Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico


 

Ancora una volta la delegazione Fim-Fiom-Uilm del nostro stabilimento che ha partecipato alla trattativa per il contratto integrativo ha fatto il possibile per farsi distinguere. Dopo essersi presentati con più di un’ora di ritardo rispetto all’orario di convocazione (è ormai prassi consolidata della maggior parte delle delegazioni non far rispettare l’orario d’inizio delle riunioni) quando finalmente la riunione ha avuto inizio improvvisamente erano tutti scomparsi. Dopo circa mezz’ora il resp. esterno Giuliani si presenta in aula chiedendo urgentemente la convocazione del coordinamento nazionale Fim-Fiom-Uilm con la minaccia che la delegazione di Ancona era pronta ad abbandonare la riunione. Sapete quale era l’oggetto in discussione? Semplicemente la presenza di un nostro delegato alle trattative. Nonostante sia stato precisato che la convocazione per la riunione fosse e per il coordinamento e per la delegazione alla trattativa per la piattaforma integrativa (che in quel momento si stava svolgendo) il tutto era ormai diventato un problema di Stato.Non si capisce perché non vogliano digerire articoli di regolamento R.S.U. da loro stessi sottoscritti che citano testualmente che in caso di delegazione trattante, la rappresentanza deve essere garantita per ogni lista presente nella R.S.U. stessa e quindi nel caso del nostro stabilimento anche del SALFA. Capiamo bene che    la nostra presenza rappresenti un elemento di notevole importanza ma pensavamo che dopo il chiarimento della prima riunione non ci fosse necessità di ritornarci sopra.

Da precisare per i lavoratori che mentre la presenza dei segretari R.S.U. di Fim-Fiom-Uilm. è regolata oltre che da permesso sindacale anche dalla trasferta con relativo rimborso di spese relative a pernotto, viaggio e mangiare, per il segretario del nostro sindacato (che evidentemente è considerato di serie “B” anche se lui non si sente così) oltre a non avere riconosciuto il permesso sindacale non ha agevolazioni menzionate.Dopo avere  annullato l’accordo interno alla R.S.U. limitandoci quindi nell’attività sindacale che siamo chiamati a svolgere e dopo aver provato senza risultato a non farci partecipare a quelle riunioni a livello nazionale, chissà quale sarà la prossima mossa della “premiata ditta”. Attendiamo fiduciosi la prossima sfida.

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