COMUNICATI STAMPA Gruppo Consiliare Verdi ........... 11 febbraio 1999 |
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Rifiuti speciali in loc. "Le Grillaie" ? i Verdi: "sconcerto per la compatibilità ambientale dell'ampliamento della "Ecos" Il Consigliere Provinciale dei Verdi, Alberto Di Cintio, ha dichiarato: "apprendiamo sconcertati la notizia che la Conferenza Provinciale per lo smaltimento dei Rifiuti ha espresso nella seduta di ieri un parere favorevole sulla compatibilità ambientale del progetto di ampliamento della attività di stoccaggio di rifiuti pericolosi presentato dalla Ditta ECOS, e da realizzare in località "Le Grillaie" a Barberino V.Elsa". "Siamo intenzionati a riportare la vicenda all'attenzione del Consiglio Provinciale in una delle prossime sedute - ha detto il consigliere dei Verdi - ma esprimiamo da subito il nostro deciso dissenso alla decisione che l'Amministrazione Provinciale di Firenze si appresta ad adottare in merito alla richiesta della Ecos, nonostante i parerei contrari espressi dal Sindaco di Barberino e dall'Assessore all'Ambiente di Poggibonsi". Di Cintio ha quindi sottolineato i motivi di opposizione dei Verdi: "Riteniamo che permangano le ragioni contingenti e generali di contrarietà sul merito della vicenda, con particolare riguardo alla collocazione dell'attività di stoccaggio in area che è soggetta alle esondazioni del fiume (come avvenuto anche nel ‘92) cosa che costituisce un gravissimo impedimento ad una attività di stoccaggio di materiali altamente tossici; i quali, nella tragica eventualità di una nuova piena, darebbero luogo a un disastro di proporzioni inaudite. La zona dove dovrebbe aver sede lo stabilimento più ampio è inoltre già fortemente sacrificata dal punto di vista ambientale: l'area industriale del Comune di Barberino, confina con le aree industriali dei Comuni di Certaldo San Gimignano e Poggibonsi. Frutto della vecchia mancanza di programmazione, questa zona vede la compresenza di edifici a uso abitativo, industriale, commerciale". "La scelta di lasciare un’attività a forte impatto ambientale entro un territorio già fortemente a rischio, non può essere quindi condivisa - ha concluso Di Cintio - Si rende invece opportuno individuare un altro sito per impianti di questo genere, secondo criteri di localizzazione che soddisfino le più rigorose esigenze in termini di sicurezza". |
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