COMUNICATO
Il S.A.L.F.A. non concorda con FIM-FIOM-UILM sul metodo usato rispetto alla vertenza integrativa aziendale.
C’era già in errore di percorso rispetto alle indicazioni pervenute dalle sedi nazionali che, non prevedevano tra gli incontri di coordinamento ed il referendum sull’ipotesi contrattuale, il passaggio delle assemblee per informare e spiegare quello su cui si chiede di esprimere un giudizio con il voto mentre, il regolamento stesso delle R.S.U. prevede l’informativa con assemblee.
I delegati del S.A.L.F.A., nella riunione della R.S.U., hanno chiesto di seguire il percorso stabilito dal regolamento, ma è stato opposto, dalle altre organizzazioni sindacali, un secco no.
Questo non possiamo accettarlo, perché comporta il non rispetto delle regole e fondamentalmente viene a mancare il contatto diretto con i lavoratori.
Noi riteniamo indispensabile, prima di chiedere il voto sulla piattaforma, che la R.S.U. spieghi perché gli emendamenti proposti dalla stessa e approvati dai lavoratori nelle precedenti assemblee, non sono stati pressoché accettati.
Non si può, non si deve avere "paura" di confrontarsi con le maestranze.
La R.S.U. non si può arroccare su posizioni che non hanno il consenso dei lavoratori che rappresentano.
La R.S.U. deve svolgere a pieno il suo ruolo coinvolgendo ed informando puntualmente e con trasparenza i lavoratori.
Il S.A.L.F.A. ritiene che, prima di andare al voto sulla piattaforma contrattuale aziendale, sia indispensabile indire assemblee di reparto per dare un’informativa puntuale e precisa sui suoi contenuti.
Il S.A.L.F.A. invita pertanto tutti i lavoratori a non partecipare al voto fintanto che, non si sia instaurato un percorso democratico e trasparente d’informazione.
Il direttivo S.A.L.F.A.
Ancona 1/03/2000