La prima città ligure che s'incontra
dopo aver superato la "porta occidentale d'ltalia" è Ventimiglia
(27.340 abitanti), località costiera sviluppata sul colle fortificato
a ponente della foce del fiume Roia. La primitiva
città romana di Albintimilium, sorta con pianta rettangolare presso
la foce del Nervia, era stata abbandonata dopo le ripetute distruzioni
avvenute ad opera dei barbari.
Gli estesi resti archeologici romani, soffocati
tra la ferrovia, la via costiera, Ospedale e l'officina del gas, hanno
restituito un notevole Teatro, risalente
alla fine del II secolo d.C. e formato da dieci ordini di gradini in pietra
della Turbie, le terme, un tratto di mura e la torre circolare della Porta
di Provenza, nonchè parte del meticolosa urbano delle strade dell'abitato,
con diversi isolati e fondamenta di case. Gli scavi archeologici, fra i
più importanti della regione, condotti con rigoroso metodo stratigrafico,
hanno consentito di accertare le varie fasi costruttive della città,
dall'inizio del IV sec. a.C. all'età bizantino-longobarda (V-VIII
sec.d.C.).
Municipio romano dal 180 a.C., subì
il sacco nel 69 d.C., durante le lotte intestine fra Ottone e Vitellio;
in tale circostanza vi fu uccisa la madre del conquistatore della Britannia,
Gneo Giulio Agricola, oriundo del luogo. L'importante Museo Archeologico,
già intitolato allo storico Girolamo Rossi. trasferito dalla sua
sede originaria, è purtroppo ancora in attesa della sua definitiva
sistemazione.
Nel medioevo, spostato l'abitato sul colle
a dominio del porto fluviale del Roia, Ventimiglia divenne sede di diocesi
e di comitato; subì distruzioni dai Saraceni, venne eretta in contea
e affrontò con decisa avversione Genova, alla quale dovette cedere
dopo ripetute resistenze solo nel 1261, in seguito al trattato di Aix,
che ne spartiva per sempre il naturale territorio dell'entroterra, isolandola
dal Piemonte
I Conti di Ventimiglia, ritiratisi a Tenda,
imparentatisi con i Lascaris, controllarono per tre secoli i traffici del
colle, fino alla presa di possesso della Contea da parte dei Savoia (1575).
Ventimiglia medioevale conserva notevoli monumenti a testimonianza del
suo antico prestigio di capoluogo del bacino del Roia; innanzi tutto la
Cattedrale dell'XI-XII sec. con le fasi architettoniche protoromanica,
romanica e la trasformazione tardo-romanica, il cui campanile risale al
XII secolo, mentre il portale ogivale gotico e della fine del XIII secolo.
L'attiguo Battistero ottagonale, pure dell'XI secolo, conserva una bella
vasca battesimale in pietra, un pulvino del VI sec. e tracce di costruzioni
di età bizantino-longobarda. La chiesa di San Michele e uno splendido
monumento romanico (XI-XIII sec.), sorto sopra un edificio sacro più
antico, e conserva la cripta eretta su colonne e pietre miliari di età
romana. La città medioevale, di cui si possono osservare tratti
di mura e le porte, presenta altri edifici posteriori d'interesse e la
più antica biblioteca pubblica ligure, la seicentesca Biblioteca
Aprosiana. Nelle immediate adiacenze, a ponente, si trovano le rovine di
Castel d'Appio (sec. XII), la Porta Canarda con torre gotica (lungo la
strada diretta in Provenza)e l'imponente Forte S. Paolo, costruito dai
Genovesi. La città moderna sorta in piano fra le foci del Roia e
del Nervia, è sede della stazione ferroviaria internazionale e del
valico autostradale di frontiera.
I dintorni di Ventimiglia sono ricchi di
attrattive culturali e turistiche. Nei pressi della frontiera italo-francese,
le Caverne dei Balzi Rossi rappresentano uno dei santuari della preistoria
ligure e mediterranea, dalle quali sono venute alla luce sepolture, strumenti
litici e ossei, ornamenti e primitive forme artistiche (statuette delle
"Veneri" e incisioni rupestri schematiche), e resti di fauna quaternaria.
L'attiguo Museo Preistorico espone i principali reperti di scavo, che abbracciano
il lungo arco di tempo dall'età Paleolitica inferiore recente alle
soglie della romanità, a partire da circa 200.000 anni da oggi.
Poco distante, sul capo della Mòrtola,
si trovano i Giardini Hanbury, il famoso parco di acclimatazione per migliaia
di piante esotiche, associato a importanti nuclei di macchia mediterranea,
angolo di Liguria di fama mondiale. Dovuti all'iniziativa lungimirante
della famiglia Hanbury, stabilitasi in Riviera nel secolo scorso, è
dal 1960 di proprietà statale. La Villa omonima, all'interno dei
Giardini, e di origine medioevale, ed è sede di convegni di alto
livello. I Giardini sono attraversati dal tracciato dell'antica strada
romana per le Gallie, e vi transitarono nei secoli illustri personaggi,
come ricorda una lapide.
L'entroterra di Ventimiglia comprende due
valli principali: la Val Roia, in gran parte francese, che consente i collegamenti
con il Piemonte (ora anche per mezzo della ricostruita ferrovia per Cuneo),
e la Val Nervia, sede di borghi medioevali pittoreschi, ricchi di testimonianze
storiche, artistiche e di tradizioni locali. In Val Roia s'incontrano gli
abitati di Airole e di Olivatta S. Michele; in Val Nervia la prima località
è Camporosso (4.300 ab.), nel cui cimitero si trova la chiesa romanica
di S. Pietro a una sola navata (sec. XI, con affreschi del sec. XV); segue
Dolceacqua (1.850 ab.), pittoresco borgo medioevale diviso dal Nervia in due nuclei, la Terra e il Borgo, quest'ultimo dominato dalle rovine del
Castello dei Doria, dalle fasi costruttive che vanno dal XII sec. al XV:
lo sperone roccioso che sovrasta l'abitato si risale superando il bellissimo
ponte medioevale a una sola arcata. La chiesa romanica di S. Giorgio di
Dolceacqua è pure all'interno del cimitero; la parrocchiale conserva
un polittico di Ludovico Brea. La Pinacoteca Morscio possiede opere di
artisti contemporanei.
Rocchetta Nervina (320 ab.) presenta un compatto
nucleo medioevale, già fortificato. A Isolabona (640 ab.) si trovano
i resti del castello medioevale. Ad Apricale (610 ab.) dal panorama stupendo,
sono notevoli la chiesa di S. Antonio (sec. XIII), la chiesa di S. Maria
in Alba, con affreschi del Cambiaso (XVII sec.) e i ruderi del castello.
Alla testata della Valle, Pigna (1.430 ab.) conserva le rovine della chiesa
romanica di S. Tommaso, mentre la parrocchiale di S. Michele (1450) presenta
il bellissimo rosone di Gaggini da Bissone, un polittico e affreschi di
Giovanni Canavesio (questi ultimi provenienti dalla cappella di S. Bernardo).
Notevole la Loggia medioevale, a lato della parrocchiale. Nei dintorni
è in funzione uno stabilimento termale di acqua clorosolforosa. A Pigna
si svolge ogni anno (prima settimana di agosto) il festival della poesia
e della commedia intemelia. La Val Nervia è chiusa dai pittoreschi
borghi di Castelvittorio e di Buggio, i cui nuclei compatti delle vecchie
case addossate le une alle altre, lasciano emergere solo la mole del campanile.