta del Schilthorn, del Männliche (che si può raggiungere anche in telecabina compiendo il percorso più lungo d’Europa) o della Pfingstegg. E dalla montagna al piano.

    In battello si può compiere un’escursione bellissima o sul lago di Thun o sul lago di Brienz (Interlaken è posta proprio fra i due laghi, in questo angolo del meraviglioso Oberland Bernese) mentre in città ci si può rilassare percorrendo le sue strade ed ammirando le sue antiche e nuove costruzioni, e nei dintorni ci si può soffermare al Museo all’aperto di Ballenberg, presso Brienz, al giardino botanico alpino a MÜrren, o spingersi alle cascate sotterranee di Trümmel-bach. Se si fa un po’ in fretta basta una  giornata e poi la sera si può stare tranquillamente seduti nel Teatro all’aperto Guglielmo Tell; se i giorni a disposizione sono più d’uno, meglio ancora. Ma un soggiorno a Interlaken vale sempre la pena anche al di fuori delle rappresentazioni teatrali. Interlaken rappresenta veramente il cuore dell’Oberland Bernese e per la sua ideale posizione è facilmente raggiungibile anche dalla vicina Italia sia in auto che in treno o aereo. Ottima l’attrezzatura ricettiva con i suoi circa 5.000 letti in alberghi di ogni categoria, ma una storia a parte la racconta il Grand’Hotel Victoria-Jungfrau dove, nel 1865,soggiornò la regina Vittoria. Un ambiente raffinato e signorile dove il cliente può trovare tutto quanto gli necessita, dalla boutique al salone da parrucchiera, piscina coperta, campi da tennis coperti e all’aperto, dancing con orchestra e disc-jockey, night club con attrazioni internazionali, bar, un ristorante di gran classe ed uno rustico dove si serve la tipica cucina svizzera e d’estate barbecue in terrazza, varie sale per riunioni e banchetti.

   Vale la pena anche fare una sosta al Kursaal, il casinò della città, dove non mancano mai incontri culturali, concerti, serate danzanti, spettacoli vari. E poi magari, per concludere la

serata prima di coricarsi  circondati da un mondo di fiaba, una “puntatina” ai tavoli da gioco.

  Un soggiorno a Interlaken, quindi, val bene la pena di goderselo.

   Ma Guglielmo Tell lo troviamo celebrato anche in un treno, il “Guglielmo Tell Express” che va dalla Svizzera Centrale al Ticino.

   Tanti treni portano il nome di Grandi della cultura, della storia, e perché Guglielmo Tell dove- va essere dimenticato nel settore dei trasporti ? Ecco allora che nasce il  “Guglielmo Tell Express”, che compie un viaggio tutto svizzero in lago e strada ferrata, attraverso paesaggi incantevoli e con ogni confort che il turista più esigente possa pretendere. Dalle suggestive regioni della Svizzera Centrale il “Wilhelm Tell Express” raggiunge il Canton Ticino abbinando il tradizionale battello con ruote a pala sul Lago dei Quattro Cantoni al suggestivo viaggio in treno at- traverso la Valle Leventina fino a Bellinzona, con possibilità di proseguire a scelta verso Lugano o verso Locarno.

 Un battello a vapore attraversa il lago di Lucerna a Fluelen o viceversa, quindi il treno, composto da carrozze salone, passa da 470 metri s.l.m. a quota 1100 lungo gallerie elicoidali, percorre i 15 chilometri della galleria del San Gottardo e dolcemente scende verso il sud per concludere il suo viaggio appunto a Lugano o Locarno, città da dove, volendo, si può effettuare il viaggio inverso. Il tragitto è molto interessante e nel prezzo del biglietto sono compresi la tra- versata del lago in battello a vapore, il viaggio in treno in carrozze salone di prima classe, un menù di tre portate nel ristorante di prima classe del battello, posti riservati sia in treno che per il pranzo, documentazione e omaggio ricordo del viaggio oltre il costo delle prenotazioni.

      Si parte da Fluelen, il luogo dove un tempo i conducenti di bestie da soma scaricavano la merce dalle barche per caricarla sui loro mezzi di trasporto. Si raggiunge Altdorf dove nella

piazza campeggia il monumento a Wilhelm Tell. La storia dice che sarebbe successo presso il lago di Uri : Tell rifiutò di inchinarsi davanti ad un cappello esposto ad Altdorf dalle autorità di Habsburg, proprio a questo scopo. Per punirlo, il Governatore Gessler ordinò a Tell di colpire una mela, posta sulla testa del figlio, con una freccia scagliata dalla sua balestra. Tell riuscì nell’impresa e siccome con la seconda freccia minacciò il Governatore, venne arrestato e trasportato in barca ma durante il temporale che imperversava sul lago Tell riuscì a fuggire  mettendosi in salvo su una piattaforma rocciosa, la Tellsplatte, e da qui si diresse a KÜssnacht dove uccise il tiranno Gessler in un agguato tesogli in un angusto passaggio. La Tellsplatte, da allora, con la sua cappella, fu luogo di pellegrinaggio per i credenti e per i patrioti. Poi la rampa nord del San Gottardo a Erstfeld, chiamata anche  “il villaggio dei ferrovieri”. Ed ecco ad Amsteg una meraviglia della tecnica : le tre gallerie elicoidali. La galleria del San Gottardo che da GÖschenen porta ad Airolo e il “Guglielmo Tell” scende alla capitale Bellinzona per raggiungere o Locarno o Lugano, sempre attraversando un paesaggio che sembra uscito da una fiaba.

 

       

 

 

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