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Elettrodotto a 380 kV Signa-Tavarnuzze: audizione delle Commissioni Ambiente e Urbanistica della Provincia.
I Verdi: "risposte insoddisfacenti"
Si è tenuta questa mattina presso il Consiglio Provinciale una seduta congiunta della Commissione Consiliare V^ (Ambiente) e IV^ (Territorio), sul tema dell'elettrodotto a 380 kV Signa-Tavarnuzze, con la presenza dei rappresentanti della Regione Toscana (dell'Assessorato Urbanistica e di quello Ambiente), dell'ENEL, dell'ARPAT, dell'Assessorato all'Urbanistica della Provincia e dell'Assessore Provinciale all'Ambiente Lastrucci.
A conclusione dell'incontro il consigliere provinciale dei Verdi Alberto Di Cintio, si è dichiarato insoddisfatto dell'esito della seduta rilevando che:
- Da parte dei Comuni vi è stato un atteggiamento vittimistico, ma dietro il quale non si possono nascondere per celare gli accordi al ribasso che hanno sottoscritto con l'ENEL;
- L'ENEL continua a sostenere che l'elettrodotto non andava sottoposto alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale, mentre il consigliere dei Verdi, Alberto Di Cintio ha ribadito che poichè il tratto realizzato Signa-Tavarnuzze, allacciandosi alla linea a 380 kV esistente, va a costituire un collegamento funzionale tra le stazioni di Tavarnuzze e Poggio a Caiano e di Tavarnuzze e Calenzano, la cui lunghezza in entrambi i tratti è superiore ai 15 km, l'impianto aveva l'obbligo della Valutazione di Impatto Ambientale.
- Dai Funzionari della Regione Toscana non è venuta risposta esaustiva sull'aspetto sollevato dai Verdi, che rappresenta il nodo centrale di ogni successiva valutazione sugli interventi da realizzare, ed a chi spetti realizzarli;
- L'ARPAT per parte sua ha confermato come la proposta di "ottimizzazione" presentata dall'ENEL, non risulti adeguata, quando a partire dal 2002 è previsto un notevole incremento della corrente di transito nord-sud dalla Stazione di Tavarnuzze, con campi magnetici notevolmente superiori.
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