ORDINI DEL GIORNO & MOZIONI

Gruppo Consiliare Verdi ........... 3 marzo 1998

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Ordine del Giorno sul Decreto Legislativo di Riforma del Commercio

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Il Consiglio Provinciale di Firenze

VISTO lo schema di Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri, che in attuazione dell'art.4, comma 4 della Legge 59/97, reca la nuova disciplina in materia di commercio;

PRESO ATTO come il suddetto provvedimento, pur con limiti ed incongruenze, è caratterizzato da un impianto generale avanzato che introduce forti innovazioni nel settore del commercio;

PRESO ATTO che la Commissione Mista Camera e Senato ha espresso parere favorevole alla Decreto Legislativo, indicando nel contempo indirizzi e direttive per una parziale modifica della suddetta normativa;

RITENUTO che il Decreto Legislativo, debba essere ulteriormente migliorato e qualificato, con l'apporto di modifiche affinché nella sua stesura definitiva sia previsto:

  • L'accoglimento in via definitiva della limitazione delle superficie degli esercizi di vicinato (quelli liberalizzati) a non più di 100 mq, modificando di conseguenza la definizione, in termini di superficie, delle medie e grandi strutture di vendita;

  • Che le otto aperture domenicali siano fissate dai Comuni e non lasciate alla scelta del singolo operatore. Solo così le aperture domenicali potranno essere un momento di promozione del commercio tradizionale e della vita sociale nei centri storici, e non solo un'opportunità per i grandi ipermercati;
  • Che le ulteriori aperture domenicali, consentite in deroga per i Comuni a prevalente economia turistica e per le città d'arte, devono valere solo per gli esercizi di vicinato nei centri storici, nelle zone che rispondano rigorosamente a realtà turistiche. E' necessario evitare che questo tipo di norma si trasformi semplicemente in paravento, come accade oggi, per ulteriori aperture domenicali degli ipermercati in zone che non hanno nulla di turistico;

  • Di inserire nelle finalità della riforma e rendere più incisivo, negli obiettivi e negli strumenti della programmazione regionale, la valorizzazione della funzione commerciale ai fini della riqualificazione del tessuto urbano degradato, sia nei centri storici che nelle periferie, per ricostruire un ambiente e condizioni idonei allo sviluppo del commercio;

  • Che la "moratoria" nel rilascio delle licenze alla grande distribuzione prevista dal decreto legislativo è insufficiente. E' necessario inserire un periodo ulteriore di un anno di moratoria a decorrere dalla emanazione delle nuove norme e dei piani regionali, per consentire la definizione e l'assestamento nell'avvio della riforma per i piccoli operatori;

  • L'applicazione del blocco degli sfratti, nei centri storici, delle attività commerciali per fine locazione, per uno o due anni, per salvaguardare i piccoli commercianti dai movimenti speculativi, in attesa che le legge entri in vigore e prenda piede;

IMPEGNA il Presidente della Provincia ad adoperarsi tempestivamente nei confronti del Governo affinché:

- il Decreto Legislativo nella sua versione definitiva recepisca le suddette modifiche, al fine di una efficace riforma del settore commerciale.

- sia attivato un urgente intervento nei confronti degli Istituti Bancari che favoriscano con adeguati criteri l'accesso al credito da parte di quanti intendano intraprendere e/o rilanciare l'attività commerciale.

 

 

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