Pur trovandosi a pochi chilometri all'interno rispetto al corso del fiume Trebbia la rupe detta Pietra Perduca è conosciuta da una minima parte dei frequentatori della valle, specialmente quelli domenicali che si accontentano di sdraiarsi al sole sul greto del fiume , per cui il panorama della due "Pietre" risulta insolito rispetto a quello del massiccio della Parcellara ben visibile dalla statale 45 con i suoi oltre 800 metri.
L'itinerario per arrivare al sentiero d' accesso alla Pietra Perduca, la mia preferita, parte dal centro di Travo seguendo le indicazioni per Bobbiano. La strada è asfaltata fino a ridosso della chiesa e torrione mediovale di Bobbiano (Km. 7 da Travo, foto sopra) poi diventa bianca e bisogna percorrerla per altri 3 Km. per trovare sulla sinistra il sentiero che porta alla Perduca in circa 20 minuti a piedi. Percorrendo il sentiero nella pineta oltre a flora tipica è facile incontrare l'upupa , che nidifica in zona, oltre ad altri esemplari di avifauna. Il percorso è dominato dalla Parcellara che sovrasta la valle, ma con 15 minuti di cammino la Perduca occuperà il vostro sguardo....
Arrivati alla nostra Pietra Perduca si potra godere della particolarità del luogo, storica e naturalistica. La chiesetta in pietra è un ricordo dell'antica presenza di frati , comprovata anche dalle scale scolpite nel serpentino e dalle vasche di raccolta dell'acqua piovana. In queste vasche poi ecco la sorpresa naturalistica : la presenza di Tritoni alpini in buon numero. Il panorama dalla rupe è stupendo e dato che tre lati sono a precipizio occorre attenzione .... Se deciderete di proseguire la visita raggiungendo anche
la Parcellara dovrete proseguire per un Km. circa da dove si è lasciata
l'auto e si troverà poi sempre sulla sinistra una ripida carrareccia
che porta ad un piccolo sacello nel bosco. Da qui inizia per gli amanti
dei sentieri rocciosi e che non soffrano come me di vertigini il sentiero
per la cima della Parcellara. Non è particolarmente difficile o
pericoloso ma va fatto con attenzione e con gli scarponi ai piedi, non
con i sandalini di plastica....Il panorama è assicurato.
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