COMUNICATO

Il Direttivo del S.A.L.F.A. riunitosi il giorno 2 c.m. dopo aver dibattuto e analizzato le problematiche dello stabilimento, ha approfondito le questioni attinenti alle lavorazioni dell’acciaio inox-duplex.

Il S.A.L.F.A. è estremamente preoccupato per la caduta di tensione che si registra nelle fasi di lavorazioni, non è forse superfluo ricordare che questo materiale è classificato come cancerogeno e che le mancate attenzioni di oggi si possono pagare in futuro.

Vogliamo ribadire con forza che è nostro interesse che la costruzione delle due navi chimichiere proceda produttivamente ma, nel rispetto e nella tutela della salute dei lavoratori tutti, siano essi dipendenti della fincantieri o delle ditte appaltatrici.

 

Purtroppo dall’inizio delle lavorazioni ad oggi sono sistematicamente disattese le normative previste dal decreto legislativo 626/94 e precisamente:

 

 

Ormai è da parecchi giorni che, per l’accavallarsi delle lavorazioni e del pressoché nullo rispetto delle norme di sicurezza da parte delle ditte appaltatrici che operano nel nostro stabilimento, i lavoratori sono fatti allontanare dal posto di lavoro per l’impraticabilità ambientale che si crea.

Tutto questo comporta costi aggiuntivi che ricadranno sulla produttività e sul mancato rispetto dei tempi di consegna.

Il S.A.L.F.A è fortemente preoccupato per quanto sta avvenendo nel nostro stabilimento e chiede, ancora una volta, con forza che la R.S.U. si faccia carico di queste problematiche mettendo in campo azioni immediate ed incisive affinché si affronti con determinatezza questa questione.

Se il problema sarà affrontato ancora con atteggiamenti dilatori, il S.A.L.F.A si vedrà costretto ad assumersi la responsabilità di iniziative autonome, denunciando agli organi di informazione e alle autorità competenti (magistratura) la grave situazione creatasi all’interno del nostro stabilimento, chiamando nel frattempo alla mobilitazione e alla lotta tutte le maestranze.

 

Ancona 6/03/2000 IL DIRETTIVO S.A.L.F.A

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