ORDINI DEL GIORNO & MOZIONI

Gruppi Consiliari Maggioranza ...........3 aprile 2002

Oggetto : Situazione Palestina

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Il Consiglio Provinciale di Firenze

 

Constatata la sempre più tragica situazione in cui, quotidianamente, sono ormai costretti i popoli palesatine ed israeliano e, in particolar modo quella fascia della popolazione palestinese imprigionata all’interno dei territori occupati dagli israeliani in cui, alle inumane condizioni di sopravvivenza,, si aggiungono i rastrellamenti, creando un vero e proprio stato di guerra non dichiarata, nonché la popolazione civile israeliana colpita quotidianamente da attentati crudeli e sanguinari;

 

Constatata l’inadempienza degli organismi internazionali a far valere le leggi del diritto internazionale dei popoli, nonché l’incapacità anche di dare attuazione alle risoluzioni adottate dall’ONU, in tutte quelle regioni ed in quelle circostanze che non rientrano nelle aree di interesse geo-strategico e nelle priorità politiche delle potenze internazionali, in primo luogo degli USA;

 

Considerato che l’ultima risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (n. 1397) afferma con chiarezza “una visione della regione dove due Stati, Israele e Palestina, vivono fianco a fianco” e che, quindi, devono avere confini sicuri e riconosciuti;

 

Vista l’aperta campagna  di guerra condotta ormai con obiettivi definitivi dal governo Sharon nei confronti della leardeship palestinese ed in primo luogo contro Arafat, al fine di eliminare il legittimo e riconosciuto rappresentante del popolo palestinese, per procedere poi alla completa distruzione del movimento di resistenza;

 

Rilevato che le azioni dell’esercito israeliano sono sempre più frequentemente dirette contro obiettivi civili e luoghi di culto, provocando anche vittime fra i cittadini stranieri, frai quali due italiani: il giornalista Raffaele Ciriello ed il religioso salesiano Giacomo Amatei, ucciso mentre celebrava la messa nella chiesa di S. Maria a Betlemme;

 

Preso atto che larga parte della società civile israeliana, nonché un numero crescente di ufficiali e soldati israeliani riuniti nel “Consiglio per la pace e la sicurezza”, chiedono al governo Sharon il ritiro immediato da Gaza e dalla Cisgiordania, la proclamazione di uno Stato palestinese e l’evacuazione degli insediamenti dei coloni ebraici nei territori occupati;

 

Ritenuto che la soluzione della questione palestinese rappresenti uno dei più importanti punti di partenza per la costruzione di un nuovo ordine mondiale ispirato ai principi della coesistenza e della convivenza pacifica fra i popoli e fra gli Stati;

 

Ritiene proprio dovere civile e politico chiedere con forza che sia ricollocato al centro dell’agenda politica e diplomatica internazionale il problema del raggiungimento di un accordo stabile a paritario tra i rappresentanti di due popoli che, in nessun modo, possono pretendere di esercitare una forma di egemonia e di dominio dell’uno nei confronti dell’altro;

 

Condanna ogni forma di offesa della dignità nazionale e di violenza aperta da parte di un governo straniero nei confronti di un altro popolo e la volontà, espressa da Sharon, di delegittimare, se non di assassinare, il legittimo rappresentante del popolo palestinese;

 

Condanna altresì ogni forma di violenza terroristica che miri a colpire la popolazione civile, sia in Israele che in altre parti del mondo, giudicandola oltre che crudele ed ingiustificabile, nemica di qualsiasi processo di pace;

 

Chiede alla Giunta provinciale di farsi interprete presso il Governo nazionale affinché siano messe in atto tutte le iniziative internazionali utili ad ottenere una cessazione incondizionata – anche unilaterale – delle azioni di guerra e delle missioni terroristiche, allargando poi, quanto più possibile, la partecipazione internazionale alla soluzione della questione palestinese, per giungere al più presto al rispetto degli accordi di Oslo del 1993 ed all’invio in Medio Oriente di osservatori dell’ONU e, se necessario, di una forza internazionale di interposizione  e di pace per arrestare i massacri, la violenza ed il terrorismo e garantire il rispetto degli accordi;

 

Chiede che sia fatta piena luce sulla morte dei due cittadini italiani e che siano regolarmente processati gli eventuali responsabili;

 

Chiede che il Governo Italiano si adoperi, anche presso gli altri Governi dell’UE, affinché venga convocata una nuova conferenza internazionale di pace che veda coinvolti in prima persona l’ONU, l’UE e le altre potenze mondiali, con il fine di raggiungere un accordo fra Israele e Autorità Nazionale Palestinese, fondato sul rispetto delle risoluzione dell’ONU e che insieme alla sicurezza di Israele veda riconosciuto e rapidamente attuato il diritto del popolo palestinese ad un proprio Stato indipendente;

 

Impegna la Giunta provinciale a promuovere un ampio coinvolgimento delle istituzioni e della società civile provinciale con l’obiettivo di contribuire concretamente alla rispresa del processo di pace in Medio Oriente, ed a tal fine sostiene l’iniziativa di invitare tutti i Comuni della provincia ad un confronto con i rappresentanti della comunità ebraica e della comunità palestinese;

 

Decide di inviare il  presente documento al Presidente della Repubblica, ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, al Presidente del Consiglio dei Ministri, all’ONU, all’Ambasciata di Israele in Italia, al Delegato generale dell’Autorità palestinese in Italia, al Presidente della Regione Toscana, ai Presidenti delle Province e dei Consigli provinciali della Toscana, ai Sindaci della provincia di Firenze e agli organi di informazione.

Consiglieri: Lepri (DS), Pancani (PdCI), Gatteschi (VERDI), Vignoli (La Margherita-PPI)

 

 

 

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