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Enzo's Data Storage Box

Si tratta di un completo Hard Disk USB. E' costituito da un hard disk IDE e da una interfaccia USB-to-IDE da me realizzata.

L'idea nasce dalla necessità di trasportare poche decine di Gbytes di files da un computer ad un altro.
Niente scheda di rete... che fare ? Masterizzare un certo numero di cd-rom ? Masterizzare 2 o 3 DVD ? Forse usare il "vecchio" hard disk da 40 Gbytes appoggiato sopra il PC è la soluzione migliore, ma implica di spegnere il computer (non prima di aver salvato tutto...), aprire il case, settare l'HDD come slave, collegalo al posto del CD-ROM "tirando" un po' i cavi, riaccendere, copiare, rispegnere, inserire l'HDD nell'altro PC, e infine ripetere il tutto sempre prestando molta attenzione a non combinare disastri.

Come sarebbe comodo un hard disk USB in queste situazioni !
Lo si può usare come secondo hard disk, magari sfruttandolo per fare qualche back-up ogni tanto, ed alla necessità scollegare il cavetto USB da un PC e collegarlo ad un altro per trasportare anche qualche centinaio di Gbyte in poco tempo, senza rischi ed in maniera direi molto comoda.

In commercio esistono cases che rendono "USB" quasi qualsiasi hard disk IDE, ma prima di acquistarne decisi di vedere se era possibile autocostruirsi l'interfaccia.

Caratteristiche...

Quello che segue è il risultato di qualche mese di... "hobby" : una interfaccia USB-to-IDE che supporta USB 1.0, 1.1 e USB 2.0, aventi rispettivamente velocità di 12Mbit/s e 480Mbit/s.

L'interfaccia per l'hard disk non ha prestazioni inferiori, supporta ATA PIO Modes 0..4 e Ultra DMA Modes 0..4, e si configura automaticamente a seconda dei parametri letti dall'hard disk durante l'accensione. L'affidabilità dell'interfaccia è data da un complesso ASIC (l'unico componente SMD), ossia un circuito integrato, realizzato in grande produzione, progettato ad-hoc per questo impiego.
L'alimentazione dell'hard disk è fornita da due potenti switching, che possono erogare fino a 3A su ogni linea (+5V, +12V). Per motivi di surriscaldamento, comunque, è bene che l'assorbimento dell'hard disk non sia superiore ad 1.5A per linea.
Lo stadio di alimentazione può essere configurato, tramite un ponticello, per far rimanere l'hard disk sempre alimentato (ad ogni modo va in stand-by ed i dischi smettono di girare quando si spegne il PC ad esso collegato, se supporta lo stand-by) oppure per togliere automaticamente l'alimentazione all'hard disk allo spegnimento del PC. Opzionalmente è anche possibile accendere e spegnere il dispositivo a piacimento mediante un piccolo interruttore (agisce su un segnale di spegnimento).

Tutta la scheda è composta da componenti tradizionali facilmente reperibili presso qualsiasi negozio di elettronica, fatta eccezione per l'ASIC.

Come visibile nelle immagini sottostanti, il circuito stampato è realizzato in modo da poter permettere un agevole fissaggio meccanico a, credo, qualsiasi hard disk da 3.5''.

Una lastra in policarbonato fa da supporto meccanico per hard disk e scheda e, contemporaneamente, permette il fissaggio al resto del contenitore.

Rumore dall'hard disk ?

L'hard disk a disposizione per realizzare questo progetto è rumoroso ? Problema di poco conto : il case visibile in foto, completamente realizzato in policarbonato spesso 5 mm e dotato di feltrini in gomma morbida, garantisce una discreta robustezza meccanica e riduce notevolmente il rumore derivante dalla rotazione dei dischi e dal movimento delle testine.
Direi che è molto meglio di quanto possono offrire le lamiere del case del PC...

 

Installazione

La realizzazione dell'interfaccia non comporta particolari problemi, se non quello di prestare attenzione alla saldatura dell'ASIC, che è un componente SMD ed ha passo 0.5mm (contenitore TQFP100). Tutti i rimanenti componenti sono tradizionali e facilmente reperibili, è solo necessario prestare attenzione al loro valore od alla loro polarità in fase di montaggio.
Una volta realizzato il circuito, è necessario montare una EEPROM tipo 24LC02 (o compatibile), programmata con il file scaricabile, da questa pagina sullo zoccolo ad 8 pin, e collegare l'hard disk agli appositi connettori (nel prototipo ho usato un Seagate ST34081A da 40Gbyte). Il connettore di alimentazione può anche essere recuperato da un vecchio alimentatore per PC non funzionante (nelle fiere e nei mercatini se ne trovano parecchi).

