COMUNICATI STAMPA

Gruppo Consiliare Verdi ......................... 27 febbraio 2002

 

NO AL “LATTE FRESCO” DI 8 GIORNI

 

La dizione “latte fresco” concessa a latte di importazione che non corrisponde agli stessi requisiti ed alle stesse condizioni previste dalla legge italiana è inaccettabile.

 

1)     Non è possibile, né logico, che alla stessa dizione “latte fresco” corrispondano tipi di latte trattati in maniera diversa e con diversa data di scadenza, concedendo al latte importato di essere “fresco” per 8 giorni, contro i 4 del latte italiano.

 

2)     E’ suicida per l’agricoltura italiana, e specie per quella di zone come la Provincia di Firenze, introdurre elementi di concorrenza sleale in un momento già difficile, e desta meraviglia la circolare del Ministero delle Attività Produttive che apre al mercato italiano prodotti d’importazione che, come già detto, non sono logicamente equiparabili a quelli che seguono la nostra normativa.

 

3)     Occorre che dagli Enti locali, dallo Stato, dalle Associazioni di categoria e dei Consumatori, parta una iniziativa forte e decisa perché la normativa, italiana ed europea, tuteli le produzioni locali e dia classificazioni diverse a seconda dei tipi di trattamento: non si vede perché al nuovo latte filtrato, a cui è data una scadenza di 8 giorni, non si possa applicare una dizione “terza”, rispetto al “fresco” o “a lunga conservazione”.

 

I Verdi esprimono la loro solidarietà e disponibilità agli agricoltori, nella convinzione che la vicinanza del produttore al consumatore, i presidio delle zone montane, la qualità dei prodotti, rappresentino valori culturali, ambientali ed economici di assoluta importanza.

 

 

 

 

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