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Hockey in linea
Spettacolo
e fiato sospeso ad Ariccia con i pattini
ARICCIA - Una domenica all'insegna
dei pattini in linea quella vissuta ad Ariccia. Il palazzetto dello sport iedri mattina ha
infatti ospitato la terza edizione della Roller Skating Fest che ha richiamato
un gran numero di appassionati dall'hinterland e dalla capitale. Gli atleti impegnati si
sono affrontati nella corsa in pista sulla distanza dei 300 e dei 1500 metri, mentre gli
staffettisti hanno dato vita ad un'emozionante americana sui 5000 metri.
Il programma della manifestazione ha presentato come piatto forte l'esibizione di un
gruppo di autentici acrobati del pattinaggio in linea proveniente da Ostia. Fiato sospeso
sugli spalti in più di un'occasione per le evoluzioni compiute da questi funamboli dello
skate fatte di salti e slalom tra tubi, birilli e rampe di lancio, quasi a sfidare la
gravità. La Roller Skating Fest di Ariccia ha ospitato anche la prima
giornata della fase eliminatoria regionale del campionato nazionale di serie A2 di hockey
in linea, in campo Raptors Albano, Porcky's Ariccia e Braccobaldo Napoli che si sono
affrontate con la formula del triangolare.Nel primo incontro, il derby tra Ariccia e
Albano è stato vinto dai primi 11-1, mentre contro il Napoli i padroni di casa si sono
imposti 2-1. Nel terzo incontro, il Napoli ha battuto lAlbano 7-0. Completano il
girone le due formazioni romane dei Beavers e dei Capitals, la Mezzaluna di Mentana,
campione regionale uscente, e il Civitavecchia, che annovera nella rosa giocatori
provenienti dalle società di Ostia e Latina impossibilitate per problemi economici ad
iscriversi singolarmente.
La società del Lido è capitanata da Carlo Peris che ricopre anche la carica di vice
presidente: «L'hockey in linea ricalca nel regolamento l'omonima disciplina giocata su
ghiaccio. A livello nazionale sono circa sessanta le formazioni che danno vita al
campionato. Navighiamo tra mille difficoltà innanzitutto per la mancanza di strutture e
per una ancora assente identità federale, in ballottaggio tra la Federazione sport
ghiaccio e la Federhochey e pattinaggio».
La mancanza di impianti impone infatti a queste squadre di condensare gli incontri
all'interno di manifestazioni-spettacolo: basti pensare che le altre partite di campionato
verranno disputate al Big Gim del Foro Italico, uno dei tradizionali ritrovi dell'estate
romana.
L. Reb.
Pubblicato in quarta pagina sul Giornale di Ostia Il 10/07/99
Molte volte per strada vediamo gente che va in bicicletta, mamme che portano i loro figli in passeggino, altre persone che invece di usare i piedi o il motorino, utilizzano come mezzo di trasporto i pattini.
Sono circa otto anni che in Italia sono prodotti pattini in linea, ma come ben sappiamo è già da qualche ventennio che in tutta Italia esiste la passione del pattinaggio, che però è ben diversa da quella attuale. Infatti, ora, non ci sono più le quattro ruote simmetriche due a due, bensì ruote disposte in linea. Ultimamente sono usciti modelli con tre ruote, per fare trekking, e con cinque, da corsa.
Molti giovani, ma anche persone più grandi vanno in giro per la città ignari del "pericolo" che li circonda. Che pericolo??? Il pericolo di non poter pattinare né su strada né su marciapiede. Proprio così. Dopo otto anni il problema del pattinaggio su strada si fa sentire, ma come mai così dopo tanto tempo? Come mai le persone che hanno progettato questi pattini non hanno prima pensato ai problemi che si sarebbero presentati in futuro? Come mai che dal 1992 sono state apportate modifiche sul codice stradale riguardanti solamente le biciclette? Sta diventando un po un allarme generale da tutte le parti, per noi pattinatori, gli stessi pattinatori che non esistono secondo il codice civile e stradale della Costituzione Italiana; proprio per questo motivo noi, in teoria, potremmo essere liberi di circolare (con le dovute accortezze) su qualsiasi tipo di terreno. Ma per un nostro amico non è stato così, difatti gli sono state inflitte lire 40000 di multa perché pattinava su strada. Non conoscendo accuratamente il codice della strada, sono andata ad informarmi personalmente presso il comando dei Carabinieri, avendo loro il codice da consultare Al problema posto, hanno esordito dicendo: "E la prima volta che ci chiedono notizie sulla circolazione di pattini" ... Dopo unattenta ricerca non abbiamo trovato nulla.
Solamente nellart. 3 comma 1 punto 2) sono menzionate le seguenti parole: AREA PEDONALE : "Zona interdetta alla circolazione di veicoli salvo deroghe per velocipedi nonché per quelli ad emissioni zero e aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi." O.K. i pattini rientrano in queste quattro caratteristiche, ma come mai al pontile non possiamo circolare? Come mai non cè nessuna strada adibita alla circolazione di pattini e velocipedi? Come mai un carabiniere o un vigile allincontro con un pattinatore può arrivare fino al SEQUESTRO del mezzo di locomozione? E per ultima domanda perché la "giustizia" ci può infliggere multe, sequestrare pattini ed oltre, quando su 240 km² di nucleo urbano (area comprendente Roma e provincie) sono esistenti soli 20 km di piste ciclabili distribuite in sole cinque diverse zone di Roma centro (la maggior parte non raggiungibili tramite mezzi) ??????
In occasione del Giubileo, Roma è diventata un cantiere, costruiscono strade, ferrovie, stazioni, chi più ne ha più ne metta, ma fare delle semplici piste ciclabili che permettano alle biciclette e ai pattini di circolare è troppo FATICOSO? Troppo DIFFICILE? Troppo DISPENDIOSO?
Per cercare di agevolare la soluzione del problema Il giorno 18 Luglio presso la pineta di Castel Fusano il gruppo di pattinatori HAPPY WHEELS raccoglierà firme per aderire ad una nuova iniziativa: proporre con un buon consenso da parte dei cittadini delle piste ciclabili ad Ostia e dintorni; per offrire ai giovani ( e non solo) un spazio nel quale dare il meglio di loro stessi.
COLOZZA VALENTINA 08/07/99
Ass. Sportiva HAPPY WHEELS