Sulla strip J6 va inserito un ponticello : se messo in posizione 1-2 (verso Q1) l'hard disk rimarrà alimentato fino a quando arriverà alimentazione alla scheda. Se messo in posizione 2-3, l'alimentazione all'hard disk verrà interrotta quando sul connettore USB non sarà presente tensione (cavo scollegato, cavo collegato a PC spento). Se si lascia il cavo USB collegato al computer e si monta il ponticello in posizione 2-3, l'hard disk si accenderà e spegnerà assieme al PC. Se si vuole accendere e spegnere il dispositivo mediante un interruttore, è possibile collegare l'interruttore ai pin 1-2 di J6, senza montare alcun ponticello.

Ora si può collegare il dispositivo al computer mediante un comune cavetto USB, e poi alimentare il tutto con una tensione continua di 15V capace di erogare almeno 2A (meglio 2,5), facendo attenzione a non invertire la polarità. Allo scopo ho usato un alimentatore della EOS (mod. ZVC36FS15E), si tratta di uno switching di dimensioni molto ridotte che fornisce 15V con una corrente di 2,4 ampere (36W).
Dopo qualche secondo, il computer si accorgerà del dispositivo e chiederà i drivers (che sono scaricabili da questa pagina). Una volta installati i drivers, vicino all'orologio apparirà una nuova icona, e nella finestra Risorse del computer sarà visibile un nuovo drive, pronto all'uso.
Se volessimo scollegarlo dal computer acceso, prima di rimuovere il connettore USB è necessario cliccare sull'icona vicino all'orologio e selezionare "disconnetti" : dopo qualche secondo l'icona sparirà e l'hard disk smetterà di girare (entrando in stand-by, se supporta questa funzione). A questo punto sarà possibile collegarlo nuovamente ad un PC, o spegnerlo togliendo l'alimentazione, senza correre il rischio di perdere dati.
Comodo, no ?


Sul frontale sono presenti quattro led, di seguito il loro significato.

- HIGH SPEED : indica, se acceso, la connessione ad una porta USB 2.0 (480Mbit/s).
- POWER : se acceso con JP1 in posizione 1-2, indica la presenza dell'alimentazione. Se acceso con JP1 in posizione 2-3, indica la presenza dell'alimentazione e la presenza dell'alimentazione sul connettore USB (fornita dal PC o dall'HUB).
- INIT : quando lampeggiante, indica che sta avvenendo l'inizializzazione dell'hard disk. Quando acceso, indica che l'hard disk è pronto.
- ACTIVE : quando acceso, indica l'attività dell'hard disk (si stanno scrivendo o leggendo dati).

 


Dal retro del dispositivo sono accessibili la presa jack per l'alimentazione (15V 2.4A) e la presa USB.

In questo prototipo non ho voluto montare un interruttore per togliere l'alimentazione : questa viene automaticamente interrotta quando vengono a mancare i 5V forniti dal PC al quale il dispositivo è collegato.

Circuito stampato e ASIC...

Come già detto, tutta la scheda è composta da componenti tradizionali facilmente reperibili presso quasi qualsiasi negozio di elettronica, fatta ovviamente eccezione per l'ASIC che è un componente SMD e forse anche un po' particolare. Avendo dovuto far realizzare diversi circuiti stampati (quantità minima realizzabile...) ed avendo dovuto acquistare parecchi ASIC (...), posso fornire i pezzi in sovrannumero (anche il c.s. con l'ASIC già saldato) agli interessati.
Sono anche in grado di fornire l'alimentatore ZVC36FS15E, un compattissimo alimentatore switching che fornisce 15V con 2.4 ampere che si presta molto bene ad alimentare il dispositivo.

 

Download

Schema elettrico
Layout
Elenco componenti
Logo (per una eventuale serigrafia)
Contenuto della EEPROM 24LC02
Drivers per Windows 95/98/Me/2000/XP

Foto (1) del dispositivo finito
Foto (2) del dispositivo finito


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