DIVIDI E IMPERA

 

IL S.A.L.F.A. RESPINGE LA GESTIONE DISCRIMINATORIA DELL’AZIENDA IN FATTO DI PREMI INDIVIDUALI.

PER L’ENNESIMA VOLTA LA DIREZIONE IN MANIERA DEL TUTTO ARBITRARIA, SENZA ALCUN CRITERIO RICONOSCIBILE OPERANDO DISCRIMINAZIONI FRA LE PROFESSIONALITA’ IMPIEGATIZIE, CONTINUA A CONCEDERE SIGNIFICATIVI RICONOSCIMENTI SALARIALI A POCHI ELETTI.

SEMBREREBBE CHE EVENTUALI RISULTATI POSITIVI DELLA PRODUTTIVITA’ AZIENDALE SIANO MERITO ESCLUSIVO DI ALCUNE PERSONE E NON DAL CONCORSO DI TUTTE LE MAESTRANZE.

PREMI CONCESSI SENZA AVER DETERMINATO OBIETTIVI TRASPARENTI, RICONOSCIBILI E CHE INTERESSINO L’AZIENDA NEL SUO COMPLESSO, SONO ELARGIZIONI CHE NON SI COMPRENDONO, E FANNO PENSARE AD UNA GESTIONE CLIENTELARE.

IL S.A.L.F.A., NEL RITENERE SBAGLIATA QUESTA POLITICA AZIENDALE, CHIEDE UN CONFRONTO CON LA DIREZIONE ASSIEME A TUTTA LA R.S.U. PER AVERE CHIARI I CRITERI DI METODO.

E’ IMPENSABILE CHE, CONTEMPORANEAMENTE ALLO SVOLGIMENTO DI TRATTATIVE PER L’ACCORDO INTEGRATIVO, VENGANO DISTRIBUITE SOMME DI DENARO IN MANIERA OCCULTA.

SE POI L’AZIENDA AVESSE A DISPOSIZIONE SOMME DA UTILIZZARE IN QUESTO SENSO, LA INVITIAMO A PRENDERE IN ESAME TUTTE LE

MAESTRANZE DELLO STABILIMENTO.

 

ANCONA, 29 OTTOBRE 2000

 

S.A.L.F.A.

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