LINEE FONDAMENTALI PER LA PROPOSTA DI UNA CAMPAGNA
SU SCALA EUROPEA.
Punti concordati nella riunione di Colonia
La campagna sulla Scommessa sarà gestita da una organizzazione indipendente che coordinerà una coalizione di organizzazioni presenti nelle singole nazioni. Abbiamo discusso l’idea di adottare la campagna come una campagna degli Amici della Terra, ma abbiamo deciso che sarebbe più efficace se fosse vista come una campagna dei giovani, organizzata interamente da giovani. Per un’idea migliore di come questa coalizione potrà funzionare in pratica, vedi le note successive.
L’obiettivo della riduzione del CO2 dovrebbe essere l’8%. Questo è l’obiettivo per tutta Europa. Qualsiasi percentuale inferiore all’8% dovrebbe quindi rappresentare un fallimento politico (dato che l’obiettivo è raggiungere questo risultato dell’8% in Europa facilmente e senza commerci energetici). Cercare di raggiungere un risultato migliore renderebbe solo le cose più difficili per noi stessi. Quindi deve essere l’8%.
Tutte le nazioni che prenderanno parte alla scommessa dovrebbero puntare allo stesso obiettivo di riduzione della CO2 dell’8%. In effetti, all’interno dell’EU nazioni diverse hanno obiettivi diversi. Comunque, c’è un insieme di ragioni per le quali le singole nazioni non devono scommettere sui propri singoli obiettivi. Primo, renderebbe molto difficile mantenere una comune identità europea alla campagna. Secondo, qualche nazione avrebbe obiettivi irrealisticamente alti (per esempio, la Gran Bretagna dovrebbe raggiungere il 20%), mentre altre avrebbero il permesso di aumentare le proprie emissioni, così da rendere impossibile qualunque azione. Terzo, a dispetto dei diversi livelli di sviluppo industriale nelle varie nazioni, le maniere in cui i singoli possono risparmiare energia (spengendo le luci, usando la bicicletta) sono esattamente le stesse per tutti. Infine, diverse nazioni non europee hanno lo stesso obiettivo del’8%, così potrebbe essere più semplice coinvolgerle nella campagna, se ciò è quello che tutti desideriamo.
Le nazioni Europee scommetteranno contro il governo Europeo (il Consiglio). Il Parlamento Europeo non ha abbastanza potere o competenze perché valga la pena di scommettere contro di esso (per quanto possa essere un utile alleato scommettendo contro un altro potere). La Commissione Europea è senza volto, e sebbene potente non ha il potere di avanzare proposte, così con ogni probabilità non potrebbe accettare la nostra sfida. Il Consiglio Europeo è di alto profilo, può accettare la nostra sfida, ed ha un obiettivo riconoscibile per ogni nazione perché possa essere messo a fuoco dai rispettivi media nazionali ( ad es. il capo dello stato).
Le nazioni non Europee scommetteranno contro i loro governi, ma mantenendo lo stesso obiettivo delle nazioni Europee. Ciò non rappresenta una soluzione ideale. Se rappresentassero un livello Europeo affidabile con cui scommettere lo faremmo , ma c’è solo il Consiglio Europeo, e non è eletto, è senza volto e senza potere. Speriamo che i singoli governi europei al di fuori dell’EU vorranno accettare la sfida per provare che fanno parte dell’Europa e che sono in grado di fare qualunque cosa facciano i Paesi dell’EU.!
La Scommessa dovrebbe partire nell’Autunno del 2000, all’inizio dell’anno Accademico. Ciò ci da appena il tempo di prepararci, e possiamo vendere il progetto ai sottoscrittori come progetto del millennio, con i giovani europei che si uniscono per cominciare il millennio facendo qualcosa sul problema ambientale più grave del mondo (gli piacerà moltissimo!).
