SPEDIZIONE

"CITTÀ DI TRENTO" 1971

"CORDILLERA BLANCA" - ANDE PERUVIANE

Nove alpinisti trentini partono, il 22 giugno 1971, dalla loro città per il Perù: sono tra i migliori scalatori e vanno a conquistare vette inviolate delle Ande e lasciare lì il nome della loro città - Trento - e del loro sodalizio - la Società Alpinisti Tridentini, che sta compiendo i cento anni di vita.

Il Nevado Caraz, una delle vette conquistate, vuole due vittime: Bepi Loss e Carlo Marchiodi. I superstiti interrompono la spedizione per cercare i due scomparsi, che riescono a ricuperare, a portare fino a Lima e di qui a Trento restituendo almeno i corpi alle famiglie.

Il fatto che questi uomini abbiano passato l'Oceano per scalare montagne meravigliose ed ignote non ha ormai più dell'eccezionale. Straordinaria è invece la carica d'umanità che dall'episodio scaturisce: due uomini stroncati da quella lontana montagna, sette amici che li cercano tra inumane fatiche, riescono a portarne i corpi a valle e in patria, un'intera città - la loro città - in lutto con le due famiglie e i compagni di cordata!

È questo il profilo che il libro rende meno evidente, ma che invece rende questa spedizione più umana, più viva, più cara a tutti noi.

Il valore più profondo della spedizione è probabilmente questo: dimostrare come il coraggio e l'audacia in uomini di montagna si faccia amore e pietà.


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