Il tempo della Scommessa dovrà essere di 8 mesi. L’EU dovrebbe raggiungere la riduzione dell’8% nell’anno 2008 (e mantenerla in un periodo di "aggiustamento" dal 2008 al 2012). Se iniziamo nel 2000 ciò significa che potremo affermare "l’8% in 8 mesi anziché in 8 anni". Il fatto che entrambi i numeri siano 8 rende l’obiettivo accattivante e facile da ricordare – molto importante per l’impatto con i media. Ancora più importante, 8 mesi significa che coinciderà con l’anno accademico, che è vitale se lavoriamo con scuole ed università.
Tutte le nazioni dovrebbero concordare la stessa data d’inizio. Riconosciamo che sarà complicatissimo far sì che ognuno parta nello stesso giorno, a causa delle diverse vacanza scolastiche, ecc. Suggeriamo che ci sia qualche tipo di evento per i media a livello Europeo per lanciare il progetto (probabilmente a Bruxelles) e che ogni nazione cerchi il proprio lancio il più vicino possibile a questa iniziativa.
Una nazione può essere considerata parte della campagna anche se ha una sola scuola che partecipa al progetto. Sentiamo che è importante che la campagna sia veramente europea e così aiuteremo a raggiungere l’obiettivo che ci sia almeno una scuola in ogni nazione. Comunque, abbiamo preso atto che la portata della campagna varierà da nazione a nazione a seconda del livello di organizzazione. Dove non avremo nessuna organizzazione, faremo in modo di reclutare una scuola o un gruppo di giovani a partire da una nazione confinante.
Manterremo l’idea di usare libretti di assegni per la gente per registrare i loro risparmi di CO2, sebbene ciò potrà essere adattate alle diverse nazioni e organizzazioni partecipanti.
DECISIONI CHE RICHIEDONO UNA ULTERIORE DISCUSSIONE
L’8% è realistico? Per il momento abbiamo deciso di sì, ma la decisione sarà rivista nella nostra prossima riunione alla luce dei risultati della sfida tedesca.
- Di quante grandi campagne nazionali abbiamo bisogno per essere legittimati? Sebbene abbiamo concordato che anche una nazione con una sola scuola possa far parte della campagna, abbiamo anche riconosciuto che perché la campagna possa essere presa sul serio ci dovranno essere diverse nazioni in cui la campagna ha luogo su larga scala.
- Cosa dovremo chiedere se vinciamo la scommessa, e cosa dovremmo fare se la perdiamo? Crediamo che chiedere all’EU di pagare un festival dell’Ambiente per i giovani, come in Germania, sia una buona idea. Crediamo anche che offrirci di organizzare un ricevimento per i Ministri Europei dell’Ambiente se perdiamo sia logico, e non troppo pericoloso! Siamo anche convinti che dovremmo chiedere qualche premio a livello nazionale ed anche locale, dal momento che la maggior parte dei giovani non potranno partecipare ad un festival europeo.
- I singoli paesi avranno i loro obiettivi e/o richieste a livello nazionale, così come l’8% in 8 mesi? Alla fine sarà una decisione che ogni singola nazione prenderà, ma pensiamo che potrebbe confondere il messaggio.
- Dovremmo fissare una quantità precisa di CO2 come obiettivo, alla stessa maniera della percentuale dell’8% indicata alle scuole e università che partecipano alla campagna? In Germania l’obiettivo fissato è stata la parte della scommessa che stavano per perdere. A livello europeo sarebbe molto difficile giudicare in anticipo quale potrebbe essere un obiettivo ragionevole. D’altra parte, fornire un quantitativo assoluto di CO2 risparmiato ha un impatto più forte (forse)?
- Dovremmo in qualche modo scommettere contro l’industria? Sappiamo che l’industria è stata "appesa a un gancio" da questa campagna, e ci siamo chiesti come la potremmo sfidare allo stesso modo in cui sfidiamo il governo europeo. Sfortunatamente non ci sono obiettivi stabiliti per ogni industria contro i quali scommettere. L’opinione generale è stata che era troppo confuso e difficile includere l’industria nella campagna, ma che una volta che avessimo usato la scommessa europea per creare una coalizione per una campagna pan-europea sul clima, avremmo fatto dell’industria il nostro prossimo obiettivo.
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